“Non scegliere mai un libro dalla
copertina!”... eppure è impossibile non notare
quella parlante di “Oltre il bosco”: un thriller che ti incanta ancora prima di
aprirlo e di cui difficilmente ci si può dimenticare.
“Oltre il bosco” è un libro di fiabe.
Probabilmente con questa definizione ho scatenato disinteresse sia degli amanti
dei “libri seri per persone adulte”, che di chi ha già letto il testo.
La protagonista si chiama Alice e ha una vecchia nonnina. Direte voi: “che fantasia”!
Dimenticate Alice nel paese delle meraviglie, le storie a colori, i buoni e i cattivi ed il lieto fine.
Dimenticate la vecchietta felice nella casetta di campagna: qui la nonna è la creatrice del mondo crudo e scuro delle fiabe (stile fratelli Grimm) che accolgono la nipote in un percorso strano e pericoloso.
Questo racconto, a tratti disturbante per i deboli di cuore, è un
biglietto d’ingresso per un mondo fatto di misteri, segreti da scoprire, persone
inaffidabili, pericolose, crudeltà, violenza.
La lettura non solo è scorrevole ma
coinvolgente da rimanere intrappolati nel mondo della storia che si trova a
metà tra “realtà” e “fantasia” in cui prestare attenzione ai dettagli e alle
loro simbologie.
Catalogato come thriller, giallo, horror lo definirei un mix versione dark di fiabe che però ha con loro in comune solo alcune caratteristiche tra cui i significati nascosti e insegnamenti di vita ( tanto che, senza troppi sforzi, si potrebbe leggere l’intera narrazione come una metafora dell’esistenza).
Catalogato come thriller, giallo, horror lo definirei un mix versione dark di fiabe che però ha con loro in comune solo alcune caratteristiche tra cui i significati nascosti e insegnamenti di vita ( tanto che, senza troppi sforzi, si potrebbe leggere l’intera narrazione come una metafora dell’esistenza).
“L’unica via per andare oltre è attraverso. Attraverso i boschi, attraverso la storia, attraverso il dolore. Pensavi che avresti ottenuto quello che volevi gratis?”
ANGELA VENEZIANO BROCCIA - 5^A LS
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