Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido (Albert Einstein).

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla (Jim Morrison).

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora (Haruki Murakami).

Non sono una donna addomesticabile (Alda Merini).

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te (Steve Jobs).

venerdì 31 marzo 2023

PANZEROTTI FRITTI

Bentornati cari lettori al nostro angolo di cucina.
Oggi vi propongo una ricetta veloce e sfiziosa, perfetto per il fine settimana: i panzerotti fritti! ❤️


Ingredienti :
pomodori datterini (q.b.)
2 rotoli di pasta per la pizza
foglie di basilico (q.b.)
250g di mozzarella
olio per la frittura

Procedimento :

  1. Srotolare la prima pasta sfoglie e dividerla in tanti rettangoli di dimensione a piacimento.

  2. Posizionare su ogni rettangolino rispettivamente: un quadratino di mozzarella, un pomodoro datterino ed una foglia di basilico.

  3. Ritagliare dal secondo rotolo di pasta sfoglia rettangoli della stessa dimensione scelta in precedenza e con essi ricoprire i composti appena formati

  4. Sigillare bene le estremità con l’aiuto della dentellatura di una forchetta per evitare che si aprano durante la cottura

  5. In una padella scaldare olio sino ad una temperatura ottimale di frittura ed in seguito posizionare all’interno i panzerotti

  6. Una volta fritti sistemare i panzerotti  su un piatto ricoperto con carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso 


Spero sia di vostro gradimento e buon appetito! 😋

ARIANNA ZILIANI - 2^A LS









giovedì 30 marzo 2023

LA VOCE DELLE PAROLE - "TEMPESTA"


Cari lettori del Mattei's blog, oggi la rubrica _La voce delle parole_ vi racconta un momento di tristezza e confusione: vi è mai capitato di sentirvi naufragare come Ulisse, mentre siete immersi nel mare della quotidianità? 

TEMPESTA

Otto sono i venti,
sette sono i mari,
sei sono i miei mali:
disperso come un naufrago
non vedo più la meta,
sommerso dal terrore
io corro,
corro invano
cercando rifugio.
Eppure, questa tempesta
sembra ossessionata da me.
Annegando in mille urla
silenziose
chiedo aiuto,
ma c'è Nessuno ad ascoltarmi. Abbandonato al mio destino,
decido d'arrendermi
in un mare di lacrime. 

AXEL PERALTA GUTIERREZ - 5^A P

mercoledì 29 marzo 2023

"L'AMICA GENIALE" di Elena Ferrante

 “Come ci piaceva sentirci al centro di quei fatti, noi due insieme, 
e guidarli verso il loro destino.”

 
Un piccolo quartiere di Napoli, anni Cinquanta.
Le due bambine Elena e Lila hanno appena buttato le loro rispettive bambole nello scantinato del pauroso Don Achille. Sarà questo l’inizio della loro amicizia. Un rapporto profondo ma a tratti malato e ossessivo che legherà queste ragazze per il resto della loro vita.
E’ questo ciò che testimonia Elena nel tentativo di ritrovare l’amica ormai sparita senza lasciare traccia. Diceva di volerlo fare da anni fino a quando, oggi, non si è decisa: è scomparsa e non ha dimenticato nemmeno un indumento nel suo armadio, privando chiunque della sua immagine o di un suo ricordo.
Con questo libro, la protagonista intende ritrovarla, perciò racconterà delle peripezie, dei sentimenti e dei sotterfugi che durante la loro eterna amicizia hanno affrontato, sia insieme, che separatamente. 

Lila è una ragazza dall’intelligenza sopraffine che, una volta finite le elementari, diventerà calzolaia, invidiando l’amica Elena, alla quale sarà permesso continuare gli studi.
 
“... tu sei la mia amica geniale: 
devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine.”
 
Solo quando le loro strade si divideranno, le due si troveranno in grande difficoltà, ambedue prenderanno scelte sbagliate, frettolose, mettendo così a repentaglio il loro futuro: chi conoscerà le persone sbagliate, chi sposerà l’uomo sbagliato.
 
"L’amica geniale" è un libro che ho avuto sullo scaffale per molti anni, finché un giorno non mi sono decisa a leggerlo. Lo farei altre mille volte.
Penso sia un romanzo destinato a diventare un classico: tratta di temi profondi a volte tragicamente e a volte in modo divertente, dando anche un prospettiva su quella che era la società del tempo.
Inoltre, l’amicizia che lega la protagonista a Lila è del tutto realistica: infatti offre punti di vista sia sugli aspetti positivi come la coesione tra le due amiche o l’armonia, assieme ad aspetti che a volte possono affliggere negativamente la relazione come l’invidia o l’esclusione.
 
“Ero dunque seconda in tutto. 
Mi ero augurata che nessuno se ne accorgesse mai.”

 
La saga è composta da quattro libri, ciascuno con una parte di vita diversa in ambienti sempre differenti tra di loro. Oltre che essere un viaggio all’interno di tempi non troppo arretrati, si tratta anche di un itinerario all’insegna della crescita interiore della protagonista, la quale matura e cresce assieme al contesto che la circonda.
 
Su Raiplay sono disponibili gli episodi della fiction che hanno dedicato a questo libro, gli attori parlano soprattutto con l’accento napoletano e i dialoghi sono del tutto equivalenti a quelli del libro, la consiglio a chi non ama dedicarsi alla lettura!
 
AGATA ILLICA MAGRINI - 2^A LSU

martedì 28 marzo 2023

RANA IN TRASPARENZA - tecniche di disegno

Cari lettori del Mattei’s Blog, sono qui per parlarvi del processo creativo e tecnico che ho affrontato per realizzare il design di una peculiare rana.  

Per combattere la paura del foglio bianco ho iniziato prima di tutto sfogliando Pinterest, social media per idee creative, in cerca di immagini ed illustrazioni che stuzzichino la mia immaginazione. Dopo alcuni minuti ho trovato una tipologia di rana caratterizzata da una forte trasparenza addominale, infatti è possibile osservare tutti gli organi dell’anfibio ad occhio nudo.


Decido, quindi, di esplorare il concetto della trasparenza attraverso diversi schizzi; esploro maggiormente l’idea di una rana dall'aspetto umanoide e con l’addome trasparente, aggiungendo tra i due enormi occhi la tipica antenna luminosa dei pesci abissali, usata da loro come esca per le prede, suggerendo quindi l’idea dell’alimentazione della nostra bizzarra rana carnivora. 


Passo al dare forma e dimensione alla rana attraverso ombre e luci per avere una base su cui lavorare con le diverse variazioni di colori; aggiungo anche una luce interna che viene lasciata visibile attraverso i punti trasparenti della rana. Ecco alcune proposte più interessanti:


Parlando del tempo impiegato per realizzare questo design e le due sheet  dimostrative: non è stato sicuramente poco! Le 10 ore impiegate si sono però distribuite nel corso di una intera settimana in quanto alcuni passaggi sono particolarmente tediosi e tendono a drenarmi molto l’energia, già poca in sé!

Spero che questo piccolo viaggio nella mia mente sia stato interessante e forse anche di ispirazione. Tornerò presto con un altro design di un’altra piccola creatura. Alla prossima!

LORY MITROFAN - 5^A AFMI

domenica 26 marzo 2023

"SHAZAM!" - da fumetto a film

Il dottor Sivana torna, da adulto, nella caverna di un mago in cui era stato casualmente da bambino e in cui aveva avuto la possibilità di ricevere poteri magici. Il suo animo corruttibile non lo aveva reso degno del prezioso dono. Ora che è cresciuto riesce ad ottenere nuovi poteri mettendo in pericolo il pianeta.

Per sconfiggere il malvagio dottore, il mago designerà Billy Batson, un giovane problematico che sta cercando di scappare da alcuni bulli e si ritrova nella sua dimora per caso. Con i nuovi poteri egli è in grado (pronunciando la parola SHAZAM) di trasformarsi in un semidio e tenterà di sconfiggere Sivana, che nel frattempo ha inoltre liberato i demoni dei Sette Peccati Capitali…

Shazam è un cinecomic del 2019 che ha avuto come attore protagonista Zachary Levi e come doppiatore italiano Maurizio Merluzzo. Ultimo tra i film appartenenti al DCEU e facente parte di un franchise da sempre giudicato insulso e insoddisfacente, è riuscito comunque a rientrare nei pochi film casa DC graditi al pubblico, così come il suo sequel uscito recentemente.

A mio parere Shazam è un film brillante, carico e vivace, molto fedele al fumetto originale (del quale io sono un lettore e che consiglio vivamente a tutti gli appassionati) e che così come il suo spin off (Black Adam) e il suo sequel (Shazam: la furia degli dei) riesce a sostenere la cinematografia di supereroi dopo la conclusione della fase 4 Marvel e del flop generale della DC. 
Consigliato pienamente per chi desidera vedere un’opera divertente e leggera, di facile immedesimazione, ma che comunque stimoli nello spettatore riflessioni sul tema del bullismo, dell’uso sconsiderato del potere e della famiglia.

EDOARDO DEVOTI - 3^A LS

venerdì 24 marzo 2023

"OLTRE IL BOSCO" di Melissa Albert

 “Non scegliere mai un libro dalla copertina!”... eppure è impossibile non notare quella parlante di “Oltre il bosco”: un thriller che ti incanta ancora prima di aprirlo e di cui difficilmente ci si può dimenticare.
“Oltre il bosco” è un libro di fiabe. Probabilmente con questa definizione ho scatenato disinteresse sia degli amanti dei “libri seri per persone adulte”, che di chi ha già letto il testo.

La protagonista si chiama Alice e ha una vecchia nonnina. Direte voi: “che fantasia”!
Dimenticate Alice nel paese delle meraviglie, le storie a colori, i buoni e i cattivi ed il lieto fine.
Dimenticate la vecchietta felice nella casetta di campagna: qui la nonna è la creatrice del mondo crudo e scuro delle fiabe (stile fratelli Grimm) che accolgono la nipote in un percorso strano e pericoloso.
Questo racconto, a tratti disturbante per i deboli di cuore, è un biglietto d’ingresso per un mondo fatto di misteri, segreti da scoprire, persone inaffidabili, pericolose, crudeltà, violenza.

La lettura non solo è scorrevole ma coinvolgente da rimanere intrappolati nel mondo della storia che si trova a metà tra “realtà” e “fantasia” in cui prestare attenzione ai dettagli e alle loro simbologie.
Catalogato come thriller, giallo, horror lo definirei un mix versione dark di fiabe che però ha con loro in comune solo alcune caratteristiche tra cui i significati nascosti e insegnamenti di vita ( tanto che, senza troppi sforzi, si potrebbe leggere l’intera narrazione come una metafora dell’esistenza).

“L’unica via per andare oltre è attraverso. Attraverso i boschi, attraverso la storia, attraverso il dolore. Pensavi che avresti ottenuto quello che volevi gratis?”

ANGELA VENEZIANO BROCCIA - 5^A LS

MATTONELLA AL CICCOLATO

Bentornati cari lettori al nostro angolo di cucina.

Oggi vi propongo un dolce soffice e cremoso, perfetto per essere preparato in casa anche dai più inesperti . ❤️

Ingredienti:
- 250 g di mascarpone
- 3 tazzine di caffè
- 5 cucchiai di crema al cioccolato
- 1 confezione da 20 biscotti secchi
- (q.b) decorazioni a scelta (granella di pistacchio…)

Procedimento :
1. In una ciotola unire 250 g di mascarpone con cinque cucchiai di crema al cioccolato ed amalgamare il composto.
2. Formare dieci coppie di biscotti uniti dalla crema appena mescolata
3. Bagnare tali coppie in una ciotola contenente caffè
4. Posizionare i biscotti in verticale l’uno accanto all’altro unendoli con la crema sino a formare un mattoncino
5. Ricoprire il tutto con la crema rimanente e decorare a piacimento con granella o altri ingredienti. 
6. Lasciare in frigorifero per 2-3 ore circa 



N.B: Attenzione! per evitare di rompere il composto tagliare le fette diagonali rispetto alla direzione del tronchetto. 

Spero sia di vostro gradimento e buon appetito! 😋

ARIANNA ZILIANI - 2^A LS

mercoledì 22 marzo 2023

LO SPAZIO - "il parco giochi" dell'universo

Avete mai alzato lo sguardo nel cielo notturno infinito e provato un acuto senso di curiosità?  Avete mai sentito il bisogno ardente di sapere cosa c'è là fuori? Sopra di noi, c'è il cielo, l'infinito, un vuoto di spazio così incredibile che pensarlo nel dettaglio è sopraffare la mente. 

Per gli scienziati, lo spazio è prima di tutto un magnifico "parco giochi", ovvero una fonte inesauribile di conoscenza e apprendimento che sta aiutando a risolvere alcune delle questioni esistenziali più importanti riguardanti le origini della Terra e il nostro posto nell'Universo. 

La curiosità ha contribuito in modo significativo all'evoluzione della specie umana. La curiosità insieme al desiderio di un futuro più luminoso ha spinto gli uomini ad esplorare e a svilupparsi, dalla scoperta del fuoco da parte di antichi antenati fino alle attuali esplorazioni spaziali. 

L'esplorazione dello spazio oggigiorno va oltre i nostri sogni più fantasiosi. Ifatti, in pochissimi anni sono stati esplorati e scoperti i sovraffollamenti di stelle, pianeti e i molti misteri nell'universo. Per alcune persone l'esplorazione dello spazio ci permette di risolvere molti enigmi e di sviluppare una visione più ampia del nostro universo.
Ogni giorno vengono ricercati e scoperti nuove entità dello spazio. Le novità sulla nostra conoscenza dell'universo crescono di giorno in giorno, da recenti stelle a nuove galassie.

Innanzitutto, le notizie più importanti di quest'anno riguardano le sei galassie scoperte da JWST ovvero "James Webb Space Telescope", il più grande telescopio ottico nello spazio. In febbraio, il telescopio della NASA ha scattato  le foto di sei galassie che si sono formate nei primi 500-700 milioni di anni di esistenza dell'universo. Anche se 500-700 milioni di anni sembrano piuttosto lontani, su scala astronomica sono estremamente giovani. Infatti, subito dopo il big bang, all'alba dell'universo, si pensava che le galassie avrebbero dovuto essere minuscole, ma le enormi dimensioni di queste sei richiedono una ridefinizione della nostra attuale comprensione della loro evoluzione. 

Questa vista rara è una stella Wolf-Rayet super luminosa e massiccia. La stella, WR 124, si trova a 15.000 anni luce di distanza nella costellazione del Sagittario e sta passando una fase fugace che solo alcune stelle attraversano poco prima di esplodere.  È 30 volte la massa del Sole e ha perso 10 Soli di materiale finora. Mentre il gas espulso si allontana dalla stella e si raffredda, la polvere cosmica si forma e brilla nella luce infrarossa rilevabile sempre da JWST. L'origine della polvere cosmica che può sopravvivere a un'esplosione di supernova è di grande interesse per gli astronomi per molteplici ragioni. Innanzitutto, la polvere ripara generando stelle, si riunisce per aiutare a formare pianeti e funge da piattaforma per la formazione e l'aggregazione di molecole, compresi gli elementi costitutivi della vita sulla Terra. Il James Webb Space Telescope apre nuove possibilità per lo studio dei dettagli nella polvere cosmica, che si osserva meglio nelle lunghezze d'onda infrarosse della luce. 

È molto importante tenere viva la curiosità e cercare continuamente nuove informazioni sull'Universo, che abbiamo l'immensa fortuna di chiamare "casa". 

PRABH KAUR - 3^B LS


martedì 21 marzo 2023

"ALMOND: COME UNA MANDORLA" di Won-pyung Sohn

Yunjae è nato con una condizione cerebrale che lo ha lasciato con un'amigdala anormalmente piccola, che ha influito sulla sua capacità di elaborare, comprendere e trasudare emozioni. Alessitimia è la mancata capacità di identificare, descrivere e distinguere le emozioni. 
Sentimenti quali paura, colpa, tristezza e rabbia sono cose che non ha mai provato. Tuttavia, sua madre ha sviluppato una notevole protezione nei suoi confronti, oltre a insegnargli l'arte delle emozioni e interagire con gli altri. Quando la sua vita viene sconvolta dopo una tragedia, rimane sospeso in uno stato senza forma. Mentre sta cercando di capire cosa fare dopo, scopre che, sebbene sia un mostro tra gli umani, non è l'unico nel mondo.
 
Il lettore è condotto attraverso l'adolescenza del nostro protagonista curioso, mentre affronta difficoltà ad adattarsi e fare amicizia. Per la maggior parte della storia, egli naviga nella società ponendo sempre domande e chiedendosi cosa potrebbero provare gli altri. Almond è la storia di YunJae che attraversare da solo la quotidianità di questo mondo dopo che una tragedia lo separa dalle uniche donne che lo hanno mai capito e amato. 

Questo romanzo è per ogni persona che non si sente compresa dalla società in generale, o che che si percepisce come un imbroglione perché imita l'essere “umano”, ogni individuo cosciente del fatto che “essere normale” è l’obiettivo più difficile da raggiungere.
 
Questa storia tratta di amore, amicizia, differenze, accettazione e crescita, offrendo anche una prospettiva microscopica di un'amicizia non convenzionale tra Yunjae e Gon. Le personalità di questi due personaggi sono una giustapposizione l'una dell'altra. Yunjae non esprime nulla, mentre Gon è molto esplicito riguardo le emozioni, sebbene il suo vocabolario sia limitato.
 
Oltre ad esplorare il significato del concetto di umanità, il libro a
ffronta anche molti altri temi come l'educazione, la violenza e il ruolo che ogni persona ha nel miglioramento o nel peggioramento della società.
 
Almond è si legge scorrevolmente, e quando si raggiunge la fine si vuole ricominciare. La prosa di questo libro rispecchia l'arte della scrittura semplicistica. Infatti, la lettura è sia breve sia piacevole e la sua trama è abbastanza lineare, pur essendo trattati argomenti impegnativi.
Inoltre, il percorso sviluppato dal pensiero atipico del protagonista crea una lettura che attira l'attenzione. In particolare ho amato le riflessioni sulla paura e sul coraggio. Siamo davvero mai veramente forti senza paura?  La forza senza paura è un atto di ingenuità? Cosa significa essere umani? La definizione di umano è universale o varia? 

Tutti i personaggi rappresentano diversi aspetti dell'umanità: sua madre, coraggio e crescita; sua nonna, bruttezza e confronto; Gon, paura, percezione e rottura; Dora, desideri, felicità, apprezzamento; Mr. Shim, amore, speranza e pazienza; Professor Yun, realtà e delusione.
 
Abitare la mente di Yunjae è stata un’esperienza paragonabile a esplorare un museo. Mi sono persa nei suoi pensieri e nelle sue emozioni (o mancanza di esse) mentre elaboravo e interrogavo i miei.

PRABH KAUR - 3^B LS

RAIN WORLD - un gatto-lumaca alla ricerca della salvezza!

Cari lettori del Mattei’s Blog, siamo tornati per parlarvi di una vecchia uscita video-ludica che sta riscontrando successo negli ultimi mesi: “Rain World”.

Il titolo 2D platformer della casa “Video Cult” ha come protagonista un gatto-lumaca il cui obiettivo è relativamente semplice: ritrovare la propria famiglia; tuttavia il percorso è parecchio complicato: un mondo popolato da feroci creature fantastiche che variano da coccodrilli-lucertola ad avvoltoi enormi. 
Come "ciliegina sulla torta" i creatori hanno ben pensato di aggiungere un’irregolare pioggia post-apocalittica così forte da essere micidiale per il povero gatto-lumaca che deve trovare rifugio in tempo.
Insomma l’ambientazione non è certamente ideale e semplice per il nostro protagonista che con le sue abilità da acrobata riesce per un pelo ad evitare le zanne dei predatori, creando momenti di tensione e forte ansia. 

Per quanto riguarda la nostra esperienza giocata in local co-op, abbiamo inizialmente riscontrato delle difficoltà, infatti il gameplay di primo impatto può risultare noioso, ripetitivo ed estremamente punitivo ma con l’evoluzione della storia ed un po’ di esperienza rivela la sua reale intenzione: riflettere la difficoltà del gameplay con la crudeltà della natura; questo ci ha motivato a proseguire nella storia. 

Se avete intenzione di provarlo, consigliamo un approccio paziente e determinato! Può risultare frustrante all'inizio quindi andateci piano e munitevi, come abbiamo fatto noi, del vostro amico felino che apprezzerà sicuramente l'esperienza. 

Alla prossima!
MARGHE BONETTI e LORY MITROFAN - 5^A LSU/5^A AFMI 

domenica 19 marzo 2023

TENEBRE E OSSA - II STAGIONE : storia di magia ed amore

Cari lettori del Mattei's Blog, la vostra Grisha preferita è qui per raccontarvi la storia di magie e amore che si è svolta nel mondo lontano di Rakva .
Credendo di aver ucciso Kirigan (Ben Barnes), Alina (Jessie Mei Li) e Mal (Archie Renaux) si mettono in viaggio per cercare gli ultimi due amplificatori, l’Uccello di Fuoco e la Frusta Marina, gli unici che possono aiutare l’Evoca Luce a distruggere per sempre la faglia. Nel frattempo, i Corvi, ai quali si aggiunge Nina (Danielle Galligan), cercano vendetta nei confronti di Pekka Rollins (Dean Lennon Kelly), nelle cui mani è intrappolata tutta Katterdam.
Intanto l’Oscuro è sopravvissuto alla Faglia e all’attacco dei Volcra, dalla quale ne è uscito insieme a dei mostri d’ombra. La sua missione è quella di intercettare Alina, la quale nel mentre è riuscita a tornare a Ravka, stringendo una potente alleanza con il principe Nikolai Lantsov (Patrick Gibson).
 
L’episodio conclusivo di Tenebre e Ossa, ha visto la (presunta) sconfitta dell’Oscuro da parte di Alina e i Corvi. L’unico problema resta la Faglia, terra di mezzo assediata dai Volcra, che continua a dividere Ravka dal resto del continente.
Tenebre e Ossa 2 riprende il viaggio lasciato in sospeso, con Alina e Mal in rotta verso altre terre, alla ricerca di nuovi alleati con i quali potersi unire.

La struttura narrativa della serie torna a modellarsi con sapienza su due differenti binari, Alina e Mal da una parte e i Corvi dall'altra, pur rimanendo entrambi legati dall'obiettivo comune di annientare la Faglia.
Alcuni ambienti in cui i personaggi si barcamenano li identifichiamo subito poiché già noti, come per esempio l’oscura Katterdam, nella quale infiammano rivolte. Altri, invece, sono lande da scoprire, governate da culture e tradizioni diverse, come il Regno orientale di Shu Han, dai tratti orientali.
Questi popoli, seppur dissimili, sono accomunati da un senso di risentimento nei confronti dell’Evoca Luce, alla quale attribuiscono la colpa d’essere stata braccio destro di Kirigan. Eppure, nell’affresco di Tenebre e Ossa 2, ci interfacciamo con un Alina matura e risoluta che, distaccatasi da Alexander, assume finalmente una propria identità. Infatti, non si lascia sopraffare dagli eventi e dalle emozioni, se non quelle d’amore rivolte al suo Mal. Il suo carattere è solido,  reso più forte da sconfitte, dolori e consapevolezze, e mira alla giustizia e alla vendetta al tempo stesso, prima sussurrata con timore e ora promessa a gran voce. Inoltre, è pieno di sfumature e sfaccettature, messe in evidenza dagli ostacoli incontrati lungo il cammino, i quali rendono Alina molto più umana e bilanciata di tanti altri eroi rappresentati dal solo Bene. Lei diventa un personaggio su cui Tenebre e Ossa 2 edifica il suo centro con fermezza, consapevole che la sua evoluzione potrà reggere il peso di tutto il lodevole world building.
 
Tenebre e Ossa 2, oltre a rimanere narrativamente e strutturalmente fedele al suo mondo complesso e stratificato, dosato negli snodi narrativi ma ricco di dettagli, è anche una serie che mette le radici nel genere Young Adult.
La prima stagione era riuscita a soppesarne la natura proponendo tematiche molto intricate, che spaziavano dalla guerra alla lotta contro la tirannia, fino a ragionare su temi razziali.
Ora, però, freme la necessità di trattare argomenti non ancora maneggiati, fra questi l’amore declinato nelle sue forme più distinte e variegate. Infatti, in questo nuovo capitolo è l’amore a dettare le regole e a spingere i protagonisti a reagire; che sia un fratello, un compagno o un amico, è l’unico sentimento da cui i personaggi attingono per recuperare forze ed energia.
L’amore diviene l’antidoto della guerra, quella civile di Ravka, quella di Ravka contro Fjierda e Shu Han, e quella dei popoli contro l’Oscuro. 
Inoltre, ci si lascia andare ad una scrittura più morbida, che pur mantenendo i suoi intrecci politici e razziali, scivola dolcemente in un sentimentalismo genuino, il quale riesce a trovare il suo giusto spazio nella macro-storia senza risultare stucchevole e ridondante, ma funzionale al progredire dei rapporti.

C’è poco da dire, “Tenebre e Ossa” ci stupisce ancora una volta: l’atmosfera fantasy che ci aveva entusiasmato nella prima stagione, è stata replicata benissimo.
Le scene di azione sono eseguite con qualità e gli effetti visivi sono sicuramente migliorati. Se nella prima stagione non eravamo riusciti a essere molto coinvolti dal punto di vista emotivo, nella seconda questo bisogno viene soddisfatto: i personaggi sono analizzati più in profondità e vengono sviluppati molto meglio; questo ovviamente avviene sia per i vecchi sia per i nuovi protagonisti, ai quali sicuramente vi affezionerete molto e in poco tempo.
 
Per quanto riguarda le tematiche, se si va nello specifico, purtroppo sono argomenti che abbiamo visto migliaia di volte. Razzismo, campanilismo, odio per il diverso.
Nonostante questo, “Tenebre e Ossa“, riesce comunque nel suo intento di trasportarci in questo mondo pieno di magia e oscurità, di luce e ombra.
Una cosa che i fan hanno apprezzato già dalla prima stagione, è la fusione tra i libri della trilogia originale (appunto “Tenebre e Ossa“) e quelli dello spin-off  Sei di Corvi“. Questa unione ha fatto sì che i personaggi dei due filoni narrativi non solo interagissero fra loro, cosa che nei libri non accade.
Non solo interagiscono, ma anche che si aiutino a vicenda, creando un elemento di “novità” anche per chi aveva già letto i libri.
 
Il mio voto è 8/ 10
 
Come sempre se la recensione vi ha incuriosito vi lascio il trailer: https://youtu.be/F8BOSn_TGB4
 
Alla prossima recensione!
KATIA BINELLI - 5^A LSU
 
p.s mi dispiace per Mal ma Alexander resterà sempre il mio amore (ed anche Kaz ha il suo perché)

venerdì 17 marzo 2023

"ANGELI E DEMONI" di Dan Brown

 “Science tells me God must exist.
My mind tells me I'll never understand God.
My heart tells me I'm not meant to.”


Al CERN di Ginevra è stato appena commesso un grave delitto: il sacerdote e fisico Leonardo Vetra è stato assassinato e dal suo laboratorio è stato rubato un pericolosissimo cilindro di antimateria, che è stato piazzato dagli assassini nella Città del Vaticano e che entro 24 ore farà saltare in aria lo Stato più piccolo del mondo. 
Ad aggravare la situazione c'è un marchio impresso a fuoco sul petto della vittima: il marchio degli Illuminati, l’antica setta che adesso cerca vendetta contro la stessa Chiesa che un tempo la perseguitava. 

Toccherà a Robert Langdon, professore di simbologia religiosa ad Harvard e a Vittoria (la figlia di Leonardo Vetra) scoprire la verità sull'attentato: tra cardinali rapiti e messaggi nascosti sotto gli occhi di tutti i protagonisti devono portare alla luce alcuni dei più grandi segreti della Storia.

Angeli e Demoni è stato pubblicato nel 2004 da Dan Brown ed ha subito riscosso un grande successo a livello di pubblico e di critica, così come il film tratto dall'opera. Nonostante alcune vicende di natura giudiziaria, il libro è rimasto fino ad oggi abbastanza quotato nelle classifiche internazionali ed è un must per gli appassionati di thriller

Personalmente ho apprezzato molto il libro e i suoi sequel (tra i quali c’è il famoso Codice da Vinci) sia da un punto di vista narrativo sia informativo; considero Angeli e Demoni, infatti, un buon libro da leggere per intrattenimento personale ma anche per acculturarsi, in quanto l’autore inserisce nella storia piccoli momenti di approfondimento storico, scientifico e religioso per inquadrare meglio il contesto della narrazione, senza però annoiare il lettore. 

Consiglio il libro anche per le caratterizzazioni realistiche e sfaccettate dei personaggi, le quali insegnano che nessuno è buono o cattivo ma che anche l’uomo migliore può trasformarsi in un omicida per un “bene superiore” e, per il finale brillante ricco di colpi di scena, in grado di spiazzare e lasciare a bocca aperta anche il lettore più esperto.

EDOARDO DEVOTI - 3^A LS

POLPETTE DI ZUCCHINE - ricatta di stagione

Da diverso tempo cerco di variare i miei gusti, sperimentando ricette nuove, ingredienti mai sentiti, pietanze particolari e nuove.
Oggi vi mostro una variante ad un piatto tipico italiano ovvero le polpette, insieme a voi voglio preparare le polpette di zucchine completamente vegetariane! Sono davvero facilissime…  iniziamo!  

INGREDIENTI:
Zucchine 800 g
Parmigiano Reggiano DOP da grattugiare 100 g
Ricotta vaccina 80 g
Pangrattato 30 g
Uova 1
Timo q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

PROCEDIMENTO:
Per preparare le polpette di zucchine cominciate lavando accuratamente le zucchine e tagliando l’estremità. Grattugiatele con una grattugia, ponetele in un colino posto al di sopra di una ciotola e salate leggermente.

Posizionate al di sopra delle zucchine un piatto, e sopra di esso ponete un peso. Lasciate le zucchine così coperte a scolare per almeno un'ora: in questo modo perderanno moltissima acqua . Schiacciatele ulteriormente con un cucchiaio.

Poi rovesciate le zucchine su un canovaccio pulito, arrotolatelo e  intorno alle zucchine e strizzate bene. 

Le zucchine perderanno così le ultime tracce di acqua.

Ponete in una ciotola e unite la ricotta, dopo averla scolata, unite anche il parmigiano  e mescolate bene, poi aggiungete le foglioline di timo.

Infine versate l'uovo  e il pangrattato. Mescolate accuratamente per amalgamare tra loro tutti gli ingredienti. Aggiungete sale e pepe. 

Lavorate ancora l’impasto con le mani finché risulterà omogeneo e abbastanza consistente da poter formare una palla. Procedete adesso a formare le vostre polpette modellando per ottenere la classica forma rotonda e leggermente schiacciata.

Passate le polpette nella semola e disponetele su un vassoio.

A questo punto potete decidere se friggerle in padella o se cuocerle in forno a 180°C per 30 minuti.

Alla prossima ricetta!
MARTINA SIGNORILE - 5^A LSU

giovedì 16 marzo 2023

"PROTEGGERE I SIMILI, DISTRUGGERE IL DIVERSO" - diverso chi?



Immaginate di essere picchiati, fino alla morte, per un “no” alla domanda: “Hai una sigaretta?”. Non è necessario immaginarlo, perché ciò è accaduto davvero a Nicola Tommasoli. Era il 30 aprile del 2008, quando Nicola ed i suoi amici sono stati brutalmente aggrediti da un gruppo di cinque ragazzi: Raffaele Dalle Donne, Guglielmo Corsi, Andrea Vesentini, Federico Perini e Nicolò Veneri. 


Questa è la storia che l’attore Ture Magro ha portato in scena il 1° Marzo presso il Teatro Verdi di Fiorenzuola, davanti ai ragazzi del nostro istituto. L’attore, tramite una suggestiva esibizione, è riuscito a trasportare il pubblico nel tempo e nei luoghi della vicenda, descrivendo persino il momento dell’aggressione. 

Un pugno, un calcio e poi mi rialzo e poi ancora un pugno… 

Così Ture Magro, alzando il tono di voce, ammutolisce il teatro. Un momento durato circa 30 secondi, che nella realtà però, è successo in ben 3 minuti
Dopo lo spettacolo, l’attore ha affrontato con gli studenti un momento di dibattito, invitandoli a fare domande. La più comune è sicuramente: “Ma tutto questo solo per una sigaretta?”. E’ incredibile pensare come un semplice “no” possa scatenare reazioni imprevedibili nelle persone. 

Lo psicoterapeuta Alessio Congiu scrive in un articolo che la difficoltà ad accettare qualcosa nasce quando “paghiamo un costo molto alto, sia esso di tipo emotivo, lavorativo, affettivo, economico e così via”. Siamo mossi, quindi, da una sensazione di perdita nei confronti di qualcosa che vogliamo o già possediamo. Per quanto riguarda questo fatto di cronaca, è razionalmente condivisibile che la “perdita” di cui si parla era minima e la reazione esagerata. 

Questo, però, fa riflettere sul fatto che in questa società il “no” è parola sconosciuta. Basti pensare che il sito dell’Istat ha pubblicato i dati relativi al numero di violenze fisiche e sessuali sulle donne: 2 milioni 435 mila. Ma non solo: l’Istituto Superiore di Sanità e il Moige hanno rivelato nella loro ultima indagine che in Italia il 15% dei ragazzi subisce bullismo, con una percentuale del 20% nei bambini di 11 anni, cioè 1 su 5. 

Credo, quindi, che sia necessaria una maggiore educazione nei ragazzi, fin da bambini, in particolare educazione all’affettività, che ha come obiettivo quello di sviluppare l’intelligenza emotiva a partire dalla consapevolezza delle proprie sensazioni, emozioni e sentimenti, così da accrescere le abilità affettive al fine di favorire una buona relazione interpersonale. E’ chiaro che non basta semplicemente l’educazione per far sì che tutti i tipi di violenza cessino, credo però sia un primo passo fondamentale verso un cambiamento storico-sociale. 

LISA PICCIONI - 4^C LSU 

martedì 14 marzo 2023

"CECITÀ" di Josè Saramago

 “La cecità stava dilagando, non come una marea repentina che tutto inondasse e spingesse avanti, ma come un’infiltrazione insidiosa di mille e uno rigagnoli inquietanti che, dopo aver inzuppato lentamente la terra, all’improvviso la sommergono completamente.”

 
Immaginate di essere all’interno della vostra auto e  state aspettando all’incrocio la luce verde del semaforo in un giorno come tanti, siete immersi nei vostri pensieri come cosa cucinare, o a che cosa fare nel pomeriggio, a dove andare di sera. Quando ad un tratto non riuscite più a vedere la luce del semaforo, non vedete più l’incrocio, non vedete più le persone che attraversano la strada.
Vedete tutto bianco, un bianco strano, un bianco lattiginoso.
Siete diventati ciechi.
 
“È di questa pasta che siamo fatti, metà di indifferenza e metà di cattiveria.”
 
Saramago ci mette di fronte a questo scenario: se un giorno tutti diventassimo ciechi e  non riuscissimo più a vedere niente, come vivremmo? Riusciremmo a sopravvivere? Ma soprattutto la cecità di cui parla l'autore è fisica o morale?
Un’epidemia di cecità che non si è riusciti a contenere e che ha mostrato la vera natura degli uomini: la cattiveria e l’istinto animalesco dell’umanità.
 
Però, di fronte a questa condizione non tutti gli individui sono malvagi e crudeli, alcuni sono buoni e cercano di aiutare il prossimo dandosi forza e coraggio.
Quindi la visione che Saramago ci mostra non è una visione della società solo sbagliata e corrotta, ma ci fa vedere anche lo spiraglio di luce nella vita ovvero la bontà delle persone.
 
“Se non siamo capaci di vivere globalmente come persone, almeno facciamo di tutto per non vivere globalmente come animali.”
 
E’ stata una lettura molto dura, molto forte, che mi rimarrà per sempre impressa per l’estrema crudeltà con cui viene raccontata; grazie alla scrittura con poca punteggiatura e senza virgolette, il lettore riesce ad immergersi interamente nella lettura, sentendosi parte integrale del libro.
 
Voi avete letto questo libro? Cosa ne pensate? Siete d’accordo con la visione che Saramago dà della società?
 
MARTINA SIGNORILE - 5^A LSU

lunedì 13 marzo 2023

GLI AMICI DELL'UOMO - I "NOBILI" PELOSI

Quante volte abbiamo osservato un dipinto che ci ha fatto sorridere alla vista di un piccolo peloso rannicchiato in un angolino, dal passo trionfante oppure accoccolato tra le braccia della sua dama?

La concezione del cane o del gatto è sicuramente cambiata nel corso del tempo ma già da secoli portano colore nella vita degli uomini.
In questo articolo percorreremo i corridoi di famosi palazzi e regge alla scoperta dei batuffoli di pelo che le animavano.

Quale reggia più famosa di Versailles?
Qui la regina Maria Vittoria faceva impazzire la servitù con le sue amate creaturine. Diverse informazioni sono giunte fino ad oggi grazie al Principe de Bearne e di Chalais, discendente diretto di Madame Tourzel e da Fersen, che ne parla nel suo diario intimo.
Il cagnolino preferito della regina era uno Spaniel battezzato Coco che le fu donato alle Tulieries da Madame de Lamballe ma non fu l’unico. Condivideva il palazzo con carlini liberi di scorrazzare ovunque che rosicchiavano mobili, arazzi, tende, divani e tappeti, numerosi Papillon, Maltesi e gatti.
Questi ultimi erano preziosi angora turchi da cui leggenda narra sia nata la razza Maine Coon.
Si dice che prima di essere imprigionata la regina abbia consegnato alcuni suoi amati gatti al capitano Samuel Clough diretto con la sua nave a Wiscasset Maine dove i gatti della regina, lasciati liberi, si unirono ai gatti a pelo corto locali dando così inizio alla razza Maine Coon.
I gatti Angora Turchi divennero particolarmente apprezzati presso le corti europee. Fu Pietro Della Valle ad introdurre per primo in Europa il gatto d'Angora Turco.
Anche Luigi XV ne possedeva uno regalatogli dall'ambasciatore turco, che aveva chiamato Brillant ovvero diamante. 
Il micio bianco era particolarmente grasso e molto docile. Godeva di privilegi che non erano concessi nemmeno a principi di alto lignaggio: svegliava personalmente il re ogni mattina e si divertiva a giocare sul tavolo del Consiglio di Stato durante le riunioni.
È stato anche rappresentato in un dipinto di Jean-Jacques Bachelier datato 1761.
 
Anche la famosa regina Vittoria era un’appassionata di gatti: la sua razza preferita era il persiano e il suo prediletto si chiamava White Heather, un micione un po’ grassottello e molto amato.
A Buckingham Palace era un vero e proprio principe: accoglieva gli ospiti insieme alla regina, partecipava all’ intensa vita di corte rispettando l’etichetta aristocratica a cui tutti erano sottoposti.
Il peloso stava sempre in compagnia della regina Vittoria da cui veniva spazzolato personalmente e con la quale dormiva.
Il gatto persiano è stato il più amato dalle stirpi reali: si narra che, oltre ad essere il gatto della regina Vittoria che possedeva anche diversi esemplari di colore blu, fosse il gatto del re di Persia.

Per quanto riguarda i cani occorre fare una distinzione in quanto a prevalere erano due categorie: i cagnolini da salotto e i cani da caccia.
I primi erano principalmente Epagneul nani continentali (detti papillon), simil barboncini, levrieri (specie i piccoli levrieri italiani), piccoli terrier e soprattutto carlini.
Il carlino era apprezzato per il suo aspetto esotico e sono numerosi i dipinti di dame ritratte con un esemplare tra le braccia.
È particolarmente famosa la cagnolina posseduta dalla moglie di Bonaparte per un comico episodio.

Napoleone non era particolarmente amante di questo cane, descritto come “brutto, un pò bastardo, lungo nel corpo e basso nella gamba, color ruggine, con il muso nero e la coda riccia.
Finito il regime del terrore di Robespierre i due si sono uniti in matrimonio ma la piccola pelosa (di nome Fortune)  ha deciso di mettere lo zampino sulla famosa “prima notte”: siccome odiava Napoleone non voleva farlo entrare nella stanza della sua amata regina.

Era la padrona assoluta del letto di Madame, quando la sposai chiesi, inutilmente, di allontanarla, ma mi dissero che avrei dovuto scegliere una diversa sistemazione o accettarlo. Quindi, sebbene contrariato, non ebbi scelta: si trattava di prendere o lasciare. Il diletto cane di Madame fu meno accomodante e porto ancora i segni del suo disappunto sulla mia gamba.”

Purtroppo la sua vita non durò a lungo “Madame era così attaccata a questo piccolo animale che contattò Moscati, il più celebrare medico di Milano, per assisterla in una malattia.” e alla morte della sua piccola la regina decise di prenderne subito un’altra dal carattere molto più socievole e alla quale anche il generale si affezionò molto.
La leggenda narra che quando Napoleone e Giuseppina si separarono, l’imperatore non poté più portare la cagnolina con sé in battaglia: si trattava di Waterloo nota per la sua “tragica” conclusione.

Un’altra razza particolarmente amata era l’epagneul nano continentale (nelle sue due varietà: papillon con le orecchie dritte e phalene con le orecchie cadenti) raffigurato in 865 esemplari riprodotti da 350 pittori, dai più celebri agli anonimi, in circa 900 riproduzioni fra dipinti, sculture, porcellane e gioielli, distribuiti in più di 70 Musei ripartiti in 18 diversi paesi. Tuttavia, il destino dell’Epagneul sembra curiosamente legato alla Monarchia: infatti la fine del Secolo XIX vede il declino di questa razza ancora oggi purtroppo poco nota.  
Luigi XV era un grande appassionato di caccia, possedeva diversi cani e alla reggia di Versailles vi era la "sala da pranzo dei ritorni da caccia", dove riceveva i suoi compagni di caccia, nonché "l' anticamera dei cani" che prende questo nome per il soffitto, dove sono appunto rappresentati gli animali prediletti dal sovrano.

Per quanto riguarda i cani da caccia ci giungono diverse rappresentazioni in particolare di levrieri, segugi, spaniel e cani da ferma.
ANGELA VENEZIANO BROCCIA - 5^A LS