Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido (Albert Einstein).

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla (Jim Morrison).

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora (Haruki Murakami).

Non sono una donna addomesticabile (Alda Merini).

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te (Steve Jobs).

sabato 29 ottobre 2022

I MISTERI DI SLEEPY HOLLOW - un classico da brividi!


Bentornati cari lettori del Mattei’s Blog, sono qui per la recensione di un classico film di horror.

Nel 1899 Ichabod Crane è un investigatore con idee molto all’avanguardia: l’uomo è contrario alla tortura e riesce a vedere il marcio all’interno del sistema giudiziario dell’epoca.

A causa delle sue idee e della sua elegante sfacciataggine viene mandato lontano da New York, precisamente a Sleepy Hollow, per indagare su alcuni inquietanti omicidi.

Arrivato nel piccolo paese scopre che la gente del posto è convinta che sia il fantasma del Cavaliere Senza Testa a commettere le atrocità. Ichabod, uomo di scienza, non crede a questa versione e comincia senza sosta la ricerca dell’assassino.

Tuttavia la faccenda è decisamente più grande di quanto lui possa immaginare e tra stregoneria e persone assetate di vendetta Ichabod dovrà fare ricorso a tutta la sua intelligenza per risolvere il caso.

Per fortuna avrà dalla sua parte Katrina, una giovane ragazza astuta e magica.

Ispirato dal romanzo “La leggenda di Sleepy Hollow”, Tim Burton ha apportato delle modifiche alla storia e tuttavia è riuscito a non intaccare lo spirito dell’opera originale soprattutto per quanto riguarda il protagonista, Ichabod: nella trasposizione cinematografica l’uomo non è un insegnante che deve sbarcare il lunario, ma è comunque una persona molto acculturata e soprattutto mantiene il suo essere superstizioso e facilmente influenzabile.

Perciò la sua intelligenza unita al modo innovativo di vedere le cose lo rende eccentrico e sempre molto teso; una particolarità questa che si nota dal modo di fare e di muoversi, che Barton ha accentuato cosicché il personaggio del suo film resti fedele alla descrizione della controparte cartacea.

Tuttavia, quello che rende il protagonista veramente apprezzabile è il fatto che abbia alle spalle una vita vissuta fatta anche di diversi traumi e, di conseguenza, egli mostra di possedere una psicologia complessa.

Invece, il personaggio che stupisce più di tutti è sicuramente Katrina.

Nel libro viene descritta come una bellissima ragazza molto civettuola, mentre qui è una giovane assennata, responsabile e anche molto forte. Sicuramente ora lei riveste un ruolo centrale e caratterizzante!

Certo, farla diventare una strega è stata una scelta azzardata ma si è rivelata una mossa vincente che ha arricchito di fascino il personaggio e la vicenda.

Questo cambiamento si riflette anche nel rapporto tra lei ed Ichabod, nel film il loro amore nasce da un sentimento sincero che cresce nel corso della storia.

È stato invece ridimensionato il ruolo di Brom.

Se nel libro egli ha un'importanza decisamente rilevante, qui esce di scena molto presto. Sotto certi punti di vista è un peccato perché è sempre stato un buon personaggio, ma probabilmente il regista ha voluto concentrarsi più su Ichabod.

Quello che dispiace è che Brom non abbia avuto un vero e proprio ruolo nella vicenda, di conseguenza si sarebbe potuto direttamente eliminare il personaggio.

Una piccola pecca che però non intacca la bellezza dell’opera.

Un'altra scelta molto particolare è stata quella di creare non un solo cattivo, ma una lunga serie di cospiratori che agiscono per motivi personali.

Questo ha permesso di ampliare molto la vicenda indirizzandola alla stregoneria; di conseguenza la storia del cavaliere senza testa è molto diversa ed è praticamente impossibile comprendere il legame con i cospiratori.

Diciamo che in questo caso il villain è nascosto molto meglio di quanto ci si aspetterebbe.

I colpi di scena si susseguono con regolarità e l’atmosfera cupa e tendente al gotico incornicia alla perfezione un’epoca in cui la giustizia non esisteva e la magia era odiata.

Da un lato una giustizia fittizia che si basa ancora sulla tortura e dall’altro l’ignoranza delle persone e il fanatismo religioso: due estremi pericolosi che tengono in scacco una popolazione facilmente impressionabile e poco aperta a ciò che non conosce.

Significativo il ruolo di Ichabod, un vento del cambiamento.

Il suo modo di pensare all’avanguardia gli permette di essere elastico e di andare oltre le apparenze. Pur non essendo convinto dell’esistenza di un fantasma quando se lo trova davanti, dopo un momento di terrore, si fa forza e continua la sua ricerca.

La stessa cosa accadrà con Katrina, che dimostrandosi una strega bianca lo farà ricredere sulla magia e gli permetterà di superare il trauma infantile che lo perseguita.

Sicuramente una storia molto diversa dall’originale, sia come intreccio che come tematiche, ma che ha un fascino davvero incredibile e tiene alta l’attenzione dello spettatore fino alla fine della storia.

Un film davvero molto bello che mi sento di consigliare per una perfetta serata di  Hallowen, soprattutto se cercate un’alternativa ai soliti horror!

Il mio voto è 7/10


Come sempre, spero che la recensione vi abbia incuriosito e perciò vi lascio il trailer:

Il mistero di Sleepy Hollow - trailer ita HD


Alla prossima recensione!!


KATIA BINELLI - 5^A LSU


mercoledì 26 ottobre 2022

"LA CASA DEI CANI FANTASMA" di Allen Stratton

 “Qualche volta la mamma faceva delle cose di nascosto da me e così poi bisticciavano. Quella sera era così arrabbiata che si è precipitata su per le scale, è inciampata ed è caduta. Si è fatta male da sola, è stato un incidente, te lo giuro”

Non sapete cosa leggere durante il periodo più spaventoso dell’anno? 

Provate con questa lettura, vi immergete  perfettamente nell’atmosfera di Halloween.

Il protagonista della storia è Cameron, un ragazzo che ha una vita diversa da tutti i suoi coetanei: sono anni ormai che lui e sua madre sono costretti a scappare dal padre, un uomo violento e manipolatore che continua a tormentarli. Tutte le volte che arrivano in un posto nuovo la loro vita continua, lasciandosi alle spalle solo un brutto ricordo, ma quando sembrerebbe andare tutto per il verso giusto ecco che arriva il padre pronto a distruggere tutto e cominciano di nuovo la paura, la fuga e i traslochi.

Un giorno decidono di trasferirsi in una fattoria isolata con l'obiettivo di passare inosservati, ed è proprio all'interno di questa abitazione oscura e tenebrosa che la vita di Cameron comincia a diventare un vero e proprio incubo.

Paura, angoscia e strane apparizioni: cani che abbaiano e il fantasma di Jacky, un bambino morto tanti anni prima di cui nessuno vuole parlare. Cameron vuole scoprire la verità, è curioso di sapere che cosa è realmente accaduto.

La storia è indirizzata ad un pubblico di adolescenti che vogliono approcciarsi al genere thriller/giallo. L’autrice si interessa di trattare argomenti molto forti come lo stalking, la violenza domestica, gli omicidi e il bullismo, facendo interessare il lettore attraverso una storia thriller ricca di colpi di scena. 

Il libro mi ha ricordato molto i romanzi di Stephen King per la presenza di quella suspance capace di distruggere, della paura e dell’angoscia ma, soprattutto del senso dell’umorismo caratterizzante dei libri di King.

Siete pronti a conoscere Cameron e a fuggire con lui?

 

MARTINA SIGNORILE - 5^A LSU

sabato 22 ottobre 2022

IL VALORE DELLA POESIA


La poesia ha accompagnato l’uomo nel corso della sua evoluzione: è stata utilizzata come strumento per esprimerci e penetrare al di sotto della patina di superficialità che ci circonda. Dalle regole della metrica ai temi più personali e profondi si è andato definendo un perfetto equilibrio tra fonemi, creandosi così un ritmo vitale che rimane impresso nei nostri cuori. Grazie alla poesia l’uomo ha riscoperto i propri sentimento e le parole hanno dato nuovo valore all'insensatezza degli eventi.

Talvolta l’arte poetica è stata sottovalutata e tutt’ora la si crede un lusso per pochi, ma proprio i più dubbiosi, di fronte al dolore di una perdita o di un cuore spezzato, si rifugiano nella letteratura, per trovare consolazione: è proprio quel conforto che ci regala la sensazione che qualcun altro abbia provato le nostre stesse sensazioni, riuscendo ad esprimerle nell’esatto modo in cui le abbiamo provate.

Dietro ogni parola c’è un uomo, il poeta.

Per Baudelaire, scrittore del primo Ottocento, il poeta è una figura isolata: lo paragona a un albatro, un maestoso uccello marino che in volo è padrone dei cieli, mentre sulla terra è deriso dai marinai proprio per le sue grandi ali che lo rendono goffo. Allo stesso modo il poeta è ritratto come un emarginato, inadeguato allo stile di vita dettato dalla società, nella quale riesce a trovare uno spazio per sé solo grazie alla poesia, mentre coloro che non la comprendono lo ridicolizzano.

 Per Pascoli il poeta è un fanciullino, voce puerile che è presente all’interno di ciascuno di noi. Da bambini siamo governati da essa ma crescendo la soffochiamo, finché una volta adulti siamo incapaci di sentirla. Perciò, il poeta è colui che è ancora in contatto con la sua parte più infantile, quella autentica che nonostante la paura non si lascia ingannare dalle apparenze.

Proprio per questa interpretazione, è evidente che siano noi giovani la principale sorgente da cui attingere poesia per l’immensa capacità creativa, che tristemente non riesce ad essere sfruttata a pieno in un mondo in cui è più importante investire su risorse economiche piuttosto che su menti consapevoli e intraprendenti. 

Una domanda sorge spontanea:

“quale valore attribuiscono i giovani alla poesia?”

All’inizio dell'anno scolastico è stato posto a me e ai miei compagni un interrogativo: “Chi è per noi il poeta?”. Ad uno ad uno ci siamo alzati e abbiamo scritto le nostre idee sulla lavagna, il risultato è stato il seguente:  per noi il poeta è colui che riesce a esprimere emozioni, universalmente conosciute, attraverso parole differenti da quelle usate tutti i giorni. Eppure, oggi, troppo spesso a noi ragazzi interessa più ciò che viene concepito come necessario nel nostro quotidiano, fuggendo ogni informazione aggiuntiva.

“Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia e ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita..."

Indaga il valore delle parole per i giovani "L'attimo fuggente", un’opera cinematografica del 1989 .  John Keating è un professore di lettere di un prestigioso collegio maschile del New England, che grazie ai i suoi metodi d’insegnamento anticonvenzionali riesce ad esortare i suoi studenti a perseguire i propri sogni, attribuendo un senso alla propria esistenza. Grazie ai versi di celebri poesie i ragazzi si avvicinano a tale arte e vengono incitati a non essere solo lettori ma anche compositori. Il punto focale della pellicola è difatti  il ribaltamento del comune valore di “fare poesia” nel cuore dei giovani . L'insegnante riesce a rimuovere i preconcetti insiti nei ragazzi regalando loro una nuova interpretazione, non più passiva, ma incitandoli a partecipare al - potente spettacolo della vita - contribuendovi con un verso.

E’ infatti questo il vero valore della poesia: non semplicemente la ricerca di parole sofisticate, ma anche il bisogno di attribuire ad esse un significato, le nostre emozioni più intime, poiché sono i sentimenti alla fine a renderci vivi.


ARIANNA ZILIANI - 2^A LS

martedì 18 ottobre 2022

FANTASMINI DI MARSHMALLOW - ricetta da paura!

Bentornati cari lettori del Mattei’s Blog! sono qui a proporvi una ricetta buona e spaventosa, visto che Halloween è alle porte: per uno spaventosissimo buffet di dolci perché non preparare questi simpatici bonbon di pastafrolla al cacao coperti da fantastici e golosi fantasmini di marshmallow?! 

Preparare i marshmallow è un gioco da ragazzi e comporre i fantasmini davvero divertente: armatevi di una sac-à-poche e di tanta fantasia per realizzare le forme e le espressioni dei fantasmini di Halloween. 

INGREDIENTI

PER LE BASI IN PASTA FROLLA:

Farina 00 150 g

Tuorli 2

Zucchero a velo 65 g

Burro 75 g

Cacao amaro in polvere 15 g

PER I MARSHMALLOW:

Albumi medi 4

Zucchero 250 g

Acqua 70 ml

Gelatina in fogli 8 g

Baccello di vaniglia 1

Sale fino 1 pizzico

PER DECORARE:

Cioccolato fondente 10 g

Zucchero q.b.

 

Cominciate con il preparare i biscottini di frolla al cacao che faranno da base ai fantasmi.

Tirate una sfoglia spessa 3 mm con il matterello e poi, con un coppa pasta tondo del diametro di 4 cm, ricavate circa 40 dischetti che cuocerete in forno già caldo a 180° per circa 12-15 minuti.             

Fate raffreddare completamente i biscotti.

Per preparare i marshmallow, mettete in ammollo in acqua fredda la gelatina finché non diverrà morbida (almeno 10 minuti).

Strizzate la gelatina e scioglietela in un paio di cucchiai di acqua bollente, quindi tenetela da parte. In un pentolino versate l’acqua, aggiungete lo zucchero, mescolate e portate ad ebollizione: con un termometro per zucchero, misurate la temperatura che dovrà arrivare a 121°.

Mentre lo zucchero cuoce, montate gli albumi con il sale e i semi della bacca di vaniglia,  e quando saranno bianchi e spumosi aggiungete a filo lo zucchero cotto a 121°, poi la gelatina montando continuamente fino a che la massa non sarà fredda.

Mettete la massa in una tasca da pasticcere con bocchetta liscia e larga e quindi spremete su ogni biscotto un fantasma alto circa 5-6 cm .

Con il cioccolato fondente fuso praticate gli occhi e la bocca sui fantasmini , quindi spolverizzateli con lo zucchero semolato finissimo.

Lasciate i fantasmini in frigorifero dentro ad un contenitore con chiusura ermetica per almeno due o tre ore e poi serviteli!

Spero che la ricetta vi sia piaciuta, alla prossima!  

KATIA BINELLI – 5^A LSU




sabato 15 ottobre 2022

"COSE CHE NESSUNO SA" di Alessandro D'Avenia

È il 2015 quando l’amatissimo scrittore Alessandro D’Avenia pubblica un altro dei suoi meravigliosi lavori.

Stavolta si tratta di un romanzo di formazione in cui sono protagonisti l’assenza, l’amore, il ripudio di una società minimalista e la nostalgia.

La protagonista è la ribelle Margherita che ha perso il padre e con lui le sue parole dolci e rassicuranti sulla vita, non le rimane che il primo giorno di superiori, con il suo carico di ansie e quello che verrà in seguito.

Le pagine vengono animate anche da un professore che non conosce bene l'amore e da una Marta fuori dagli schemi. Come non menzionare Giulio, il misterioso, e nonna Teresa che prende vita solo in cucina; infine una mamma alla disperata ricerca della felicità per sé e per i figli.

Tra incontri felici e incantevoli opere letterarie, Margherita si scontra con la verità che la farà crescere, e noi cresceremo con lei.

Per spiegare quanto è profondo questo romanzo, condivido con voi una frase che mi ha colpito molto.

 Chi conosce il dolore ne riproduce l’eco per tutta la vita, come le conchiglie fanno con il mare”. 

Chi ha conosciuto la sofferenza, ne porterà traccia per sempre.

Il libro migliore mai letto fino ad ora. Che dire? Ve lo consiglio tanto, soprattutto a coloro che sanno farsi prendere dal fascino dei romanzi.

Il titolo di questo libro è “Cose che nessuno sa”.

A presto ragazzi! 

FABIANA RUSSOMANDO - 2^A LS

martedì 11 ottobre 2022

LE TERRIFICANTI AVVENTURE DI SABRINA

Bentornati cari lettori del Mattei’s Blog, sono qui per proporvi una serie tv perfetta da guardare durante la notte di Halloween!

Le terrificanti avventure di Sabrina è una serie tv di Netflix ispirata alla storia di Sabrina Spellman, giovane per metà strega e per metà umana, che negli anni Settanta è stata protagonista della serie a fumetti “Sabrina, vita da strega”, nonché dell’omonima serie tv con Melissa Joan Hart.

Il nuovo rifacimento di “Sabrina” è sicuramente diverso dalla storia originale: eccezion fatta per i personaggi che sono pressoché gli stessi, l’atmosfera della nuova serie tv è molto più oscura, intensa, accattivante e – perché no?! – anche più sexy.

All’inizio ero indecisa se vederla oppure no poiché credevo si trattasse di una serie horror (convinzione fra l’altro radicata nella maggior parte delle persone), invece ho scoperto che non lo è. Certo, ci sono morti, sangue e demoni, ma assolutamente nulla di eccessivo o particolarmente impressionante: se non fosse stato così, vi assicuro che non avrei mai osato guardarla visto il mio terrore per il genere horror… lo so, sono una fifona!

Credo che l’aspetto più avvincente della serie sia il giusto equilibrio tra gli elementi più dark e quelli leggeri e vicini al tipico teen drama: da una parte troviamo Sabrina la strega che si ritrova catapultata in un mondo pericoloso e difficile da comprendere, dall’altra osserviamo Sabrina l’adolescente costretta ad affrontare i cambiamenti e i problemi cui va incontro qualunque sedicenne. Sabrina ha sempre avuto e sempre avrà due nature diverse, strega e mortale al tempo stesso: le sue radici non affondano esclusivamente in un unico terreno!

Perciò, “Le terrificanti avventure di Sabrina” è una serie sicuramente ricca di avventura, di pericolo, di follia e di magia, ma anche di importanti lezioni di vita perché l’intera vicenda è pervasa da un grande senso di innocenza. Sabrina è una ragazza di 16 anni e in quanto tale è spesso troppo emotiva o troppo avventata, infatti molti disastri che si verificano nel corso della storia avvengono proprio per ingenuità ed inesperienza. 

Alla lotta di Sabrina contro le Forze Oscure si intrecciano le storie d’amore tra i vari personaggi (con diverse sorprese più o meno piacevoli), il rapporto della protagonista con i suoi compagni di scuola (umani e non) e con la sua famiglia.

Altra qualità positiva della serie è il ritmo di narrazione della storia, abbastanza sostenuto, ma mai eccessivamente rapido al punto da portare lo spettatore a perdersi; questo aspetto è sicuramente favorito dallo sviluppo di pochi nuclei narrativi alla volta: il centro di tutto è Sabrina intorno alla quale ruotano gli altri personaggi. Infatti, ogni stagione è costituita da circa 8 episodi da un’ora ciascuno, ovvero una lunghezza ragionevole che ha permesso agli sceneggiatori di presentare e sviluppare trame non eccessivamente complesse.

Se mi chiedeste di scegliere la mia stagione preferita non saprei cosa rispondere, perché ognuna ha qualcosa di speciale che mi ha particolarmente colpita!

Anche per quanto riguarda i personaggi mi risulta pressoché impossibile individuare il mio preferito, poiché tutti sono ben sviluppati e caratterizzati, ciascuno aggiunge qualcosa di fondamentale alla storia: il coraggio di Sabrina, la dolcezza di Harvey, la saggezza di Ambrose, la sbadataggine di Hilda e la durezza di Zelda…

Perfino gli antagonisti mi sono piaciuti perché ciascuno, persino Satana, è dotato di preziose sfumature. Di questi oscuri personaggi chi mi ha più colpita è Lilith, probabilmente perché nel corso della storia cambia moltissimo rivelando di volta in volta una maggior sensibilità e debolezza, al punto da portarmi a provare grande tenerezza nei suoi confronti. Su di lei non aggiungo altro per evitare di fare spoilers, ma vi invito a non giudicarla troppo severamente e a non etichettarla fin da subito come una persona spregevole.

Il mio voto è 8/10

Come sempre spero che la recensione vi abbia incuriosito e perciò vi lascio il trailer:

LE TERRIFICANTI AVVENTURE DI SABRINA | Trailer Italiano della Serie Netflix

Alla prossima recensione!

P.S.: vi consiglio di essere a casa per mezza notte perché, si sa, quella è l’ora delle streghe…

KATIA BINELLI 5^A LSU

sabato 8 ottobre 2022

BRIDGERTON SAGA - "IL DUCA E IO" di Julia Quinn

“Un conto è incontrare una bella donna ma trovare una vera amica nella donna più bella del mondo è una fortuna che non ha paragoni” 

Otto figli a cui dare attenzioni e a cui insegnare l’educazione e, tre giovani donne da maritare! Lady Violet deve darsi molto da fare per riuscire a soddisfare tutte le esigenze dei suoi figli, per non parlare di quello che la società si aspetta da parte della sua famiglia.

“Non c’è niente che l’autrice ami più di uno scandalo”

 La storia della famiglia Bridgerton  è ambientata nell’800, dove l’alta società richiede un preciso comportamento in pubblico, un certo rigore morale, un abbigliamento alla moda da esibire e un atteggiamento onorevole tra uomini e donne.

La famiglia Bridgerton è una delle più importanti dell’alta società e cerca in ogni modo di rispettare gli obblighi sociali che la Regina le impone. Non sarà affatto semplice: l’amore, l’amicizia, i sentimenti e gli affetti prevalgono su tutto, anche di fronte a situazioni tutt’altro che dignitose per una famiglia così in vista, e sarà proprio questo che caratterizzerà le vicende dei Bridgerton.

La narrazione è accompagnata dalla presenza di lady Whistledown, una giornalista di eventi scandalosi dell’alta società di cui nessuno conosce l’identità celata dietro un nome fittizio, eppure tutti conoscono la sua penna: nessun segreto resta a lungo celato grazie ai suoi articoli.

“Se gli unici veri gentiluomini sono i tuoi fratelli                                                                                              allora siamo nei guai”

 La saga è composta da otto volumi ognuno dei quali racconta la storia di uno dei componenti della famiglia Bridgerton, raccontando passioni doveri e storie d’amore.

La lettura è leggera, molto intrigante ed anche affascinante, prende il lettore fino alla fine perché l’unico desiderio è quello di scoprire  come andrà a finire la vicenda tra i due innamorati e tra le famiglie di questi ultimi; la narrazione si concentra, più che sul lato storico e sull’ambientazione, sulle vicende dei due protagonisti raccontando ogni aspetto emotivo e psicologico dei personaggi.

 Cosa succede quando una giovane donna innocente sposa un libertino?

Il primo volume racconta la storia d’amore tra Daphne Bridgerton e il Duca di Hastings.

Daphne è la quarta figlia della famiglia Bridgerton ed è la maggiore delle sorelle, debutta in società ed è alla ricerca di un marito; nel mentre il duca di Hastings ritorna a Londra dopo un bel po’ di tempo e tutti si aspettano che si sposi, ma Simon non ne ha la minima intenzione! Proprio per questi motivi i due decidono di fingersi fidanzati per non essere più soffocati dai giudizi della società.

Voi conoscete la Saga Bridgerton? Qual è il vostro personaggio preferito?

 

MARTINA SIGNORILE 5^A LSU