Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido (Albert Einstein).

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla (Jim Morrison).

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora (Haruki Murakami).

Non sono una donna addomesticabile (Alda Merini).

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te (Steve Jobs).

martedì 25 giugno 2019

Liceo delle Scienze Umane: esame di Stato 2.0


Cinque anni fa nasceva il Liceo delle Scienze Umane all’Istituto Mattei di Fiorenzuola.

Oggi le diciotto ragazze della 5ALSU sono cresciute, delle piccole donne che si apprestano a mettere la loro impronta nel mondo da adulte.

Fare da apripista non è mai facile: prima quinta che si diploma con un esame di Stato per molti versi rivoluzionario ma, dopo quest’anno, anche il Liceo delle Scienze Umane del Mattei è diventato “grande”.

lunedì 10 giugno 2019

Londra: una coppia picchiata perché omosessuale.


dalla pagina pubblica di fb di Melania
“L’omofobia è la paura dell’omosessualità, sia come timore ossessivo di essere o scoprirsi omosessuale, sia come atteggiamento di condanna dell’omosessualità.” 
Questa è la definizione che il dizionario Treccani dà della parola “omofobia”. 

Insomma, una gran brutta malattia. Un morbo che spesso ci si accorge di avere solo quando incontriamo persone dello stesso sesso che si tengono per mano o che – molto più genericamente – si amano. 

Secondo la Risoluzione del Parlamento Europeo sull’omofobia in Europa del 2006 “l’omofobia – cito testualmente –  si manifesta nella sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con motivi di ordine pubblico, libertà religiosa e diritto all’obiezione di coscienza”. 

Quante volte abbiamo sentito persone iniziare discorsi con: “io non sono razzista ma… oppure, niente contro gli omosessuali ma…” 

Un “ma” che rende tutto molto chiaro prima ancora di iniziare il discorso. 
Forse dovremmo smettere di fingere di essere qualcosa che non si è e iniziare a riflettere su ciò che realmente siamo. 
Chissà che – magari – ci si rende conto che gli altri non sono poi così diversi da noi. 
Chissà – magari – non accadrebbero più fatti di cronaca come quello accaduto nella “civilissima” Londra. La metropoli inglese che fa del multiculturalismo e della tolleranza verso il “diverso” la sua bandiera. 

Melania Geymonat e la sua compagna Chris, entrambe ventenni, stavano rientrando a casa di notte a bordo di un double decker bus, quando sono state violentemente importunate da degli adolescenti. 
Il fatto è avvenuto tra il 29 e il 30 maggio scorso. 
“Hanno cominciato a comportarsi come dei teppisti, - racconta Melania - chiedendo che ci baciassimo in modo che potessero divertirsi mentre ci guardavano, hanno cominciato a chiamarci “lesbiche e vari insulti. Eravamo solo noi e loro nell'autobus”. 
Melania e Chris, picchiate a sangue e derubate da un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 18 anni. Quattro sono stati arrestati, gli altri potrebbero avere le ore contate. 

L’episodio ha scosso l’opinione pubblica inglese, a cominciare dal sindaco di Londra, Sadiq Khan, che in un post dice: “I crimini d'odio contro le persone Lgbt non saranno tollerati a Londra. La polizia sta indagando”. 
Un altro intervento è quello della premier Theresa May che definisce l’aggressione ripugnante: “Nessuno dovrebbe dover nascondere chi è veramente o chi ama e dobbiamo lavorare insieme per sradicare l'inaccettabile violenza contro la comunità Lgbt”. 

Nessuno dovrebbe essere giudicato per le preferenze sessuali. 
Nessuno dovrebbe ritenere lecito giudicare gli altri dalle preferenze sessuali. 
Nessuno dovrebbe … eppure c’è ancora qualcuno che crede di poterlo fare e di essere pure divertente. 

Suha Marmash, 2ALSU