‘Vi vedo. Vedo tutte le creature che gli uomini chiamano mostri.
E vedo gli uomini che usano quella parola.
Ovviamente sono gli
stessi che si definiscono eroi.’
Voi conoscete la storia di Medusa?
Medusa, fanciulla bella e
indifesa, è l’unica figlia mortale delle due divinità marine Forco e Ceto,
cresciuta insieme alle due sorelle Steno ed Euriale, le uniche ad averla sempre
amata e protetta.
Le gorgoni sono delle creature
leggendarie, dall’aspetto mostruoso, con zanne affilate, artigli, serpenti al
posto dei capelli e un paio d’ali. Medusa possiede solo le ali come elemento
‘mostruoso’, fino a quando Poseidone se ne invaghisce e la violenta nel tempio
di Atene. La dea, furiosa per la profanazione del suo tempio, decide di
vendicarsi trasformando Medusa in un mostro dai capelli a forma di serpenti
e fa sì che chiunque la guardi si trasformi in pietra.
Vittima. Mostro. Divinità. Medusa è tutto questo e molto di più.
Medusa è una delle tante dee, donne
o mortali che sono state dipinte come mostri, sempre all’ombra degli uomini e
poi schiacciate dal patriarcato che le ha trasformate in simboli di terrore. La
sua storia ci deve insegnare a non etichettare le persone come ‘mostri’ senza
prima aver analizzato la situazione, infatti Medusa è solo un animo innocente
vittima dei peccati altrui.
‘Nel mito Medusa non era
inizialmente donna divina e terribile,
ma nata bellissima è vittima dello
stupro di Poseidone, e di una mentalità che,
allora come oggi, trasforma troppo
spesso le vittime in mostri.’
Non avevo ancora letto nulla di
questa autrice ma penso che dovrò recuperare qualche suo libro perché questo
l’ho davvero adorato! Natalie Haynes con la sua prosa diretta, ironica e
tagliente decostruisce il mito di Medusa restituendole il ruolo che le è stato
sottratto nel corso dei secoli.
Qual’è il personaggio
mitologico che preferite? Io adoro ‘Circe’ con la sua forza, con la sua
intraprendenza e con la sua magia riesce a vincere su tutto, ma non sull’amore.
MARTINA SIGNORILE - 5^A LSU
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