Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido (Albert Einstein).

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla (Jim Morrison).

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora (Haruki Murakami).

Non sono una donna addomesticabile (Alda Merini).

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te (Steve Jobs).

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martedì 16 gennaio 2024

“The picture of Dorian Gray”: a teatro per imparare l'inglese


Piacenza, Teatro Politeama - Venerdì 12 gennaio 2024 alcune classi del liceo scientifico e delle scienze umane hanno assistito allo spettacolo teatrale in lingua inglese “The picture of Dorian Gray” al teatro Politeama di Piacenza.

Mettere sulla scena uno spettacolo di un’ora e mezza tratto da un libro di quasi 300 pagine è un’impresa altamente difficile, soprattutto se quel libro è la celeberrima e intricata opera di Oscar Wilde. Tuttavia, la compagnia “Palketto Stage” di Busto Arsizio, con un regista e attori madrelingua abilissimi, è riuscita a incantare il pubblico con una nuova immaginativa dell’opera gotica in chiave  moderna, pur rimanendo comunque sempre fedele al testo originale.

Il palco si è animato con un'affascinante esplorazione della vanità, della moralità e delle conseguenze dei desideri incontrollati. Il palcoscenico è diventata una tela, sulla quale il ritratto di Dorian è invecchiato e decaduto, rispecchiando il deterioramento morale del personaggio. Mentre quest’ultimo era alle prese con il fascino dell'eterna giovinezza e con la ricerca del piacere senza conseguenze, il pubblico è stato trascinato in una narrazione affascinante che confondeva il confine tra bellezza e corruzione. Lo spettacolo ha poi approfondito i temi universali e attuali dell'edonismo, della dualità della natura umana e delle conseguenze inquietanti di una vita vissuta senza restrizioni morali, lasciando al pubblico un'esperienza teatrale stimolante e visivamente sbalorditiva. Questo ha sicuramente contribuito all’interessamento del pubblico durante tutto lo spettacolo, anche grazie al coinvolgimento diretto che c’è stato in alcuni momenti della rappresentazione.

Conclusa l’esibizione, c’è stato poi un momento di dialogo con gli attori dove era possibile porre loro domande sulla rappresentazione o sugli interpreti stessi. Alcune delle domande più interessanti sono state per esempio il nome della compagnia per cui gli attori lavorano, la loro nazionalità (tedesca l’attrice che interpretava Sybil Vane, olandese l’attore che recitava la parte di Lord Henry Wotton e spagnolo il giovane Dorian Gray, inglese invece l’attore che interpretava Basil Hallward); come è nata la loro passione per il teatro o, relativamente allo spettacolo in sé, con quale criterio sono state scelte le parti del libro da eliminare.  

È stata sicuramente un’esperienza interessante anche per migliorare la propria conoscenza della lingua inglese, rapportandosi con un’opera completamente in lingua.

Vittoria Aiolfi, Paola Bravo, Prabhjot Kaur Chaggar 4B LS

giovedì 16 marzo 2023

"PROTEGGERE I SIMILI, DISTRUGGERE IL DIVERSO" - diverso chi?



Immaginate di essere picchiati, fino alla morte, per un “no” alla domanda: “Hai una sigaretta?”. Non è necessario immaginarlo, perché ciò è accaduto davvero a Nicola Tommasoli. Era il 30 aprile del 2008, quando Nicola ed i suoi amici sono stati brutalmente aggrediti da un gruppo di cinque ragazzi: Raffaele Dalle Donne, Guglielmo Corsi, Andrea Vesentini, Federico Perini e Nicolò Veneri. 


Questa è la storia che l’attore Ture Magro ha portato in scena il 1° Marzo presso il Teatro Verdi di Fiorenzuola, davanti ai ragazzi del nostro istituto. L’attore, tramite una suggestiva esibizione, è riuscito a trasportare il pubblico nel tempo e nei luoghi della vicenda, descrivendo persino il momento dell’aggressione. 

Un pugno, un calcio e poi mi rialzo e poi ancora un pugno… 

Così Ture Magro, alzando il tono di voce, ammutolisce il teatro. Un momento durato circa 30 secondi, che nella realtà però, è successo in ben 3 minuti
Dopo lo spettacolo, l’attore ha affrontato con gli studenti un momento di dibattito, invitandoli a fare domande. La più comune è sicuramente: “Ma tutto questo solo per una sigaretta?”. E’ incredibile pensare come un semplice “no” possa scatenare reazioni imprevedibili nelle persone. 

Lo psicoterapeuta Alessio Congiu scrive in un articolo che la difficoltà ad accettare qualcosa nasce quando “paghiamo un costo molto alto, sia esso di tipo emotivo, lavorativo, affettivo, economico e così via”. Siamo mossi, quindi, da una sensazione di perdita nei confronti di qualcosa che vogliamo o già possediamo. Per quanto riguarda questo fatto di cronaca, è razionalmente condivisibile che la “perdita” di cui si parla era minima e la reazione esagerata. 

Questo, però, fa riflettere sul fatto che in questa società il “no” è parola sconosciuta. Basti pensare che il sito dell’Istat ha pubblicato i dati relativi al numero di violenze fisiche e sessuali sulle donne: 2 milioni 435 mila. Ma non solo: l’Istituto Superiore di Sanità e il Moige hanno rivelato nella loro ultima indagine che in Italia il 15% dei ragazzi subisce bullismo, con una percentuale del 20% nei bambini di 11 anni, cioè 1 su 5. 

Credo, quindi, che sia necessaria una maggiore educazione nei ragazzi, fin da bambini, in particolare educazione all’affettività, che ha come obiettivo quello di sviluppare l’intelligenza emotiva a partire dalla consapevolezza delle proprie sensazioni, emozioni e sentimenti, così da accrescere le abilità affettive al fine di favorire una buona relazione interpersonale. E’ chiaro che non basta semplicemente l’educazione per far sì che tutti i tipi di violenza cessino, credo però sia un primo passo fondamentale verso un cambiamento storico-sociale. 

LISA PICCIONI - 4^C LSU