Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido (Albert Einstein).

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla (Jim Morrison).

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora (Haruki Murakami).

Non sono una donna addomesticabile (Alda Merini).

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te (Steve Jobs).

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sabato 5 dicembre 2020

GUBBIO: UN VIAGGIO NEL MEDIOEVO

vista dalla funivia

Gubbio è la più antica città medievale dell’Umbria, in provincia di Perugia.

È un luogo d’arte e di cultura, itinerario di tutti gli amanti dell’atmosfera medievale.

In tanti conosceranno già alcuni scorci, in quanto qui sono state girate le scene della conosciuta fiction televisiva “Don Matteo”, solamente fino all’ottava stagione, in quanto la serie si è successivamente trasferita nella città di Spoleto. 

chiesa di San Francesco

La cittadina di Gubbio sorge ai piedi del monte Ingino, sulla cui cima è eretta la Basilica di Sant’Ubaldo, patrono degli eugubini, abitanti del posto. La basilica può essere raggiunta a piedi, proseguendo un percorso in salita nel mezzo della natura, oppure salendo con la funivia, un percorso di otto minuti dal quale si può ammirare dall’alto il magnifico panorama della città. Una volta giunti sul monte è possibile visitare la Basilica del Santo patrono, dove vengono conservati i cosiddetti tre “ceri”, composti da prismi a base ottagonale sulla cui sommità vi sono le statuette di tre santi (Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio Abate). I “ceri” sono alti cinque metri e pesano intorno ai tre quintali; questi vengono portati ogni anno, nella vigilia della Festa di Sant’Ubaldo, ricadente il 15 maggio, in processione, issati su delle barelle, grazie allo sforzo fisico di molti uomini. La processione parte da Piazza dei Martiri e termina sul monte Ingino. 

chiesa di San Giovanni Battista

Sulle pendici del monte, inoltre, ogni anno, nel periodo natalizio, viene illuminato l’albero più grande del mondo che rimane acceso dal sette dicembre al dieci gennaio e che conduce molti turisti, provenienti da tutta Italia, ad ammirare questo magnifico spettacolo di luci.

Gubbio è anche strettamente legata alla vita di San Francesco d'Assisi, il quale vi soggiornò nella prima metà del XIII secolo. Secondo il racconto, nei dintorni di Gubbio, da molto tempo si aggirava un lupo; gli eugubini, terrificati, si rivolsero a San Francesco sperando che egli potesse aiutarli: San Francesco si recò quindi nel bosco e una volta trovato il lupo riuscì a calmarlo, così che non spaventasse più gli abitanti. In seguito all'accaduto a Gubbio venne costruita una delle prime chiese dedicate al Santo, situata oggi in Piazza dei Quaranta Martiri. 

tre ceri 

Proseguendo la visita alla città di Gubbio ci addentriamo nel centro storico. Una delle locations della fiction che vede protagonista Terence Hill è la Chiesa San Giovanni Battista, che molti conosceranno come chiesa di Don Matteo. Da qui possiamo godere della splendida vista di Piazza Grande, denominata anche “piazza sospesa” o “piazza pensile”: si tratta infatti di una grandissima terrazza, cuore di Gubbio, ed è la più grande d’Europa. In Piazza Grande è situato il Palazzo dei Consoli, conosciuto come la caserma dei carabinieri di “Don Matteo”, importante in quanto fu il primo edificio italiano ad avere l’acqua corrente e i servizi igienici; oggi il palazzo ospita il Museo Civico di Gubbio, dove è possibile visitare la pinacoteca e una splendida collezione di ceramiche. Impossibile, inoltre, non fermarsi a scattare una fotografia seduti al famoso tavolino del Bar Caffè Ducale, lo stesso dove Don Matteo giocava a scacchi con il maresciallo Cecchini.

Proseguendo tra le vie della città giungiamo al Palazzo del Bargello, una delle costruzioni più antiche e belle di Gubbio. Il palazzo, oggi, ancora ben conservato, ospita il Museo della Balestra, dove vengono conservate tutte più antiche balestre, ovvero armi da lancio costruite con arco di legno, corno ed acciaio. Ogni anno a Gubbio, in Piazza Grande, viene celebrato il tradizionale Palio della Balestra, una competizione che avviene tra i balestrieri di Gubbio e quelli di Sansepolcro (comune italiano della provincia di Arezzo). La competizione consiste nel centrare un bersaglio posto a trentasei metri di distanza: il balestriere che riesce a colpire il punto più vicino al centro vince il Palio, che consiste in uno stendardo realizzato ogni anno da un noto artista. Nel corso di questa manifestazione è inoltre possibile assistere all’esibizione degli sbandieratori; a completare l’atmosfera medioevale sono i bellissimi e antichi costumi indossati da sbandieratori e balestrieri. 

basilica di San Ubaldo

Davanti al Museo della Balestra è collocata, inoltre, la “Fontana dei matti”, così chiamata in quanto, secondo la tradizione, il turista che compie tre giri di corsa intorno ad essa ed accetta di essere bagnato con l’acqua diventa un “matto onorario di Gubbio”, inteso come persona ironica e scherzosa.

Tra i piatti tipici di Gubbio, invece, troviamo sicuramente le zuppe di legumi (soprattutto farro e lenticchie); tipica è inoltre la crescia, un misto tra piadina e focaccia, che viene solitamente accompagnata con affettati vari, formaggi, salsicce alla brace o spinaci cotti in padella; infine non dimentichiamo il tartufo, sia bianco che nero, per il quale, nella stagione autunnale, si svolgono diverse fiere tra cui la rinomata “Mostra del Mercato del Tartufo Bianco e dei prodotti agroalimentari”, dove si possono degustare numerose varietà di tartufi provenienti anche da tutta l’Italia.

Dopo una giornata intensa è possibile, infine, godersi un po’ di tranquillità alloggiando alcune notti in caratteristici agriturismi o b&b sulle favolose colline umbre nei dintorni di Gubbio. 

palazzo di Bargello e fontana dei matti

Cosa c’è di meglio di un tranquillo e rilassante pernottamento con la fantastica vista di un paesaggio collinare? 

scena dei Don Matteo

Ilaria Pierangeli, 3ALSU 

crescia di Gubbio

palazzo dei consoli

processione della corsa dei ceri

piazza Grande

colline umbre