Cari lettori del Mattei’s blog, la vostra amata Katia è stata
appena processata e grazie al cielo è stata assolta! E tutto grazie alla mia
avvocatessa…
Lidia Poet è stata una rivoluzionaria, un’avvocatessa tenace e dedita alla sua professione e ai suoi clienti prima ancora che il termine - avvocatessa - avesse ragione di esistere.
Accanto alla giovane attrice troviamo: Eduardo Scarpetta
nei panni del giornalista Jacopo Barberis e Pier Luigi Pasino in quelli del
fratello di Lidia, Enrico Poët. Sara Lazzaro e Sinéad Thornhill vestono rispettivamente i panni di Teresa
Barberis, moglie di Enrico e Marianna Poët, la loro figlia e infine, Dario Aita
interpreta Andrea Caracciolo.
Alla fine del 1800 una sentenza della Corte d’Appello di Torino dichiara illegittima l’iscrizione di Lidia Poët all’albo degli avvocati, impedendole così di esercitare la professione solo perché donna.
È questa la trama da cui La legge di Lidia Poët, prende vita e si sviluppa cercando di raccontare in modo accattivante la storia di una donna realmente esistita che si è battuta per poter esercitare la professione d’avvocato in un mondo pervaso da leggi non scritte e retaggi culturali che glielo impedivano.
Lidia Poët è stata una rivoluzionaria, una donna che ha
aperto le porte a molte altre verso una realtà che sembrava lontanissima, se
non impossibile da raggiungere.
Matilda De
Angelis la riporta in vita in una versione romanzata, e questa è sicuramente la
carta vincente per avvicinare la sua storia al pubblico: infatti il suo personaggio
è sicuramente una donna coraggiosa e controcorrente ma, nella finzione
cinematografica sfodera anche inaspettate doti investigative alla Sherlock
Holmes, ci mostra le sue passioni e il suo desiderio di voler vivere libera
ogni aspetto della sua vita, compreso quello della seduzione.
Una rappresentazione dai toni così moderni e sfacciati può
risultare in contrasto con il contesto storico ma è funzionale per coinvolgere
il giovane pubblico.
La struttura narrativa de La legge di Lidia Poët è semplice: la serie si sviluppa come un classico giallo con un caso da risolvere per ogni episodio. Ci viene mostrato il personaggio di Lidia destreggiarsi tra aule di tribunale e interrogatori, mantenendo viva l’attenzione e la curiosità anche grazie alle bellissime location (la serie è stata interamente girata a Torino).
Il mio voto è 8/10
Come sempre se la recensione vi ha incuriosito vi lascio il link del trailer: https://youtu.be/VCttxLaikW0
Alla prossima recensione!
KATIA BINELLI - 5^A LSU
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