Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido (Albert Einstein).

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla (Jim Morrison).

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora (Haruki Murakami).

Non sono una donna addomesticabile (Alda Merini).

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te (Steve Jobs).

giovedì 30 novembre 2017

Premiato il Carpe Diem

Lo storico giornalino dell'Istituto Mattei,  il Carpe Diem, premiato al Convegno della stampa studentesca a Piacenza.

La professoressa Patrizia Bignardi, pioniera del mondo giornalistico del Mattei, ha portato il Carpe Diem al I premio della Giuria Tecnica, ottenendo un assegno per la scuola ed un abbonamento gratuito al quotidiano locale la Libertà. 

Perché noi valiamo... 

la Redazione

Intervista a Piero Angela

“L'Italia è come il gigante Gulliver, imbrigliata da mille lacci che ne immobilizzano la forza”. (Piero Angela)

In attesa che la redazione del Matte 's Blog possa intervistarlo personalmente, vi invitiamo ad una lettura davvero interessante. 





Sfere, Bolle, Palle, Globi ... un viaggio tra arte e scienza

Foto della 5AL



"Sfere, Bolle, Palle, Globi ", è il titolo della mostra inaugurata sabato 18 novembre, e rimasta aperta fino al 27 novembre, presso la sede del Liceo Scientifico Mattei.

Produzione dall'Association pour la Creation de la Cité des Geometries e, tradotto in italiano, dalla Fondazione Golinelli in collaborazione con ForMath Project, la mostra è un meraviglioso viaggio interattivo attraverso arte e scienza: un modo diverso, insomma, di intendere una delle forme geometriche più particolari.
Il cerchio è uno dei cinque simboli più importanti, perché rappresenta il Sole, è il potere maschile ma, poiché nello stesso tempo simboleggia l'anima e l'acqua, è anche il principio femminile, l’aspetto materno della vita.

Il cerchio rappresenta l’infinito. 


Non è da escludere, infatti, che entrando all’interno del laboratorio di scienze del Liceo, si possa rivivere la stessa aria che respirava Galileo mentre osservava il cielo e i suoi pianeti. In effetti, questa mostra imperdibile per i più curiosi è stata un'esposizione che ha interessato numerose persone, dai più grandi ai più piccoli, tutti coinvolti nelle spiegazioni attraverso esperimenti e indovinelli.
L'iniziativa, promossa dalla professoressa Mariacristina Incerti e condivisa dai colleghi docenti era volta a suscitare entusiasmo e partecipazione, invitando ad una immersione nella semplice ed eterna magia delle bolle di sapone.


Nel ruolo di ciceroni, i ragazzi delle due quinte Liceo sono stati al servizio di tutti i visitatori per illustrare fenomeni all'apparenza lontani dal quotidiano, anche se in realtà fondamentali per capirne gli aspetti più semplici e spesso ingenuamente trascurati.
Non sono mancati riferimenti a un tema molto importante: la sostenibilità.

Argomento – questo – affrontato nei termini di ottimizzazione, cioè miglioramento della vita nel pieno rispetto delle risorse. Come è stato possibile vedere, infatti, i numerosi personaggi dei pannelli, tra cui principesse fenicie e simpatici pinguini, sono riusciti a risolvere varie situazioni seguendo proprio questo ideale. 
Principesse fenice e pinguini geniali hanno sicuramente stuzzicato la meraviglia dei visitatori, così come la ricerca del percorso più breve, la fragilità della tensione superficiale, l'abilità costruttiva delle api, gli intricati reticoli di Steiner, e molto altro ancora.
Il pubblico – davvero numeroso in tutte le giornate in cui la mostra era aperta – hanno partecipato curiosi e affascinati dal fatto che dentro una sfera si può nascondere l’immagine del nostro personale infinito.

Federica Bassi  5AL









domenica 12 novembre 2017

Rush - Trailer Italiano Ufficiale HD



"Ogni anno, 25 piloti prendono parte al campionato mondiale di Formula 1, e ogni anno due di noi perdono la vita. Chi può scegliere un lavoro simile? Non le persone normali, questo è sicuro. Ribelli. Pazzi. Sognatori. Persone che farebbero qualsiasi cosa per lasciare il segno e che sono disposti a morire pur di riuscirci. Mi chiamo Niki Lauda, e nel mondo delle corse sono famoso per due cose. La prima è la mia rivalità con lui..."

Rush è un film del 2013, di genere azione, biografico e drammatico, diretto da Ron Howard e sceneggiato da Peter Morgan. Vede un cast importante come Chris Hemsworth (nei panni di Hunt. Hemsworth è famoso per essere stato tra i protagonisti di The Avengers, della Marvel) e Daniel Brühl (nei panni di Lauda. Brühl è stato il protagonista della commedia di Wolfgang Becker Good Bye, Lenin!)
Il film racconta di una delle più celebri rivalità sportive della storia, quella tra i piloti di Formula 1 James Hunt e Niki Lauda. Nato da un ambiente privilegiato, carismatico e affascinante, Hunt non poteva essere più diverso dal metodico e riservato Lauda: la loro rivalità nacque fin dai tempi della Formual 3 e continuò per anni, fermata nemmeno dal terribile incidente che vide protagonista Lauda nel 1976 al Nürburgring.


la Redazione

Cosa sono le emozioni?

Durante il convegno "La passione che vince ogni sfida. L'energia delle donne",  si è parlato tanto dell'importanza delle emozioni.
Tuttavia, ci si è espressi analizzando le emozioni in modo – forse – troppo  semplicistico. 
Il dottore Claudio Costa, infatti, si riferiva al mero lasciarsi emozionare. In altre parole, il dottore intendeva per emozione una presa di coscienza delle proprie e personali interpretazioni emotive.
Ma noi, del Liceo delle Scienze Umane, studiando psicologia abbiamo appreso che le spinte emozionali sono molto più complesse.

Entriamo dunque nel colorato mondo delle emozioni...

Chi di noi non si è mai emozionato? Che sia tristezza quando prendiamo un brutto voto o felicità nell'incontrare un amico che non vediamo da tanto tempo, è impossibile non avere delle spinte emotive.
Cosa sono le emozioni?

In psicologia  - quando si parla di emozioni - si intende una reazione psicofisica, breve ed improvvisa, provocata da uno stimolo esterno.

Le emozioni comportano delle vere e proprio reazioni fisiche che possono essere di diverso tipo: fisiologiche, quando la pressione sanguigna o il ritmo respiratorio è alterato, per intenderci il classico "batticuore"; viscerali, quando si ha una momentanea perdita del controllo neurovegetativo, per esempio quando non si riesce a controllare l’apparato sfinterico; la reazione espressiva vede una modifica della mimica facciale. Ultima ma non ultima la reazione psicologica in cui le persone possono provare anche delle emozioni ambivalenti: sono felice perché devo fare un viaggio e, contemporaneamente, temo che qualcosa possa andare storto.

Una domanda potrebbe sorgere spontanea: le emozioni sono innate oppure si sviluppano con la crescita personale?
A questa domanda molti studiosi hanno cercato di dare una risposta.

Le emozioni primarie sono quelle innate e sono riscontrabili in qualsiasi popolazione, per questo sono definite primarie, ovvero universali. Le emozioni secondarie, invece, sono quelle che originano dalla combinazione delle emozioni primarie e si sviluppano con la crescita dell’individuo e con l’interazione sociale.

Katerine Bridges, psicologa canadese, ha studiato lo sviluppo emotivo del bambino. Nelle sue ricerche ipotizza che alla nascita i bambini presentino un'eccitazione diffusa, espressa con un movimento disordinato di braccia e gambe o con il pianto. Dopo tre mesi, l'eccitazione diffusa inizia a differenziarsi in sofferenza per la fame o per il dolore e in piacere, reso evidente dal riso e dal rilassamento dei muscoli. Le vere e proprie risposte emotive come disgusto o paura, si sviluppano nei mesi successi. Mentre, dopo i primi due anni di età, compaiono emozioni più complesse,date dalla combinazione di quelle sviluppate in precedenza.
Robert Plutchick, psicologo statunitense, individua otto emozioni primarie: rabbia, paura, tristezza, gioia, accettazione,disgusto, attesa, sorpresa. La mescolanza di tutte queste spinte emotive dà origine ad altre emozioni, denominate complesse. Ad esempio il rimorso deriva dall'unione di disgusto e tristezza, mentre la combinazione di sorpresa e paura crea lo spavento.

Un’altra domanda che è facile porsi è: a cosa servono le emozioni?
La risposta è: le emozioni hanno un valore adattivo, ossia ci aiutano a rispondere in modo più o meno efficace alle problematiche della quotidianità.

Il famoso scienziato Charles Darwin, ritiene che le emozioni si siano sviluppate nel corso dell'evoluzione delle varie specie animali e, che siano fondamentali per l'adattamento all'ambiente e per la sopravvivenza. Un'emozione elementare come la rabbia aiuta ad essere più forti durante le battaglie, poiché si attivano nell'organismo reazioni fisiologiche che preparano l’individuo a mantenere un forte stato di eccitazione utile all'aggressività.

Non dobbiamo, tuttavia, pensare alle emozioni solo come mere risposte istintive a degli stimoli esterni, le emozioni sono anche spinte motivazionali.
Infatti, in base agli scopi che vogliamo raggiungere, sono numerose le spinte emotive che si verificano all’interno del nostro stato psico-fisico. Anche l'educazione ricevuta e la cultura del proprio gruppo di appartenenza sono una variabile fondamentale per comprendere il nostro stato emotivo e, soprattutto, ci fanno capire alcune delle nostre reazioni.

Sabrina Bonelli 3ALSU 

La 27^ ora del multitasking

"Le donne lavorano più degli uomini". È con questa frase che Gaetano Rizzuto ha dato il via al convegno "La passione che vince ogni sfida. L'energia delle donne". 
Non era una domanda, semmai un'affermazione ma il quesito è comunque un imperativo che ci sentiamo di porci: le donne, lavorano più degli uomini?

Emmeline Pankhurst, Marion Dunlop, sono solo due dei tanti nomi che mi sono venuti in mente quando il giornalista che moderava l’evento – in cui le donne erano un focus centrale della conferenza – ha esordito con la frase “Le donne lavorano più degli uomini”.
La Pankhurst e la Dunlop sono delle suffragette che hanno lottato affinché le donne potessero avere gli stessi diritti degli uomini. Dal quel lontano 1869, anno in cui si avviò il movimento delle suffragette, molte battaglie sono state combattute e anche vinte. Eppure, i diritti delle donne sembrano ancora un motivo di dibattito. Delle volte talmente acceso da non riuscire a capire se il percorso storico fatto sia solo all’inizio e non alla fine, come dovrebbe essere.

Che ci sia ancora tanto da fare lo si capisce anche e solo dal fatto che i corrispettivi economici degli uomini e delle donne, di una medesima professione, non sono sempre uguali.
Un uomo, in media, se vince un premio importante come il Giro d’Italia, vince circa 50000 Euro. Una donna ne vince circa 500”. Lo ha dichiarato la campionessa piacentina Giorgia Bronzini. Velocista, nel 2005 ha vinto il Rund um die Nürnberger Altstadt, cinque anni dopo il campionato del mondo in linea Elite, e nel 2011 il  Tour of Chongming Island World Cup e, per finire nel 2015, otto tappe al Giro d'Italia. Che dire? Una leggerissima discrepanza economica.

Si dice che le donne siano multitasking, termine inglese che indica la capacità di compiere due azioni o più nello stesso momento. Allo stesso tempo si dice che gli uomini non siano multitasking, ossia non sarebbero in grado di compiere più azioni in contemporanea. Il sesso forte non è persuaso di questa differenza di genere che li vede in difetto rispetto al gentil sesso. Così come le donne sono fermamente convinte che la metacognizione del fare tante cose insieme, sia una loro peculiarità.
Chi ha ragione? Diciamo che ognuno butta acqua al proprio mulino, ma ci sono degli studi scientifici che ci spiegano meglio cosa sia il multitasking.

Un gruppo di studiosi del Regno Unito hanno dimostrato che le donne siano portate a sviluppare questa capacità, soprattutto se stressate. Infatti, sembra che una massiccia dose di lavoro porti il sesso femminile ad affrontare più impegni contemporaneamente.

Basti osservare le nostre madri…

Uno studio svizzero, invece, dice che questa capacità sia dettata da ormoni precisi presenti nell’essere umano femminile, così da sviluppare il multitasking. Sembra infatti che, nel periodo mestruale, questi ormoni vengano prodotti con più facilità, avvantaggiandoci nei lavori.
Altri studi ancora, diretti da un’università di Stoccolma, sembrano dimostrare che gli uomini abbiano più possibilità di acquisire questa particolarità cognitiva.
Secondo altri studi, diretti sempre dall’università di Stoccolma, attestano che il multitasking non sia molto efficace. Infatti, sembra che il cervello tenga a mente solo le informazioni più salienti, ovvero quelle che ritiene più importanti, omettendo tutto ciò che riteniamo superfluo.

Mettere tutti d’accordo non è poi così semplice.

Una cosa però va ricordata: multitasking o no, le madri spendono circa dieci ore alla settimana più dei padri cercando di conciliare lavoro-figli-partner e incombenze implicate: 48,3 ore contro 38,9. A dirlo è il Dipartimento di Sociologia e Antropologia alla Bar-Ilan University, in Israele.
Due quinti del tempo «vigile», contro un terzo, puntualizzano i ricercatori.

Vista seconda quest’ottica, multitaskig più che una risorsa appare una fregatura.

Cassandra Pastori  1ALSU

Il Doctor Who dello Sport





Al posto del Tardis ha una clinica mobile eppure, Claudio Costa per tutti è il Dottore.

Claudio Marcello Costa è un medico noto al mondo come il Dottor Costa. Un modo semplice ma davvero incisivo per definire l’uomo soprattutto nella sua professione. Il fatto è che Claudio Marcello Costa è molto più che un medico, è colui che aiuta i piloti a rimettersi in forma quando subiscono anche dei brutti incidenti, durante le gare automobilistiche e/o motociclistiche.
Figlio di Francesco Costa, fondatore del circuito di Imola, il Dottore si appassiona di motori sin da piccolo. Cibandosi di pane e motori capisce che i piloti sembrano invincibili ma – dietro quella patina di eroi indistruttibili – sono uomini e come tali possono anche subire degli incidenti.
Il suo primo intervento, Costa, lo mette in atto durante la coppa d’oro Shell del 22 aprile 1957, quando trasse in salvo Geoff Duke, pilota motociclistico britannico (detto Il Duca), in seguito ad una brutta caduta che gli precluse la possibilità di vittoria. Infatti, fu l’anno di Libero Liberati che vinse la coppa.
“L’idea della clinica mobile – ha spiegato il Dottor Costa durante la presentazione del suo libro L’eroe che è in te, un vero e proprio messaggio di speranza per scoprire il grande potenziale dentro ciascuno di noi, - è nata proprio con l’intendo di aiutare nell'immediatezza le problematiche che potevano sorgere durante le corse motociclistiche”.
In effetti, la clinica mobile, fondata nel 1977, altro non è che un pronto soccorso che aiuta i piloti durante le corse. 
foto di Erica Caldo 1ALSU
Le imprese mirabolanti, le corse contro il tempo, anche in elicottero, per salvare delle vite sono il focus narrativo del suo saggio, in cui non si dimentica di citare la potenza della follia. La pazzia di chi crede anche davanti all'inevitabile, la follia di chi non perde mai la speranza.

La 1° A delle scienze umane ha avuto l’onore di partecipare alla presentazione del suo ultimo libro, intitolato appunto L’eroe che è in te. In quell’occasione il Dottore è riuscito a trasmettere le sue emozioni e le sue testimonianze, facendoci rivivere – seppure indirettamente – la forza di volontà che si respira all'interno del mondo della Moto GP.

Un'unica frase per comprendere cosa si cela dietro la forza e la voglia di combattere, nonostante gli ostacoli: "Una barella, un dottore, un pilota e solo due parole: voglio correre".

Mariarosaria Cipolletta 1^A LSU
Cattani Martina  1^A LSU 

sabato 11 novembre 2017

Il Liceo Scientifico del Mattei è un'eccellenza


Secondo uno studio fatto - su tutto il territorio nazionale (Edoscopio) - dalla Fondazione Agnelli,  il Liceo Scientifico del Mattei è una vera eccellenza. Insomma, il Mattei è un ottimo Istituto  in cui gli studenti possono prepararsi verso il mondo dell'Università e del lavoro.

Ecco l'articolo dove parlano di noi: 

giovedì 9 novembre 2017

La passione che vince ogni sfida



“Una settimana da D: passioni ed emozioni più profonde, i motori dei veri talenti femminili”, questo il tema dell’evento promosso dalla Confcommercio piacentina tenutosi il 9 novembre scorso, presso l’Università “La Cattolica” di Piacenza. 
A due settimane di distanza dalla giornata contro la violenza sulle donne il Terziario donna di Piacenza ricorda quanto può essere difficile essere il cosiddetto “sesso debole” anche nel nostro secolo.

Ospiti d’eccezione dell’evento il Dottore Costa, la campionessa di ciclismo femminile Giorgia Bronzini e il giovanissimo campione italiano di nuoto, oro e argento ai campionati italiani di categoria, Giacomo Carini. A moderare la convention Gaetano Rizzuto, già direttore del quotidiano la Libertà. Non sono mancati i saluti della vicepresidente del Terziario Donna Piacenza, Micol Magnelli.
Questo del 9 novembre era il secondo dei tre incontri, rispettivamente 5 e poi in successione 12 novembre, in cui il tema era il mondo femminile e l’imprenditoria. “Sono tanti i compiti che una donna imprenditrice si trova ad eseguire, quasi senza rendersene conto, in una sola giornata – è stato detto durante l’incontro –. Sia per la facilità con cui è portata ad attivare la modalità “multitasking” sia per le aspettative di chi la circonda che la vuole madre, moglie, donna e imprenditrice”. Alle volte – potremmo aggiungere – imprenditrice di se stessa e del ménage familiare. 

foto di Erica Caldo 1ALSU
Ma da dove arriva tanta energia e quante riserve hanno le donne? Queste le domande alle quali il progetto Terziario Donna Piacenza ha voluto rispondere. “L’obiettivo – ha spiegato Micol Magnelli – è quello di svelare e attivare il cuore delle nostre energie, per migliorare noi stesse sia come persone sia come imprenditrici di noi stesse”.

 la Redazione