Cari lettori del Mattei's blog, oggi la rubrica _La voce delle parole_ vi racconta un momento di tristezza e confusione: vi è mai capitato di sentirvi naufragare come Ulisse, mentre siete immersi nel mare della quotidianità?
TEMPESTA
Otto sono i venti,
sette sono i mari,
sei sono i miei mali:
disperso come un naufrago
non vedo più la meta,
sommerso dal terrore
io corro,
corro invano
cercando rifugio.
Eppure, questa tempesta
sembra ossessionata da me.
Annegando in mille urla
silenziose
chiedo aiuto,
ma c'è Nessuno ad ascoltarmi. Abbandonato al mio destino,
decido d'arrendermi
in un mare di lacrime.
AXEL PERALTA GUTIERREZ - 5^A P
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