« Aveva davvero pensato che non lo avrei riconosciuto? Lo riconoscerei anche solo dal tocco, dal profumo, lo riconoscerei anche se fossi cieco, dal modo in cui respira, da come i suoi piedi sferzano la terra. Lo riconoscerei anche nella morte, anche alla fine del mondo.»
Un amore nato per sbaglio, un amore tra due giovani, prima amici, poi amanti. Non potrebbero essere più diversi eppure è proprio questa la loro diversità a farli innamorare così profondamente e incondizionatamente.
“ Eravamo come dei all'alba del mondo e la nostra felicità era così abbagliante che non potevamo vedere altro che noi” .
Achille, il più grande guerriero della sua generazione, pura luce, oro brillante, creatura irraggiungibile e dalla grande imponenza, vittima della sua stessa arroganza. Ne “La canzone di Achille” dovrà interfacciarsi contro qualcosa che colpisce persino una divinità come lui: L’ AMORE.
L’amore nei confronti di
colui con il quale è cresciuto, dell’essere più goffo, lento e minuto di tutta
la Grecia, Patroclo. Se Achille è fuoco, forza, orgoglio, è furioso con i
nemici, impetuoso in battaglia ed estremamente impavido di fronte a ogni
circostanza; Patroclo è l’esatto contrario, è conoscenza, timidezza,
perseveranza, la parte più umana e fragile di qualsiasi uomo ma… non in amore,
in amore è lui la forza che porta avanti la loro relazione, è lui pronto a
difendere ciò che prova contro tutto e tutti, mentre vittima del giudizio
altrui risulta essere paradossalmente Achille.
Sullo sfondo della
celeberrima battaglia di Troia, attraverso le parole di Patroclo, assistiamo al
loro primo incontro, alla nascita della loro amicizia e, successivamente a un
rapporto dolce, intimo e passionale, dove il celebre eroe acheo potrà liberarsi
di tutta la sua armatura con cui ormai da anni si protegge. Achille e Patroclo
impareranno a riconoscere, accogliere e vivere un sentimento amoroso via via
più forte e consapevole che nessuno, né il disappunto della Dea Teti, né la
profezia a cui Achille è sottoposto, potrà separarli.
“Il suo volto è innocente,
levigato dal sonno, dolce come quello di un ragazzino. Amo guardarlo. Lui è
questo, sincero e innocente, dispettoso ma senza malizia. Si è smarrito tra le
doppiezze di Agamennone e Odisseo, tra le loro menzogne e i giochi di potere.
Lo hanno confuso, lo hanno legato a un palo e ora lo torturano. Accarezzo la
pelle morbida della sua fronte. Lo slegherei se solo potessi. Se solo lui me lo
permettesse”
“La canzone di Achille” non
è un semplice romanzo ma l’incontro di due anime destinate a stare insieme
nell’eternità.
Madeline Miller mediante
questo romanzo, ci racconta della leggendaria guerra di Troia in chiave
moderna, mediante tecniche innovative e inaspettatamente sensazionali. Con
pagine colme di dolcezza e di speranza, il romanzo coinvolge completamente il
lettore che, durante la narrazione sarà travolto da un turbine di emozioni e
sentimenti contrastanti.
Felicità, sofferenza per la
separazione, complicità, amicizia, amore puro, sincero, incondizionato ma al
contempo sofferto e condannato, sono solo alcune delle tematiche affrontate in
questo incredibile romanzo .
“La canzone di Achille” è
un libro che entra con prepotenza nei cuori di tutti i lettori, ammaliati dalla
lirica e dallo scenario in cui quest’ultimo è contestualizzato, innamorati del
sentimento puro che unisce Achille e Patroclo, insomma… una storia moderna e
antica, capace di far breccia nel cuore di chiunque!
“ «Verrai con me?» chiese.
Il
tormento infinito dell'amore e del dolore. Forse in un'altra vita, avrei potuto
rifiutare, avrei urlato strappandomi i capelli, lo avrei lasciato solo ad
affrontare la sua scelta. Ma non in questa. In questa sarei salpato per Troia e
lo avrei seguito, persino nella morte. «Sì» sussurrai. «Sì.»
Il
sollievo sbocciò sul suo volto, e le sue mani mi cercarono. Lasciai che mi
tenesse stretto, che premesse il suo corpo sul mio, pelle contro pelle, così
uniti che niente avrebbe potuto mettersi tra noi.
Le
lacrime arrivarono e caddero. Sopra di noi, le costellazioni percorsero il
cielo e la luna seguì il suo corso stanco. Achille e io giacemmo affranti e
insonni, mentre le ore passavano."
-
Ziliani Camilla -
La storia d’amore tra
Achille e Patroclo mi ha lasciato un senso immenso di tenerezza attaccato alla
pelle; la fragilità dell’animo umano che tende verso una passione viscerale e
sconfinata.
E’ un bellissimo libro,
l’autrice ha una scrittura fluida e chiara, che permette di essere letta con
molta tranquillità; un libro che consiglierei soprattutto a chi piace la
mitologia, la guerra di Troia e i miti Greci; anche se le vicende mitologiche
sono solo da sfondo in primo piano abbiamo la storia d’amore tra Patroclo e
Achille.
-MARTINA SIGNORILE-
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