Cari lettori del Mattei's Blog, la vostra Grisha
preferita è qui per raccontarvi la storia di magie e amore che si è svolta nel
mondo lontano di Rakva . Credendo di aver ucciso Kirigan (Ben Barnes),
Alina (Jessie Mei Li) e Mal (Archie Renaux) si mettono in viaggio per cercare
gli ultimi due amplificatori, l’Uccello di Fuoco e
la Frusta Marina, gli unici che possono aiutare l’Evoca Luce a
distruggere per sempre la faglia. Nel frattempo, i Corvi, ai quali si aggiunge
Nina (Danielle Galligan), cercano vendetta nei confronti di Pekka Rollins (Dean
Lennon Kelly), nelle cui mani è intrappolata tutta Katterdam.
Intanto l’Oscuro è sopravvissuto alla Faglia e
all’attacco dei Volcra, dalla quale ne è uscito insieme a dei mostri d’ombra.
La sua missione è quella di intercettare Alina, la quale nel mentre è riuscita
a tornare a Ravka, stringendo una potente alleanza con il principe Nikolai Lantsov (Patrick Gibson).
L’episodio conclusivo di Tenebre e Ossa, ha visto la (presunta) sconfitta dell’Oscuro da parte di Alina e i Corvi. L’unico problema resta la Faglia, terra di mezzo assediata dai Volcra, che continua a
dividere Ravka dal resto del continente.
Tenebre e Ossa 2 riprende il viaggio lasciato in
sospeso, con Alina e Mal in rotta verso altre terre, alla ricerca di nuovi
alleati con i quali potersi unire.
La struttura narrativa della serie torna a
modellarsi con sapienza su due differenti binari, Alina e Mal da una parte e i
Corvi dall'altra, pur rimanendo entrambi legati dall'obiettivo comune di
annientare la Faglia. Alcuni ambienti in cui i personaggi si
barcamenano li identifichiamo subito poiché già noti, come per esempio
l’oscura Katterdam, nella quale infiammano rivolte. Altri, invece, sono lande da scoprire, governate
da culture e tradizioni diverse, come il Regno
orientale di Shu Han, dai tratti orientali.
Questi popoli, seppur dissimili, sono accomunati
da un senso di risentimento nei confronti dell’Evoca Luce, alla quale
attribuiscono la colpa d’essere stata braccio destro di Kirigan. Eppure, nell’affresco di Tenebre e Ossa 2, ci
interfacciamo con un Alina matura e risoluta che, distaccatasi da
Alexander, assume finalmente una propria identità. Infatti, non si lascia sopraffare dagli eventi e dalle
emozioni, se non quelle d’amore rivolte al suo Mal. Il suo carattere è solido, reso più forte da sconfitte, dolori e consapevolezze, e mira alla giustizia e alla vendetta al tempo
stesso, prima sussurrata con timore e ora promessa a gran voce. Inoltre, è pieno di sfumature e sfaccettature, messe in
evidenza dagli ostacoli incontrati lungo il cammino, i quali rendono Alina
molto più umana e bilanciata di tanti altri eroi rappresentati dal solo Bene. Lei diventa un personaggio su cui Tenebre e Ossa 2 edifica il
suo centro con fermezza, consapevole che la sua evoluzione potrà reggere il
peso di tutto il lodevole world building.
Tenebre e Ossa 2, oltre a rimanere narrativamente
e strutturalmente fedele al suo mondo complesso e stratificato, dosato negli
snodi narrativi ma ricco di dettagli, è anche una serie che mette le radici nel
genere Young Adult.
La prima stagione era riuscita a soppesarne la
natura proponendo tematiche molto intricate, che spaziavano dalla guerra alla
lotta contro la tirannia, fino a ragionare su temi razziali.
Ora, però, freme la necessità di trattare argomenti non ancora maneggiati, fra questi l’amore declinato nelle sue forme
più distinte e variegate. Infatti, in questo nuovo capitolo è l’amore a dettare le regole e a spingere i protagonisti a reagire; che sia un fratello, un compagno o un amico, è
l’unico sentimento da cui i personaggi attingono per recuperare forze ed
energia.
L’amore diviene l’antidoto della guerra, quella
civile di Ravka, quella di Ravka contro Fjierda e Shu Han, e quella dei popoli
contro l’Oscuro.
Inoltre, ci si lascia andare ad una scrittura più morbida,
che pur mantenendo i suoi intrecci politici e razziali, scivola dolcemente in
un sentimentalismo genuino, il quale riesce a trovare il suo giusto spazio
nella macro-storia senza risultare stucchevole e ridondante, ma funzionale al
progredire dei rapporti.
C’è poco da dire, “Tenebre
e Ossa” ci stupisce ancora una volta: l’atmosfera fantasy che ci aveva entusiasmato nella
prima stagione, è stata replicata benissimo.
Le scene di azione sono eseguite con qualità e
gli effetti visivi sono sicuramente migliorati. Se nella prima stagione non
eravamo riusciti a essere molto coinvolti dal punto di vista emotivo, nella seconda
questo bisogno viene soddisfatto: i personaggi sono analizzati più in
profondità e vengono sviluppati molto meglio; questo ovviamente avviene sia per i vecchi sia
per i nuovi protagonisti, ai quali sicuramente vi affezionerete molto e in poco
tempo.
Per quanto riguarda le tematiche, se si va nello
specifico, purtroppo sono argomenti che abbiamo visto migliaia di volte. Razzismo, campanilismo,
odio per il diverso.
Nonostante questo, “Tenebre
e Ossa“, riesce comunque nel suo intento di trasportarci in questo mondo
pieno di magia e oscurità, di luce e ombra.
Una cosa che i fan hanno apprezzato già dalla
prima stagione, è la fusione tra i libri della trilogia originale (appunto
“Tenebre e Ossa“) e quelli dello spin-off
“Sei di Corvi“. Questa unione ha fatto sì che i personaggi dei
due filoni narrativi non solo interagissero fra loro, cosa che nei libri non accade.
Non solo interagiscono, ma anche che si aiutino a vicenda,
creando un elemento di “novità” anche per chi aveva già letto i libri.
Il
mio voto è 8/ 10
Come
sempre se la recensione vi ha incuriosito vi lascio il trailer: https://youtu.be/F8BOSn_TGB4
Alla
prossima recensione! KATIA BINELLI - 5^A LSU
p.s mi dispiace per Mal ma Alexander
resterà sempre il mio amore (ed anche Kaz ha il suo perché)