Bentornati cari lettori del Mattei’s Blog, la
vostra lady Whistledown è tornata con una storia degna di questa autrice, chi
meglio della vostra scrittrice preferita può parlare della storia della donna
più potente di tutta l’Inghilterra!
La serie spinoff di Bridgerton racconta il primo
anno di matrimonio tra la Regina Carlotta (India Amarteifio) e il Re Giorgio III (Corey Mylcreest).
La Regina Carlotta, nobile delle colonie, viene promessa in sposa al Re Giorgio, erede al trono Inglese, contro la sua volontà.
Quest’ultimo è sfuggente e sembra celare un segreto, nessuno a Corte è infatti intenzionato a fornire alcuna informazione su di lui.
Carlotta, decide pertanto di scappare per evitare un destino infelice.
Giorgio stesso la sorprende però nel suo tentativo di fuga e la scoraggia dal commettere un’azione di cui potrebbe pentirsi.
Tra i due la reciproca attrazione è evidente dal primo incontro.
Re Giorgio, è però schivo e si rifiuta di passare tempo con la moglie relegandola da sola a Buckingham Palace.
Non accettando i comportamenti del marito
Carlotta cerca un confronto, scoprendo delle verità sconcertanti, che
potrebbero farle cambiare idea sul suo matrimonio.
La Regina Carlotta, nobile delle colonie, viene promessa in sposa al Re Giorgio, erede al trono Inglese, contro la sua volontà.
Quest’ultimo è sfuggente e sembra celare un segreto, nessuno a Corte è infatti intenzionato a fornire alcuna informazione su di lui.
Carlotta, decide pertanto di scappare per evitare un destino infelice.
Giorgio stesso la sorprende però nel suo tentativo di fuga e la scoraggia dal commettere un’azione di cui potrebbe pentirsi.
Tra i due la reciproca attrazione è evidente dal primo incontro.
Re Giorgio, è però schivo e si rifiuta di passare tempo con la moglie relegandola da sola a Buckingham Palace.
"La Regina Carlotta" è sicuramente una serie più matura rispetto a Bridgerton, proponendo una storia d’amore malinconica e a tratti tragica.
Riesce a mantenere però tutti gli elementi che avevano reso la serie tanto apprezzata tra il grande pubblico. Conservando scene passionali e appariscenti,
la storia raccontata è però meno leggera e propone una prospettiva diversa sul matrimonio, mostrando anche i lati più negativi e oscuri.
Nonostante Shonda Rhimes sia uscita fuori dagli schemi, non solo è riuscita a proporre un prodotto al livello di quelli precedenti, ma è stata capace di renderlo migliore.
La produttrice non ha infatti avuto paura di osare e proporre al grande pubblico un nuovo volto della saga di Bridgerton.
Abbandonando il solito cliché del vissero tutti felici e contenti, mostra una storia d’amore dolceamara, fatta di compromessi e sofferenza, attraverso una sincerità disarmante abbattendo gli stereotipi fiabeschi.
Rhimes si spinge oltre la facciata di perfezione delle romcom e paradossalmente mostra gli aspetti meno romantici dell’amore, non per questo meno significativi.
Importanti anche temi sociali quali l’integrazione.
Carlotta è infatti scelta dalla madre di Giorgio per il cosiddetto Grande Esperimento, ovvero cercare di integrare diverse etnie all’interno del ton.
Una fase molto delicata per la monarchia inglese che porterà alla creazione del mondo utopico di Bridgerton.
Le donne sono le vere protagoniste di La Regina Carlotta, costrette a continui soprusi da parte degli uomini che le hanno rese forti e indipendenti, capaci di abbattere stereotipi sociali e far sentire la propria voce.
Bridgerton era stato fortemente criticato dal pubblico, perché nonostante la sua capacità di creare una società utopica in cui tutto era possibile aveva escluso numerose tematiche contemporanee, tra cui la salute mentale.
Giorgio è un personaggio profondamente complesso, cresciuto con numerose pressioni per la sua grande responsabilità nei confronti del paese, sentendosi per questo costantemente inadeguato.
La sua follia si trasforma pertanto in un modo per sfuggire alle difficoltà della vita quotidiana.
La malattia incurabile e incontrollabile abbatte la facciata di perfezione faticosamente costruita e lo rende umano.
Un uomo in cerca di comprensione dalla donna che ama.
Nonostante molti spettatori avrebbero desiderato un cameo da parte dei protagonisti di Bridgerton, non ne sentiranno la mancanza.
La storia dopotutto racconta le esperienze di tre donne mature e di come una volta passata la giovinezza, cambi la concezione dell’amore, lasciando spesso rimpianti e ricordi dolorosi con cui fare i conti.
La scelta di produrre uno spin off prima dell’uscita della terza stagione, seppur azzardata, è vincente e getta nuove basi, dando rilievo a personaggi altrimenti secondari.
La serie è un piccolo “diamante” che brilla di luce propria senza il bisogno di essere legato necessariamente a Bridgerton.
È una serie coinvolgente e autoconclusiva che non lascia questioni in sospeso.
Il racconto di una storia d’amore colma di sfumature, costellata da difficoltà e ostacoli, che spezza la monotonia delle storie a lieto fine e mostra che spesso nella vita e nelle relazioni saranno necessari compromessi non sempre facili e con possibili risvolti infelici.
La Regina Carlotta insegna che l’amore è fatto anche di sofferenza e scelte, che non per questo lo rendono meno bello
Come sempre se la recensione vi ha incuriosito vi lascio il trailer:
https://youtu.be/pUWoFZKnhfw
Alla prossima recensione,
KATIA BINELLI - 5^A LSU
KATIA BINELLI - 5^A LSU
p.s.: piccola nota d’onore al nostro re
preferito: sei bellissimo!!
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