“Una volta realizzato che qualcun altro può provare le
tue stesse emozioni, e con la stessa profondità, d’improvviso non sei più
solo.”
Il 30 settembre 2020 l’attrice americana Lili
Reinhart pubblica la sua prima raccolta di poesie intitolata Swimming Lessons, dalla casa editrice
Mondadori.
La causa che l’ha portata a scrivere, salvandola, è stata il periodo in cui soffriva di ansia e
depressione.
La
poesia è stata lo strumento che le ha permesso di liberarsi dalle paure e dagli
attacchi di panico e di raccontare la parte più vera di sé.
Un
processo che le ha richiesto molto coraggio ma che alla fine le ha dato la giusta
ispirazione e la libertà, consentendole di esaminare attentamente le sue
emozioni.
Swimming Lessons ispeziona gli inizi di un
giovane amore, una sofferenza derivata dall’esaurimento della passione, l’ansia
e la depressione che può scatenare una fama improvvisa.
La
maggior parte delle poesie sono corredate da illustrazioni di Curt Montgomery,
capace di far arrivare la sincerità e la singolarità dello sguardo femminile
sul mondo.
Il
tema principale di questa raccolta è la vita, le esperienze che almeno una
volta tutti dovremmo affrontare. Ed un’amore finito o forse mai realmente iniziato ha dato il suo contributo…
“E’ così che so
di amarti tanto.
Ogni volta che vedo
qualcosa di bello, vorrei
lo vedessi anche tu.”
Questa raccolta fa riflettere molto, infatti in ogni
poesia ho trovato una parte di me stessa che pensava di essere sola.
Vorrei
lasciarvi con due poesie:
“Prenditi cura di chi
ami
senza aspettarti
una ricompensa
per il tuo altruismo,
la tua premura.
Altrimenti finirai per
vivere nella tua grande,
bella casa
tutto solo.
Senza sapere di non avere una casa.”
Questa
è una delle ultime poesie del libro e secondo me tutti dovrebbero prendersi
cura di qualcuno senza volere nulla in cambio, perchè a volte è così bello
vedere la felicità negli occhi di quella persona e automaticamente il tuo cuore
sorride.
“Mi
rifugiavo negli occhi
di
quella fotografia
nella
speranza che
prendesse
vita.
E
mi dicesse che
tutto
era okey
e
che
quell’anima
persa
nello
spazio
avesse
trovato
la
via di casa.”
Questa seconda l’ho scritta io, per me stessa: a volte quando le parole non
riescono a uscire, sia perché non si ha il coraggio sia perché non vi sono i
mezzi per farlo, carta e penna risolvono il problema.
Mi
auguro che leggerete il libro perchè ne vale davvero la pena, e spero che anche la mia poesia
vi sia piaciuta.
Alla prossima cari lettori!
FABIANA RUSSOMANDO - 2^A LS
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