Ciao lettori del Mattei’s blog!
Questa
problematica ha generato grandi discussioni
nella community degli artisti. Infatti è evidente che questo meccanismo viene
considerato un vero e proprio furto; se tutto ciò venisse messo in atto da una
persona reale sarebbe normalmente considerato violazione di copyright, mentre con un'AI questo non avviene.
Oggi siamo tornati per discutere di un tema che purtroppo sta facendo passi da gigante in campo tecnologico: l’intelligenza artificiale, conosciuta meglio come "AI" (artificial intelligence).
In questi ultimi anni il fenomeno
dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in vari campi della tecnologia si è
sempre più diffuso; inizialmente
essa venne sviluppata per far sì che le macchine informatiche avessero un
proprio comportamento e la capacità
di adattarsi all’ambiente circostante, permettendo così di creare risposte
specifiche disponibili ai vari utenti e possessori di determinati dispositivi.
Da
tempo ormai l’AI è in grado di creare
immagini più o meno realistiche
di paesaggi, ritratti o altri scenari, come se fosse una foto o un disegno. Questo aspetto ha colpito fortemente l'industria dell'arte in quanto
ormai sempre più frequentemente le opere degli artisti più di successo, senza
il loro consenso, vengono rubate e usate per alimentare le intelligenze
artificiali.Un peculiare esempio può essere l’applicazione “Lensa”, sviluppata da Prisma Labs, che ha la capacità di generare tramite intelligenza artificiale dei ritratti come se fossero stati fatti da veri artisti, ma è stato provato che in diversi prodotti si trovavano tracce di firme degli autori originali o altre peculiarità che confermano il fatto che l’immagine sia stata usata senza il consenso dell’artista.
Su “ArtStation” la protesta si è ulteriormente evoluta dopo che la piattaforma stessa ha iniziato a rimuovere i contenuti anti-Ai, definendoli violazione dei “Terms of Service".
Gli utenti di questo social già dai primi giorni di Dicembre hanno diffuso la propria voce pubblicando quello che è ormai diventato lo slogan della protesta (vedi immagine sottostante).
-Lory: Personalmente, come artista, penso che l'avanzamento di questa tecnologia sia inevitabile; da un lato potrebbe essere usata come strumento utile agli artisti per creare ad esempio texture specifiche o altri particolari, ma dall’altro lato ho paura che tutti questi anni di pratica ed esercizio siano stati inutili soprattutto dal punto di vista lavorativo, anche perché è sicuramente più facile sfruttare un’AI che crea generazioni infinite, piuttosto che un artista che lavora determinate ore e va pagato adeguatamente.
Questo è il nostro pensiero sul tema dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Fateci sapere cosa ne pensate!!
Alla prossima,
MARGHERITA BONETTI e LORENZO MITROFAN
5^A LSU/5^A AFMI
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