mercoledì 11 gennaio 2023

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE RUBA IL LAVORO AGLI ARTISTI?

Ciao lettori del Mattei’s blog!
Oggi siamo tornati per discutere di un tema che purtroppo sta facendo passi da gigante in campo tecnologico: l’intelligenza artificiale, conosciuta meglio come "AI" (artificial intelligence).

In questi ultimi anni il fenomeno dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in vari campi della tecnologia si è sempre più diffuso; inizialmente essa venne sviluppata per far sì che le macchine informatiche avessero un proprio comportamento e la capacità di adattarsi all’ambiente circostante, permettendo così di creare risposte specifiche disponibili ai vari utenti e possessori di determinati dispositivi.
Da tempo ormai l’AI è in grado di creare immagini più o meno realistiche di paesaggi, ritratti o altri scenari, come se fosse una foto o un disegno. Questo aspetto ha colpito fortemente l'industria dell'arte in quanto ormai sempre più frequentemente le opere degli artisti più di successo, senza il loro consenso, vengono rubate e usate per alimentare le intelligenze artificiali.
 
Questa problematica ha generato grandi discussioni nella community degli artisti. Infatti è evidente che questo meccanismo viene considerato un vero e proprio furto; se tutto ciò venisse messo in atto da una persona reale sarebbe normalmente considerato violazione di copyright, mentre con un'AI questo non avviene.

Un peculiare esempio può essere l’applicazione “Lensa”, sviluppata da Prisma Labs, che ha la capacità di generare tramite intelligenza artificiale dei ritratti come se fossero stati fatti da veri artisti, ma è stato provato che in diversi prodotti si trovavano tracce di firme degli autori originali o altre peculiarità che confermano il fatto che l’immagine sia stata usata senza il consenso dell’artista.

L’artista Ioish ha espresso il proprio dissenso su questo tema tramite un post su Instagram dopo essere stata anch’essa vittima di questo fenomeno. In particolare riflette sul fatto che i musicisti non vengano trattati allo stesso modo, infatti in ambito musicale esistono leggi che proteggono il diritto d’autore e limitano l’utilizzo dell’Ai.
 
Su “ArtStation” la protesta si è ulteriormente evoluta dopo che la piattaforma stessa ha iniziato a rimuovere i contenuti anti-Ai, definendoli violazione dei “Terms of Service".
Gli utenti di questo social già dai primi giorni di Dicembre hanno diffuso la propria voce pubblicando quello che è ormai diventato lo slogan della protesta (vedi immagine sottostante).


-Lory: Personalmente, come artista, penso che l'avanzamento di questa tecnologia sia inevitabile; da un lato potrebbe essere usata come strumento utile agli artisti per creare ad esempio texture specifiche o altri particolari, ma dall’altro lato ho paura che tutti questi anni di pratica ed esercizio siano stati inutili soprattutto dal punto di vista lavorativo, anche perché è sicuramente più facile sfruttare un’AI che crea generazioni infinite, piuttosto che un artista che lavora determinate ore e va pagato adeguatamente.
 
Questo è il nostro pensiero sul tema dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Fateci sapere cosa ne pensate!!
 
Alla prossima, 
MARGHERITA BONETTI e LORENZO MITROFAN 
5^A LSU/5^A AFMI

 

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