martedì 10 gennaio 2023

"TEORIA MUSICALE" di Luigi Rossi



Salve cari lettori del Mattei’s blog.
Per la prima volta ho la possibilità di scrivere un articolo per voi e oggi sono qui per recensire il libro “Teoria Musicale” di Luigi Rossi. Per cui accomodatevi e buona lettura!

“La complessa materia della Teoria musicale è già stata trattata esaurientemente da illustri docenti in tutti i suoi aspetti scientifico-didattici, e non è quindi possibile aggiungervi delle novità in senso stretto, anche se l’evoluzione contemporanea dell’arte musicale esigeva qualche aggiornamento che l’autore ha tenuto ben presente nel corso della stesura dell’opera”.

Questa è una parte della presentazione del libro - manuale - che mi ha aiutato e può essere utile anche agli altri a evitare di giudicare il libro dalla copertina e, in questo caso, anche dal titolo banale e poco invitante.

Vi consiglio di leggere attentamente questo manuale perché, secondo me, può essere utile per comprendere al meglio la musica sia attraverso uno strumento musicale o semplicemente tramite la propria voce.
In secondo luogo, può aiutare a migliorare l’attenzione ai dettagli; nel manuale gli argomenti sono trattati con precisione e si può prendere spunto per fare ciò in qualsiasi situazione.

Il manuale è composto da diciannove capitoli e quelli che io ho apprezzato sono ben quattordici, ovvero i seguenti: 1,2,3,5,6,7,10,12,13,15,16,17 e 19.
Ho scelto questi sia perché avevo già sentito parlare degli argomenti in essi contenuti tramite video online ( già lì l'aspetto teorico della musica mi aveva incuriosito) sia perché suonando uno strumento musicale da quasi 4 anni, ovvero la chitarra, sentivo la necessità di approfondire alcuni di questi affrontati nel libro che conoscevo solo in modo rudimentale.
Tra questi capitoli non rientrano i numeri 8 e 9 perché non mi hanno particolarmente interessato come gli altri però li ho compresi rapidamente e vi esorto a scorrerli al volo.

Inoltre alcune parti mi hanno permesso di fare dei collegamenti con altre materie scolastiche. Ad esempio l’ictus dal punto di vista poetico, è l’accento metrico che prevale su altre sillabe toniche e, da quello musicale è l’accento forte della battuta ( in musica le battute sono parti della stessa durata in cui viene diviso un brano musicale per essere letto dal punto di vista ritmico e vengono segnate da stanghette sul pentagramma).
Poi esistono i piedi in musica e nell’epica. Nell’epica i piedi sono gruppi di sillabe che, ad esempio, compongono l’esametro ( il verso che compone l’Iliade e l’Odissea). In musica sono gruppi di sillabe forti o deboli per il loro suono.
Esistono anche il quinario e la terzina  che sono,in musica, un tipo di tempo e un gruppo di tre note, e ,in poesia, un verso di cinque sillabe metriche e una strofa di tre versi.

Invece i capitoli che non ho gradito sono il 4, l’11 e il 18 perché sono stati abbastanza difficili da comprendere e poco gradevoli per l’argomento trattato.
Probabilmente mi servirà una nuova lettura per capirli meglio e per consolidare l'apprendimento degli altri già compresi.

Anche il lessico non è stato semplice in tutti i capitoli però non è solenne; basta porre attenzione e i concetti diventano chiari ( il manuale fornisce anche immagini per semplificare l’apprendimento).
Lievemente sotto le mie aspettative; pensavo fosse più semplice ma mettendoci più impegno l’ho letto con gusto: il mio voto è 8,5/10.

Questo libro lo consiglierei a persone che suonano strumenti musicali per diletto e che non hanno mai avuto l’opportunità di apprendere dettagliatamente la parte teorica (come ho fatto io) e anche alle persone che si stanno approcciando ad un liceo musicale o al conservatorio in modo tale da arrivare con qualche nozione, anche elementare, della materia in questione, ovvero la teoria della musica.


FRANCESCO MACCAGNI - 2^B LSU





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