“Lei deve imparare a scrivere, altrimenti, se scrive con le ragioni del cuore, lei andrà incontro a grandi complicazioni, glielo posso assicurare.”
Siamo in Portogallo nell’agosto del 1938 sotto la dittatura di Salazar, in un’Europa carica di tensioni a causa del regime nazista e fascista e alla guerra civile in atto in Spagna tra nazionalisti e repubblicani. Pereira però prosegue la sua monotona vita restando legato al passato e al caro ricordo della moglie, non interessandosi più di tanto alla politica e a ciò che succede intorno a lui.
Un incontro però cambia la sua vita. Per caso legge un articolo di Francesco Monteiro Rossi, un giovane laureato in filosofia, a proposito della morte e ne rimane profondamente colpito. Così decide di assumerlo come collaboratore esterno nella pagina da lui curata, affidandogli il compito di scrivere necrologi anticipati di celebri scrittori così da non trovarsi impreparato all’occorrenza. Il ragazzo però scrive articoli secondo Pereira impubblicabili a causa della censura che vige nel Paese poiché trattano ad esempio di Marinetti o D’Annunzio, dei quali attacca l’adesione al fascismo e gli ideali bellicosi.
Il vecchio giornalista spaventato dagli ideali di libertà e opposizione al regime del giovane Monteiro Rossi è combattuto tra il desiderio di aiutarlo e quello di lasciare invariata la sua vita abitudinaria. Sceglie però di sostenerlo economicamente, anche quando scopre che è un rivoluzionario che combatte in Spagna.
Nel frattempo Pereira passa una settimana in una clinica talassoterapica a Parede dove conosce il dottor Caruso che gli confida di volersi trasferire in Francia, Paese considerato cardine della libertà in Europa. Pereira gli rivela la sua inquietudine e Caruso, esponendogli una teoria francese sull'anima, considera questo suo sentimento come l’inizio di un cambiamento interiore.
Tornato a casa, l’esistenza di Pereira comincia a mutare. Inizia a prendere consapevolezza di ciò che accade intorno a lui e, a determinare una svolta decisiva, è la comparsa di Monteiro Rossi che gli chiede di nasconderlo a casa sua perché è ricercato. Qui, si presentano un giorno tre uomini che si qualificano come polizia politica e che picchiano a sangue il giovane rivoluzionario. Pereira scosso da quanto successo trova il coraggio di reagire e diventare un oppositore del regime. Scrive un necrologio su Monteiro Rossi che funge anche da denuncia contro il regime per poi scappare dal Portogallo.
Tornato a casa, l’esistenza di Pereira comincia a mutare. Inizia a prendere consapevolezza di ciò che accade intorno a lui e, a determinare una svolta decisiva, è la comparsa di Monteiro Rossi che gli chiede di nasconderlo a casa sua perché è ricercato. Qui, si presentano un giorno tre uomini che si qualificano come polizia politica e che picchiano a sangue il giovane rivoluzionario. Pereira scosso da quanto successo trova il coraggio di reagire e diventare un oppositore del regime. Scrive un necrologio su Monteiro Rossi che funge anche da denuncia contro il regime per poi scappare dal Portogallo.
“Sostiene Pereira” è il resoconto di una presa di coscienza da parte del protagonista avvenuta attraverso gli incontri che fa nel giro di un’estate e che lo portano ad avere la forza, nonostante la censura, di opporsi al regime attraverso il suo lavoro di giornalista. È il simbolo della difesa della libertà d’espressione per gli oppositori politici, una critica ai regimi totalitari e un encomio a chi ha avuto il coraggio di esporsi, di scrivere, di lottare per i propri ideali e la propria libertà.
“La filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità.”
Attraverso questo libro Tabucchi vuole anche far passare il messaggio che un uomo di cultura, un letterato come Pereira ha l’obbligo morale di esporsi a proposito dei problemi presenti in una società e denunciare ciò di cui gli altri non si accorgono o per omertà fanno finta di non accorgersi.
Quante volte è più facile non prendere posizioni e nascondere le proprie idee perché considerato più comodo? A volte per paura anche a me capita di non esprimere la mia opinione su determinati argomenti, ritenendo che sia ininfluente, ma sbaglio e quando mi succede dovrei ricordarmi del monito che mi hanno lasciato Pereira, Monteiro Rossi e tutte le persone realmente esistite che hanno lottato per quello in cui credevano anche a costo della vita perché non è mai troppo tardi per cambiare la situazione, basta solo avere coraggio.
“Tutto si può fare, basta averne la volontà.”
PAOLA BRAVO - 3^B LS