‘Una vita come tante’ è la storia di quattro amici, che si incontrano al collage e diventano subito grandi amici, legati da un legame fortissimo che li terrà legati per sempre.
Il protagonista
indiscusso è Jude, il più fragile del gruppo a causa di un passato terribile
che non riesce a dimenticare e a superare; ma nonostante le sue difficoltà
cerca di andare avanti con la vita, di ritrovare quella serenità e quella
felicità che non è mai riuscito a trovare.
Scopriamo poco a poco che cosa è successo a Jude. Perché
Jude “è così”. E, con il procedere del romanzo, le nostre conoscenze sono
comparabili a quelle degli altri personaggi. Finiamo anche noi per domandarci
come “gestire” Jude, lo ammiriamo per la sua tenacia e per i suoi successi,
perché intuiamo che arriva da una moltitudine di posti che, tipicamente, non
sfornano giuristi di spicco, matematici brillanti o esseri umani di una tale
sensibilità. Restiamo con lui perché la sua fatica e il controllo costante che
cerca di esercitare sul suo corpo e sulla sua mente sono esercizi titanici e
vorremmo alleggerirgli il fardello, pur sapendo che non ce lo permetterà. Lo
seguiamo perché ci fa arrabbiare, perché scopriremo che cosa è stato e vorremmo
dirgli che non è colpa sua, che può smettere di farsi del male.
“Se fossi una persona diversa, forse direi che ciò che è accaduto è una metafora della vita: le cose si rompono, a volte si aggiustano, e ci rendiamo conto che, per quanti danni possiamo subire, la vita ci ricompensa quasi sempre, spesso in modo meraviglioso. A pensarci bene... forse sono proprio quel genere di persona”
‘Una vita come tante’ è un romanzo sul dolore. Ed è un
romanzo che esplora gli estremi dello spettro emotivo e gli strascichi eterni
del trauma… ma si sofferma anche sull’enigma delle fortune umane. Tutto sembra
governato da una forma di giustizia ultraterrena: si può ottenere un
risarcimento per le sofferenze patite, ma non sarà mai un risarcimento
sufficiente a guarirti dove più ne hai bisogno. L’autrice ha più volte
raccontato che questo calcare la mano è voluto e che il suo intento, scrivendo,
era di amplificare fin quasi al paradosso tutto quello che di terribile può
capitare a una persona, di spingersi fino ai confini più estremi dell’oscurità.
Non c’è sfida che a Jude venga risparmiata. E queste sventure, che si tratti di
dolore della carne o dello spirito, vengono anche descritte con puntiglio.
A che scopo si continua a vivere, se il prezzo da pagare
è questo?
MARTINA SIGNORILE
Un libro che parte con leggerezza e poi ti trascina in abissi di sofferenza e meraviglia... è una storia forte e delicata, densa e leggiadra, qui il lettore diventa spettatore di un incredibile storia di amore, violenza, amicizia e sofferenza così forte da persistere nella mente del lettore anche dopo giorni dalla conclusione.
"Ora non puoi capire le mie parole, ma un giorno le capirai: l'unico segreto dell'amicizia, credo, è trovare persone migliori di te, non più intelligenti o di maggior successo, ma più gentili, più generose e di più comprensione - apprezzali per quello che possono insegnarti, cerca di ascoltarli quando ti dicono qualcosa di te, buono o cattivo, e fidati di loro, che è la parte più difficile di tutte. Ma anche la più importante. "
Una vita come tante è un romanzo dalla grande morale, fa riflettere ampiamente, non è una lettura che si fa con leggerezza ma con consapevolezza e razionalità, mi ha fatto riflettere sul valore della vita, su quanto siano importanti i legami emotivi che costruiamo, su quanto spesso ci fossilizziamo su problemi che non possono nemmeno essere definiti tali, sprecando tempo prezioso, sul fatto che un cambiamento può avvenire solo quando troviamo una motivazione dentro di noi.
È un libro, una storia semplicemente UNICA, è una
bellissima dolorosissima corsa al termine della quale si resta senza fiato!
Ziliani Camilla
0 commenti:
Posta un commento