Fiorenzuola, Istituto Mattei - A qualche mese dai risultati delle elezioni dei rappresentanti di istituto, una parte della nostra redazione ha avuto l’occasione di intervistare gli attuali rappresentanti di istituto del Mattei per un bilancio del lavoro svolto fino a questo momento e per conoscere eventuali progetti futuri che riguardano la nostra scuola.
Domanda che è stata posta a tutti e quattro rappresentanti,
Alexandro Aliani (5A LS), Nicolò Gambazza (5B ragioneria), Sofia Sartori (5B
LS) e Agata Pedretti (4A meccanica), è stata la motivazione per cui hanno
deciso di candidarsi alla rappresentanza d’istituto.
Abbiamo ricevuto risposte diverse a partire dallo stimolo di
concretizzare le proposte dichiarate, a differenza degli anni scorsi dove ciò
che era stato proclamato per la maggior parte non è stato attuato:
“Mi sono candidato perché in tutti
questi anni vedevo più o meno i rappresentanti che andavano, vedevo le proposte
che venivano fatte durante le assemblee a inizio anno. E comunque in generale
vedevo che molto spesso queste proposte o erano irrealizzabili o comunque erano
infattibili, con poco senso, poca cognizione; molto spesso prese così per
raccattare dei voti. Per cui pensavo che potesse essere utile alla scuola, e in
primis agli studenti che verranno negli anni prossimi, propormi e fare delle
proposte più utili, più concrete e più realizzabili, anche per migliorare
l’ambiente in generale nella scuola” (Alexandro Aliani).
A questo proposito Aliani dichiara che stanno riuscendo nel
loro intento, infatti, “la maggior parte delle proposte che abbiamo presentato
all’inizio dell’anno le abbiamo compiute o comunque le stiamo compiendo ed
entro poche settimane dovremmo finire”.
Nicolò Gambazza, invece, è il secondo anno che si candida e
che viene eletto per quello che definisce un “ruolo importante all’interno
della scuola in cui riesco ad esprimere la creatività ma anche le
responsabilità che questo ruolo ha, ovvero dare un’immagine di tutti gli
studenti pur non sentendo uno per uno”. Ci ha spiegato poi cosa trae dal suo
ruolo:
“Trovo molti
vantaggi nel fare questo ruolo, soprattutto perché ci insegna a mettere in
pratica quello che alla fine studiamo a scuola ed è comunque un’esperienza che
mi ricorderò anche più avanti e che mi ha insegnato tante cose pratiche anche a
livello del Consiglio d’istituto, dove, oltre alle tematiche generali, si
affrontano anche contabilità, quindi argomenti connessi con la mia scuola”
Riguardo al consiglio d’istituto, inoltre, è stato
interessante chiedere come si trovi e quali siano i compiti dei rappresentanti
d’istituto all’interno dell’organizzazione:
“Per ora
abbiamo fatto complessivamente soltanto un Consiglio. È stato particolarmente
acceso poiché c’era la tematica della scelta tra settimana corta e settimana
lunga. Effettivamente ciò che è emerso non è, però, ancora concreto perché non
hanno ancora preso una decisione. Comunque mi sono trovato bene alla fine”
La questione della settimana corta e di come è stata
affrontata dal consiglio d’istituto, è stata poi posta a Sofia Sartori:
“C’è stata una diatriba particolare
durante l’ultimo Consiglio dal momento che più della metà era favorevole alla
settimana lunga, tra cui noi, mentre alcuni, invece, si sono espressi a favore
della settimana corta. Alla fine, non è stato deciso niente, in quanto non si
riusciva ad arrivare a una decisione comune. Probabilmente se ne discuterà
anche durante il prossimo Consiglio d’Istituto”
ed è stata poi approfondita da Alexandro Aliani, il quale ci
ha spiegato perché tutti e quattro i rappresentanti sono contro a questa
proposta e le loro ragioni:
“Noi in generale, tutti e quattro in
modo unanime, siamo favorevoli alla settimana lunga rispetto alla settimana
corta per vari motivi. In generale pensiamo che all’inizio, a primo impatto,
una persona, presa un po’ dall’euforia di non andare a scuola il sabato, possa
essere più interessata alla settimana corta, però bisogna tenere in
considerazione i vari aspetti:
Innanzitutto, settimana lunga vuol dire che ci sono dei
pomeriggi a scuola che comunque sono ore in più. Il livello di attenzione,
dunque, si abbassa e la gente è più stanca. Però uno può dire - va bene
facciamo le ore lunghe, non è un problema -. C’è però un altro aspetto: il
trasporto. Questo perché noi siamo comunque una scuola, non di città, ma di
provincia. Abbiamo varie persone che vengono da molto lontano, anche da
Vernasca per esempio, per cui, nel momento in cui la scuola chiude e finisce
alle 16.00, una persona che abita a Vernasca arriva a casa alle 17.00/17.15.
C’è anche l’aspetto del pranzo
perché siamo una scuola che non ha a disposizione una mensa, ma abbiamo un bar
che è in grado di ospitare al massimo una o due classi. In questa scuola siamo
54 classi, mettiamo caso di dividerci nei cinque giorni, sono comunque troppi
studenti da ospitare”
Tornando alle motivazioni per cui i ragazzi hanno deciso di
candidarsi, Sofia Sartori ci ha riferito che si è candidata perché “sono arrivata in quinta senza aver
mai fatto diciamo qualcosa di concreto per questa scuola e quindi volevo
quest’anno provare a mettermi in gioco anche in un diverso ambito, perché ho
sempre ho visto la scuola come ragazza, studentessa, seduta a un banco che
impara le cose e poi si applica, però mai come un qualcosa di più importante e
non ho mai visto la scuola da un altro punto di vista, che secondo me è
importante. Quindi ho deciso di mettermi in gioco e provare questo nuovo ruolo.
Per ora mi sta piacendo, stiamo riuscendo anche a mettere in pratica quello che
abbiamo proposto”.
Infine, ad Agata Pedretti, candidatasi per rappresentare
tutto l’istituto e in particolare il suo indirizzo, ovvero l’itis, abbiamo
chiesto cosa pensa che le lascerà questa esperienza, essenzialmente dunque una
crescita personale.
Vittoria Aiolfi, Paola Bravo, Prabhjot Kaur Chaggar 4B LS
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