mercoledì 7 febbraio 2024

INTERVISTA AI RAPPRESENTANTI D’ISTITUTO


Fiorenzuola, Istituto Mattei - A qualche mese dai risultati delle elezioni dei rappresentanti di istituto, una parte della nostra redazione ha avuto l’occasione di intervistare gli attuali rappresentanti di istituto del Mattei per un bilancio del lavoro svolto fino a questo momento e per conoscere eventuali progetti futuri che riguardano la nostra scuola.

Domanda che è stata posta a tutti e quattro rappresentanti, Alexandro Aliani (5A LS), Nicolò Gambazza (5B ragioneria), Sofia Sartori (5B LS) e Agata Pedretti (4A meccanica), è stata la motivazione per cui hanno deciso di candidarsi alla rappresentanza d’istituto.

Abbiamo ricevuto risposte diverse a partire dallo stimolo di concretizzare le proposte dichiarate, a differenza degli anni scorsi dove ciò che era stato proclamato per la maggior parte non è stato attuato:

“Mi sono candidato perché in tutti questi anni vedevo più o meno i rappresentanti che andavano, vedevo le proposte che venivano fatte durante le assemblee a inizio anno. E comunque in generale vedevo che molto spesso queste proposte o erano irrealizzabili o comunque erano infattibili, con poco senso, poca cognizione; molto spesso prese così per raccattare dei voti. Per cui pensavo che potesse essere utile alla scuola, e in primis agli studenti che verranno negli anni prossimi, propormi e fare delle proposte più utili, più concrete e più realizzabili, anche per migliorare l’ambiente in generale nella scuola” (Alexandro Aliani).

A questo proposito Aliani dichiara che stanno riuscendo nel loro intento, infatti, “la maggior parte delle proposte che abbiamo presentato all’inizio dell’anno le abbiamo compiute o comunque le stiamo compiendo ed entro poche settimane dovremmo finire”.

Nicolò Gambazza, invece, è il secondo anno che si candida e che viene eletto per quello che definisce un “ruolo importante all’interno della scuola in cui riesco ad esprimere la creatività ma anche le responsabilità che questo ruolo ha, ovvero dare un’immagine di tutti gli studenti pur non sentendo uno per uno”. Ci ha spiegato poi cosa trae dal suo ruolo:

“Trovo molti vantaggi nel fare questo ruolo, soprattutto perché ci insegna a mettere in pratica quello che alla fine studiamo a scuola ed è comunque un’esperienza che mi ricorderò anche più avanti e che mi ha insegnato tante cose pratiche anche a livello del Consiglio d’istituto, dove, oltre alle tematiche generali, si affrontano anche contabilità, quindi argomenti connessi con la mia scuola”

Riguardo al consiglio d’istituto, inoltre, è stato interessante chiedere come si trovi e quali siano i compiti dei rappresentanti d’istituto all’interno dell’organizzazione:

“Per ora abbiamo fatto complessivamente soltanto un Consiglio. È stato particolarmente acceso poiché c’era la tematica della scelta tra settimana corta e settimana lunga. Effettivamente ciò che è emerso non è, però, ancora concreto perché non hanno ancora preso una decisione. Comunque mi sono trovato bene alla fine”

La questione della settimana corta e di come è stata affrontata dal consiglio d’istituto, è stata poi posta a Sofia Sartori:

“C’è stata una diatriba particolare durante l’ultimo Consiglio dal momento che più della metà era favorevole alla settimana lunga, tra cui noi, mentre alcuni, invece, si sono espressi a favore della settimana corta. Alla fine, non è stato deciso niente, in quanto non si riusciva ad arrivare a una decisione comune. Probabilmente se ne discuterà anche durante il prossimo Consiglio d’Istituto”

ed è stata poi approfondita da Alexandro Aliani, il quale ci ha spiegato perché tutti e quattro i rappresentanti sono contro a questa proposta e le loro ragioni:

“Noi in generale, tutti e quattro in modo unanime, siamo favorevoli alla settimana lunga rispetto alla settimana corta per vari motivi. In generale pensiamo che all’inizio, a primo impatto, una persona, presa un po’ dall’euforia di non andare a scuola il sabato, possa essere più interessata alla settimana corta, però bisogna tenere in considerazione i vari aspetti:

Innanzitutto, settimana lunga vuol dire che ci sono dei pomeriggi a scuola che comunque sono ore in più. Il livello di attenzione, dunque, si abbassa e la gente è più stanca. Però uno può dire - va bene facciamo le ore lunghe, non è un problema -. C’è però un altro aspetto: il trasporto. Questo perché noi siamo comunque una scuola, non di città, ma di provincia. Abbiamo varie persone che vengono da molto lontano, anche da Vernasca per esempio, per cui, nel momento in cui la scuola chiude e finisce alle 16.00, una persona che abita a Vernasca arriva a casa alle 17.00/17.15.

C’è anche l’aspetto del pranzo perché siamo una scuola che non ha a disposizione una mensa, ma abbiamo un bar che è in grado di ospitare al massimo una o due classi. In questa scuola siamo 54 classi, mettiamo caso di dividerci nei cinque giorni, sono comunque troppi studenti da ospitare”

Tornando alle motivazioni per cui i ragazzi hanno deciso di candidarsi, Sofia Sartori ci ha riferito che si è candidata  perché “sono arrivata in quinta senza aver mai fatto diciamo qualcosa di concreto per questa scuola e quindi volevo quest’anno provare a mettermi in gioco anche in un diverso ambito, perché ho sempre ho visto la scuola come ragazza, studentessa, seduta a un banco che impara le cose e poi si applica, però mai come un qualcosa di più importante e non ho mai visto la scuola da un altro punto di vista, che secondo me è importante. Quindi ho deciso di mettermi in gioco e provare questo nuovo ruolo. Per ora mi sta piacendo, stiamo riuscendo anche a mettere in pratica quello che abbiamo proposto”.

Infine, ad Agata Pedretti, candidatasi per rappresentare tutto l’istituto e in particolare il suo indirizzo, ovvero l’itis, abbiamo chiesto cosa pensa che le lascerà questa esperienza, essenzialmente dunque una crescita personale.

Vittoria Aiolfi, Paola Bravo, Prabhjot Kaur Chaggar 4B LS

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