Siamo davvero cattivi o ci dipingono così?
Il film di
Natale della Illumination Entertainment, ovvero i “papà” dei Minions, attinge da
uno dei racconti più celebri del Dr. Seuss, pietra miliare della letteratura
delle feste, per regalare ai bambini una profonda riflessione sulla rabbia e su come combattere il malumore.
Il Grinch è una strana creatura. Non solo è di color verde mela e puzza di muffa ma, forse a causa del suo cuore di “due taglie più piccolo dell’usuale”, ha l’insolita abitudine a stare da solo.
Burbero e intrattabile, vive con l’unica compagnia del suo fidato cane Max in una grotta in cima al Monte Crumpit, situato proprio sopra il felice paese di Chistaqua. Gli abitanti, sempre sorridenti e altruisti, sono soliti festeggiare il Natale alla grande, ma quest’anno le feste saranno ancora più pompose, anzi, saranno tre volte più festose.
Un clima di felicità che proprio non va giù al solitario Grinch, ancora sofferente per una ferita all’animo ricevuta da bambino. Decide, così, di rubare il Natale sottraendo, durante la notte della vigilia, tutti i regali, i dolci e gli alberi dei Chi.
Sulla sua strada incontrerà la dolce Cindy-Lou, una bambina che per Natale ha un solo desiderio, ovvero trovare un modo per aiutare la mamma che lavora troppo e si occupa da sola di tutta la famiglia.
Il film, pur prendendosi alcune libertà per adattare il racconto al grande schermo - per esempio rivela il motivo per il quale il Grinch si è isolato e ha iniziato ad odiare le Feste - è molto fedele allo spirito e alle parole del Dr. Seuss.
Del racconto ha mantenuto anche lo spirito e i messaggi positivi rendendo Il Grinch il film delle feste perfetto per tutta la famiglia. Grazie anche alla palette di colori sgargianti usati, che fanno dimenticare i toni cupi del film di Ron Howard: tutto è allegro, nitido e luminoso e persino il burbero protagonista risulta simpatico e gli spettatori empatizzano facilmente con lui.
Un po’ come il suo “collega” Scroodge, anche il Grinch attraversa un percorso di evoluzione e miglioramento che lo condurrà alla redenzione finale: scopre che per ritrovare la pace con se stessi la soluzione non è quella di sabotare il Natale al prossimo ma riscoprire l’amore, unica medicina in grado di rimettere a posto i pezzi di un cuore ferito.
Il Grinch è un film divertente e pieno di buoni sentimenti, con un umorismo slapstick che risulta perfetto per gli spettatori più piccini e con qualche battuta più sottile che strizza l'occhio agli adulti in sala. Non sarà un film particolarmente innovativo nel suo genere per tecnica e trama, ma “ha cuore”, e non è di due taglie più piccolo come quello del suo protagonista).
Il mio voto è 9/10
Come sempre, se la recensione vi ha incuriosito passate a guardare il trailer: https://youtu.be/OII35gDR2ZA
Alla prossima recensione!
KATIA BINELLI 5^A LSU
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