Bentornati
cari lettori del Mattei’s Blog, la sentite l'aria di Natale? Beh io sì, quindi ecco a voi una buona nuova recensione!
La messa in scena è elegante nelle scenografie, moderna nei
costumi, curata nella fotografia: una confezione che permette ad Anders di
“liberare” la propria inventiva e costruire col montaggio uno spettacolo che
appare quasi sprecato per lo schermo ridotto di un televisore o ancor peggio di
un computer.
Spirited è chiaramente stato ideato e realizzato senza alcun risparmio
di inventiva o energia, sia a livello visivo che nella costruzione narrativa:
ci troviamo infatti finalmente di fronte a un prodotto le cui continue trovate,
capovolgimenti e sorprese non sono volti solamente all’intrattenimento
vorticoso quanto piuttosto a creare una trama che permetta lo sviluppo preciso
dei due personaggi principali.
Pur risultando un film “scatenato”, Spirited possiede una sua progressione narrativa ben precisa e
soprattutto ci permette di scoprire scena dopo scena due psicologie che, magari
non nuovissime, sono comunque dotate di un arco narrativo coinvolgente.
Inoltre, pur trattandosi di un film che vuole portare al
pubblico un messaggio positivo, quello di Anders non è assolutamente buonista,
tutt’altro.
La novità di questa trasposizione contemporanea sta nel raccontare che in fondo non si deve necessariamente cambiare in toto per risultare persone migliori. Anche accettando la propria natura, per quanto cinica, si può riuscire a vedere il lato migliore della vita. Una riflessione affatto scontata e soprattutto sviluppata con intelligenza e una discreta dose di tatto.
E questo ci porta a scrivere di Ferrell e Reynolds, due
interpreti che per molto, forse troppo, tempo abbiamo visto sprecare la loro
innata simpatia andando incontro al facile consenso del pubblico. Infatti, i due riempiono lo schermo grazie a un’alchimia
impossibile da ignorare: si esibiscono in notevoli numeri musicali così come in
scene di forza emotiva.
Ad aiutarli un cast di supporto encomiabile, di cui dobbiamo citare la brillante Octavia Spencer e la carismatica Sunita Mani.
Realizzato
per Apple TV +, Spirited è probabilmente il miglior musical americano dai tempi
di The Greatest Showman.
Lo spirito del romanzo di Charles Dickens viene abbracciato in pieno da questo lungometraggio, che lo trasporta nel nostro presente con una freschezza e una lucidità ammirevoli. Si affrontano tematiche piuttosto importanti nell’opera di Anders, arrivando a toccare sia i nervi scoperti del nostro tessuto sociale che il cuore del pubblico.
Un prodotto impeccabile, che si rivela capace di soddisfare gli amanti del genere, coloro che semplicemente cercano svago e intrattenimento ma anche quella parte di pubblico desiderosa di qualcosa che sappia andare più in profondità e scaldare gli animi senza retorica.
Speriamo
che l’imminente stagione dei premi non si “dimentichi” di questo piccolo
gioiello, in particolar modo di Will Ferrell e Ryan Reynolds: due
attori verso i quali speriamo di aver fatto la dovuta ammenda con questo
articolo…
Il mio voto è 8/10
Come sempre, se la recensione vi ha
incuriosito, vi lascio il trailer: https://youtu.be/EtfIVCZ7MZA
Alla prossima
recensione,
KATIA BINELLI 5^A LSU
La novità di questa trasposizione contemporanea sta nel raccontare che in fondo non si deve necessariamente cambiare in toto per risultare persone migliori. Anche accettando la propria natura, per quanto cinica, si può riuscire a vedere il lato migliore della vita. Una riflessione affatto scontata e soprattutto sviluppata con intelligenza e una discreta dose di tatto.
Ad aiutarli un cast di supporto encomiabile, di cui dobbiamo citare la brillante Octavia Spencer e la carismatica Sunita Mani.
Lo spirito del romanzo di Charles Dickens viene abbracciato in pieno da questo lungometraggio, che lo trasporta nel nostro presente con una freschezza e una lucidità ammirevoli. Si affrontano tematiche piuttosto importanti nell’opera di Anders, arrivando a toccare sia i nervi scoperti del nostro tessuto sociale che il cuore del pubblico.
Un prodotto impeccabile, che si rivela capace di soddisfare gli amanti del genere, coloro che semplicemente cercano svago e intrattenimento ma anche quella parte di pubblico desiderosa di qualcosa che sappia andare più in profondità e scaldare gli animi senza retorica.
KATIA BINELLI 5^A LSU
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