“C’erano tre grossi orologi
antichi da parete nel caffè, ma le lancette segnavano tutte orari diversi. Era
fatto apposta, oppure erano semplicemente rotti? I clienti alla prima visita
questo non lo capivano mai, ed erano immancabilmente costretti a guardare il
proprio orologio.”
Le
leggende narrano di un luogo magico, una
caffetteria dove si può viaggiare nel tempo, per farlo basta
sedersi al tavolino giusto con davanti una tazza di caffè fumante.
Bisogna occupare una determinata sedia, quella appartenente ad un fantasma che
si alza solo una volta al giorno. L’unica regola fondamentale è finire di bere
il caffè prima che diventi freddo.
I
pochi che intraprendono questa avventura sono accumunati da un rimpianto o da
un errore insanabile a cui vorrebbero porre rimedio, tuttavia non è possibile
modificare il presente.
“E comunque – pensava
– che senso poteva avere, se tanto il presente non sarebbe mai cambiato,
qualsiasi cosa si provasse a fare?”
I
protagonisti di questa racconto sono: Fumiko, Kotake, Hirai e Kei. Tutte hanno storie
differenti, eppure si ritrovano nello stesso posto con il medesimo scopo: viaggiare nel tempo.
Il
romanzo è composto da quattro capitoli e ognuno si concentra su un personaggio:
una giovane donna pronta a rivelare i suoi sentimenti ad una persona cara, una
moglie incuriosita da una lettera mai ricevuta, una sorella pentita del suo
comportamento, infine, una madre che non ha potuto vedere la figlia.
“L’acqua cade
dall’alto al basso, è la forza di gravità.
Anche le emozioni forse agiscono
secondo la stessa legge.”
Questo
libro è ideale per coloro che sono alla ricerca di una lettura scorrevole e
piena di significato, che sappia trasmettere
emozioni e far riflettere.
Ho
deciso di prendere questo libro poiché mi era stato consigliato e dopo aver
letto la trama non ho resistito alla tentazione. Mi sono immedesimata sin da
subito nei personaggi e nella loro storia. Leggendolo ho intrapreso un viaggio
emozionante e coinvolgente all’interno di un mondo distante, eppure per certi
aspetti mi è sembrato alquanto vicino.
Alla prossima recensione!
MARTINA CAVALCA - 2^A LSU
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