Stavo studiando ‘Le
metamorfosi’ di Apuleio quando mi sono imbattuta nella favola di ‘Amore e
Psiche’, della quale mi sono follemente innamorata.
Eppure, non volevo leggere solo la storia originale e così ho letto la favola illustrata da Michelangelo
Rossato.
‘Quanto al tuo volto, io non cerco più di scoprirlo, ormai non
mi danno più fastidio nemmeno le tenebre della notte: ho te, e tu sei la mia
luce.’
Leggere questo libro è stato
come fare un viaggio nel passato assaporando storie antiche e sconosciute, come trovarmi in un museo d’arte classica. Infatti, già dalla copertina di
questo libro ho colto la stessa bellezza e fragilità della famosa scultura di
Canova, che ha voluto rappresentare il momento che precede il bacio sospesa tra
i due innamorati.
La favola racconta di un re e
una regina e le loro tre figlie, tutte bellissime. La grazia e lo splendore
della più piccola, Psiche, sono talmente grandi da attirare l’invidia della Dea
Venere, che per vendicarsi decide di ricorrere all’aiuto di suo figlio Amore,
al quale chiede di colpire Psiche con una delle sue frecce e di farla
innamorare del più vile degli uomini. Inizialmente Amore accetta ma appena vide
Psiche rimane così incantato dalla sua bellezza che si distrae e si punge con
la freccia destinata alla ragazza; innamoratosi perdutamente di lei, la conduce nel suo palazzo per vivere insieme, però a una condizione: Psiche non deve mai
vedere il volto di Amore.
E’ dunque una storia tanto
antica quanto attuale. Una storia complicata, l'amore da una parte e l'odio
dall’altra.
‘Se Orfeo non si fosse girato, se Psiche non avesse tentato di
conoscere,
allora noi non avremmo creduto alla forza del loro amore.’
E voi, avete mai letto libri
controvoglia solo perché te lo richiedevano gli insegnanti? che poi vi hanno inaspettatamente coinvolto?
Fatemelo sapere nei commenti qui sotto!
MARTINA SIGNORILE - 5^A LSU
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