Cari lettori del Mattei's Blog, siete pronti per un’ intrigante storia che ci
porta nel cuore della Casa Bianca!?
The Night Agent è una serie Netflix ispirata all’omonimo romanzo di Matthew Quirk, disponibile dal 23 marzo 2023, creata da Shawn Ryan (già produttore di The Shield e S.W.A.T.), con protagonista Gabriel Basso.
Nonostante questo, con un salto temporale di diversi mesi lo ritroviamo centralinista alla Casa Bianca.
Peter deve rispondere ad un telefono molto particolare: è il telefono a cui chiamano i Night Agent, spie sotto copertura in missioni speciali che solo in caso di estremo pericolo possono chiamare quel numero.
Una notte il telefono squilla: è Rose, una donna che ha assistito all’aggressione dei propri zii in casa e che ha avuto il numero speciale proprio dallo zio.
In questo modo, Peter viene coinvolto in un complotto intricato e pericolosissimo, pieno di imprevisti e colpi di scena.
Nel caso della nuova creazione di Shawn Ryan,
The Night Agent, lo show non brilla certo per originalità, virtuosismi
narrativi o registici né per spessore qualitativo, eppure è certo che la serie in 10 episodi è strutturata con intelligenza e una
buona dose di professionalità in maniera tale da catturare lo spettatore nelle
spire dei suoi continui rovesciamenti di trama e di un ritmo che non lascia
fiato.
The Night Agent sembra qualcosa che viene fuori dal gorgo del tempo: una storia
classicissima con spie, agenti segreti, misteri politici e intrighi personali,
storyline che si accumulano una sull’altra sciogliendo di volta in volta i nodi
in sospeso e contemporaneamente aggiungendone di nuove, in un perenne turnover.
Il gusto è prettamente vintage, con tematiche
ampiamente mainstream che però si rivolge ad un’utenza adulta che non si prende
troppo sul serio.
Certo è che forse il primo episodio è fin troppo esplosivo nel suo mettere in campo tutte le pedine e le tracce narrative creando inevitabilmente un dislivello con il passare delle puntate.
La sceneggiatura punta tutto su un incipit travolgente, per poi all’improvviso diluirsi in tanti rivoli che devono riempire una prima stagione che forse, considerando la storia, avrebbe avuto uno svolgimento più efficace se ristretta in meno tempo.
Gabriel Basso è un protagonista carismatico, con un carattere in punta di penna che sa equamente dividersi tra freschezza teen e consapevolezza classica: anche se in questo senso paga lo scotto di un’uscita fin troppo ravvicinata a The Recruit, altra serie mistery/spy che ha ben altro spessore, perché pur rinunciando alla piacevolezza affabulatrice ad un intreccio più complesso e meno piacione.
Certo è che forse il primo episodio è fin troppo esplosivo nel suo mettere in campo tutte le pedine e le tracce narrative creando inevitabilmente un dislivello con il passare delle puntate.
La sceneggiatura punta tutto su un incipit travolgente, per poi all’improvviso diluirsi in tanti rivoli che devono riempire una prima stagione che forse, considerando la storia, avrebbe avuto uno svolgimento più efficace se ristretta in meno tempo.
Gabriel Basso è un protagonista carismatico, con un carattere in punta di penna che sa equamente dividersi tra freschezza teen e consapevolezza classica: anche se in questo senso paga lo scotto di un’uscita fin troppo ravvicinata a The Recruit, altra serie mistery/spy che ha ben altro spessore, perché pur rinunciando alla piacevolezza affabulatrice ad un intreccio più complesso e meno piacione.
Tutto è efficace ma senza guizzi: dalla regia alla recitazione, dalla sceneggiatura al comparto tecnico.
Il mio voto è 7/10
Come sempre se la recensione vi ha incuriosito vi lascio il trailer:
https://youtu.be/4DsKXqyUSpk
Alla prossima recensione!
KATIA BINELLI - 5^A LSU
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