venerdì 2 aprile 2021

BIANCANEVE DI MICHELANGELO ROSSATO


La favola di Biancaneve è nota a tutti ma è sempre bene ricordarla.

In una giornata d’inverno una regina, mentre è intenta a cucire si punge un dito e, guardando le gocce di sangue cadute sul terreno innevato, esprime il desiderio di avere una figlia con i capelli scuri come l’ebano, la pelle bianca come la neve e le labbra rosse come il sangue; dopo qualche tempo la regina e il re hanno una bambina proprio con le caratteristiche che desideravano, alla quale danno il nome di Biancaneve. Ma, poco dopo la nascita della bambina, la mamma muore e il re, per assicurare una figura materna alla figlia, decide di risposarsi.

La nuova moglie del re è una donna bellissima e molto vanitosa che possiede uno specchio magico al quale chiede in continuazione chi sia la donna più bella del regno, sentendosi dire continuamente che è lei la donna più bella del reame. Ad un certo punto lo specchio dice che la donna più bella è Biancaneve e non più la regina, ma questo la nuova moglie del re non lo può accettare allora ordina ad un cacciatore di ucciderla e di portargli i suoi polmoni e il suo fegato. Il cacciatore però non riesce a portare a termine l’incarico, e decide di lasciare la fanciulla nel bosco e di uccidere un cinghiale al posto suo, per portare gli organi alla regina. 

La regina ricevuti gli organi li mangia convinta che siano quelli di Biancaneve; ma quando si dirige dallo specchio magico che gli rivela, ancora una volta, che la donna più bella non è la regina ma Biancaneve si infuria e decide di occuparsi personalmente della fanciulla. 

Intanto Biancaneve fugge nel bosco e si imbatte in una piccola casa, costruita nel cuore della foresta, nella quale vivono sette nani, che lavorano in una miniera. La povera fanciulla, stanca e assonnata decide di entrare nella casa dei nani per riposarsi e si addormentò. Quando arrivarono i nani, Biancaneve, dovette spiegare loro che cosa gli fosse successo e i nani decisero di ospitare in casa loro la fanciulla.

La vita scorreva tranquilla fino a quando non arrivò la regina cattiva che, travestita da vecchia venditrice, cerco di uccidere Biancaneve prima stringendole una cintura intorno al petto e poi facendole passare un pettine avvelenato tra i capelli; entrambe le volte non ci riuscì perché i sette nani intervenni in tempo, ma la terza volta, la regina, travestita da vecchia venditrice di frutta, decide di avvelenare Biancaneve con una mela avvelenata per metà. La piccola fanciulla al primo morso dalla parte avvelenata, cade e muore, questa volta nemmeno i nani riescono a salvarla.

I nani decidono di deporre Biancaneve in una bara di cristallo in cima ad una montagna, vegliando sempre su di lei; fino a quando un principe non si innamorò di Biancaneve e decise di portarla al suo castello per poterla ammirare tutti i giorni della sua vita. Quando i servitori del principe cercano di trasportare la bara, uno di esse inciampa facendo cadere la bara, e durante la caduta, dalla bocca di Biancaneve esce il boccone di mela avvelenata e così la ragazza si risveglia.

Biancaneve si innamora subito del principe e decidono di sposarsi, e alle nozze viene invitata anche la regina cattiva costretta ad indossare delle scarpe di ferro e a ballare con esse fino a quando non cadde a terra morente. 


Questa è la vera favola di Biancaneve, quella inventata dai Fratelli Grimm, e solo pochi illustratori riprendono la favola originale, come ad esempio Michelangelo Rossato nella sua illustrazione ‘Biancaneve’ dove ha riempito le pagine di segreti, omaggi e citazioni artistiche rendendo questa favola senza tempo, poiché le sue illustrazioni riprendono antichi simbolismi legati a madre natura e a riti iniziatici come le fasi della luna o l'età dell'esistenza.

Quaranta pagine di rara bellezza, nelle quali vi immergerete per scovare ogni più piccolo segreto.

Diciamocelo le fiabe sono per adulti, ci insegnano a vivere la nostra a vita, attraverso esempi di esperienze di vita fantasiose ma concrete. Forse quello che ci attrae di più a leggerle sono le illustrazioni!

Spero di avervi incuriosito a leggere questa storia e ad osservare le meravigliose immagini di Michelangelo Rossato, a me ha fatto impazzire😍😍

Martina Signorile


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