(vincitrice del premio della critica sezione racconti brevi)
Credi
che ci sia solo un universo? Il nostro?
Ho
visto un video, tempo fa, dove si vede lo spostamento dalla terra all’eventuale
universo parallelo. È assurdo pensare che siamo soli. È assurdo pensare di essere
così piccoli, eppure così grandi per noi stessi. Abbiamo un mondo intero dentro
di noi, e così tutte le persone che incontriamo. È assurdo.
Sonder…
Sonder
è la consapevolezza che tutti intorno a te, anche gli estranei, stanno vivendo
una vita tanto complessa quanto la tua. A volte stai così male e ti senti
l'unico. Ma dopo tutte le tue difficoltà inizi a capire che tutti sono così unici
e non sei da solo ad affrontare la vita. Le vite di tutti sono così indescrivibilmente
diverse e non c'è modo che tu possa mai capire veramente una persona. Per
riassumere, ti stai rendendo conto che non sei l'unico a vivere con un tale
caos e complessità. Tutte le vite delle persone sono uniche, caotiche e complesse,
proprio come la tua. Quindi siamo troppo grandi per noi stessi per pensare al
di fuori della nostra piccolezza. Il nostro tempo qui sulla Terra è solo una
frazione dell'esistenza. Come un battito di ciglia, eppure ci sentiamo così al
centro di tutto, così indispensabili. Il nostro sole impiega 200 milioni di
anni per girare per la Via Lattea ... la nostra esistenza è un batter d'occhio.
Dovremmo essere più riconoscenti per la nostra vita. Siamo esistiti durante un
giro di 200 milioni di anni della Via Lattea.
Non possiamo puntare alla perfezione, speriamo sempre di essere quello
nella vita, ma non sappiamo nemmeno noi che cosa sia… la perfezione.
Una
cosa a cui penso spesso è il senso della vita e della parola “vita” stessa.
L’immagine
che viene portata alla nostra mente, quando si parla di vita, è fare più soldi
possibili e morire.
Quindi
dovrei passare i miei giorni sulla terra con il pensiero che la mia vita consiste
in lavorare per morire, in una società che se ne frega di tutto? Poche persone
si chiedono veramente cosa ci facciamo su questo pianeta, quasi tutti hanno accettato
la monotonia del tempo, quasi tutti non hanno uno scopo, quasi nessuno che si
impegna a trovare il significato profondo del perché siamo qua.
Questo
menefreghismo può spesso portare a disinteresse nella stessa vita in quanto
esperienza, con conseguenze drammatiche per tutti.
Se
lo scopo della vita dovesse essere questo, accettare senza domande, non ci sto.
Non sono fatta di superficialità. So che c’è molto di più.
Se,
quindi, non sappiamo cosa significa vivere in termini filosofici, non abbiamo
uno scopo.
Io
sto cercando di trovare il senso della vita nello scopo stesso, sono ormai
arrivata alla conclusione che il senso della vita è darne uno personale, è
trovare il significato della parola, darle un senso.
Sappiamo
di vivere veramente quando il nostro personale significato di tale azione si
può rappresentare in quel determinato momento.
Mi sento
di vivere in una simulazione continua, cerco di dare forza alle persone che mi
stanno intorno consumando completamente la mia, tanto che ormai per me stessa l’ho
persa completamente, e la cerco ormai nelle cose più piccole, con risultati che
non arrivano neanche con il tempo.
È
che ormai mi sento di vivere in una bolla, in un cerchio senza fine, perché non
so nemmeno cosa mi aspetta domani, la vita non sembra più reale.
Sotto
quel punto di vista. Come faccio a vivere una vita che non mi sembra vera, in
cui non ho più sicurezze, dove ogni giorno l’unico pensiero che ho è sperare che
il tempo scorra in fretta, ma sembra invece che ci sia un blocco nel ripetersi
di tutto.
Mi
sembra di non essere più viva, o peggio ancora, di non vivere come dovrei, di
non sentire più quello che sento, perché ormai mi sento distaccata da tutto, i
nostri giorni si ripetono finché non moriremo, è triste, perdo il conto di
quello che faccio, di chi sono davvero.
Non
ho nemmeno le forze di pensare che la situazione cambierà, e ho paura che andrà
avanti così e non riuscirò più ad essere felice, niente sembra più lo stesso.
E la
cosa triste è che stanno cadendo tutti, se questo significa che abbiamo perso
la motivazione, e chi non sta cadendo non lo vuole ancora ammettere, tutti si svegliano
e vanno a dormire, tutti noi ragazzi siamo costretti a farlo.
La cosa
che mi spaventa più di tutte è che sono emotivamente svuotata, è come se fosse
solo un loop infinito che va avanti e indietro e non c'è niente che io possa
fare perché ho smesso di preoccuparmi di tutto, non so nemmeno che giorno o
mese sia né che ora sia perché semplicemente non dormo più, non mangio più, non
sono nemmeno più interessata a sentirmi di nuovo felice.
La
vita non sembra più esistere nella mia testa, quasi come se tutto quello che
faccio lo faccio solo per andare avanti.
Mi
sembra di vivere una simulazione continua…
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