martedì 9 novembre 2021

Roberto Saviano: “Sono ancora vivo”


Nel pomeridiano di Amici del 7 novembre 2021 è stato presente come ospite Roberto Saviano che ha presentato il suo nuovo libro “Sono ancora vivo”.

Il noto scrittore partenopeo decide di raccontarsi in una chiave completamente inedita: il fumetto. Attraverso i disegni racconta quei tredici anni di processo, di scorta, di una vita ferita dalle minacce di un boss.

«Immaginate di avere 26 anni e di essere convocati in questura per sentirvi dire sei condannato a morte!»

Così Saviano ha iniziato il discorso rivolto agli allievi della scuola più conosciuta d’Italia, spiegando poi che la scelta del fumetto è dovuta all’imbarazzo di parlare di fatti così personali, perché qui non abbiamo il racconto di grandi storie mafiose, qui conosciamo Roberto Saviano al 100 per cento.

«Ma non dovevi morire 13 anni fa?»

«Se volevano ucciderti lo avrebbero già fatto!»

«Il fumetto mi ha aiutato ad esprimere il senso di colpa che commenti come questi ti fanno entrare sotto pelle!»

Perché da 13 anni Saviano è posto quotidianamente a giudizi come quelli sopra citati, lui costretto a vivere sotto scorta è visto quasi come un criminale che sfrutta un servizio dello stato perché 13 anni fa un boss lo ha minacciato in tribunale, da un boss che alla fine – per i suoi detrattori – non gli ha fatto niente.

Non gli ha fatto niente, ma Saviano non può semplicemente andare a buttare la spazzatura; non gli ha fatto niente, ma da 13 anni la sua vita è sotto scorta; non gli ha fatto niente, ma lui deve programmare i suoi impegni settimane prima; non gli ha fatto niente, ma lo ha segnato a vita. Lo ha segnato a vita perché questa per Roberto Saviano è la più grande ferita della sua vita e raccontarla non è stato facile. Davanti a un pubblico che canta sempre, Saviano è riuscito a zittire tutti raccontando una storia personale, ma che alla fine tocca tutti.

Cattani Martina 5^A L.S.U.

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