"Scegli una strada diversa e ricorda che l’amore non è violenza, ricorda di disobbedire perchè è vietato morire è vietato morire”
25 novembre giornata mondiale contro la violenza sulle
donne, sono 91 i casi accertati quest’anno in Italia, quasi tre donne al giorno
vittime di carnefici che avevano giurato di amarle e poi? La loro storia non fa
notizia e il loro grido di aiuto non rimane che un eco nel buio di una mamma, un’amica,
una figlia, una sorella che ancora troppo presto lascia il nostro mondo succube
di un amore letale.
Pugni, calci, schiaffi ma anche insulti e minacce
giustificati con l’amore: come può essere tutto ciò amore? Questa è violenza e
possesso “perché se non sei mia non sei di nessun altro” e quindi o obbedisci o
ti ammazzo.
Sei mia, come se la donna fosse un oggetto, non un
essere umano che merita amore, ma tanto è stata lei che se l’è cercata, lei a
mettere la gonna troppo corta e a mandare sguardi provocanti, non sarà mai il
carnefice a pagare, ma lei sempre più spesso con la propria vita.
Si leggono molte storie ma ancora quante donne, magari
anche adesso mentre state leggendo questo articolo, sono vittime di abusi e non
riescono a scappare da coloro che dicono di amarle e invece si prendono libertà
che non dovrebbero avere: tanto loro sono le più deboli e quindi come tali
devono essere trattate.
Questo lockdown ha nascosto un altro lato negativo, proviamo
solo ad immaginare quanto possono aver subito le donne che ogni giorno hanno ricevuto
violenza per tre mesi chiuse in casa.
Come può un uomo nato da una donna diventare violento?
La colpa molto spesso sta anche nella società che vuole essere moderna e
progressiva, ma che continua anche in modo velato a discriminare il genere
femminile.
È ora di lottare, perché nessun dito sia più alzato e nessuna
parola sia più urlata, è ora che le donne siano libere di “amare”!
La violenza non è amore e non è normale che sia
normale.
Martina Cattani 4^ A L.S.U.
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