domenica 7 marzo 2021

La signora trasformata in volpe di David Garret


“Gli avvenimenti portentosi i soprannaturali non sono particolarmente rari, semmai hanno una cadenza irregolare. Magari nel corso di un secolo non accade neppure un prodigio degno di tal nome, e poi capita che ne arrivino tanti insieme”

Silvia Tebrick stava passeggiando con il marito quando, di colpo, si trasforma in volpe. Il marito, Richard Tebrick, inizialmente non fa fatica a riconoscere i tratti fisici e caratteriali della moglie in quell’animale, ma la vera natura fisica della volpe gradualmente si manifestano e prenderà il sopravvento.

Mr Tebrick continuerà ad amarla anche quando lei avrà solo voglia di scappare da quella casa, la amerà anche quando dovrà cambiare modo di starle vicino e, soprattutto, nel momento in cui qualcun altro il suo posto.

La seconda parte del libro è la più straziante, la più intensa; quella in cui i sensi si mettono in allerta, quella più difficile da leggere. David Garnett ha scritto ‘La signora trasformata in volpe’ pensando a Duncan Grant, il suo amante. La tensione verso un amore impossibile si legge in ogni pagina, così come la convinzione che basterebbe impegnarsi di più per mettere a posto le cose; anche se sembra impossibile, anche se le difficoltà scoraggerebbe chiunque, anche se gli altri potrebbero prenderti per pazzo.

Il cuore di questo breve racconto fantastico, racchiuso in poco più di 100 pagine, consiste in una metamorfosi, come quelle che si manifestano tutto a un tratto nelle fiabe; però, diversamente da quanto accade nelle fiabe, il mutamento non è temporanea e non vi è nessun incantesimo che permetta di ristabilire la situazione. L’unico antidoto sta nella forza dell’amore, talvolta ostinato, talaltra disperato, che anima Mr Tebrick, capace di scorgere nello sguardo e nelle movenze della volpe il dolce ricordo della moglie. Eppure anche lui non sarà dispensato da un destino di cambiamento, in quanto dovrà trasformare intimamente se stesso per imparare ad accettare il progressivo inselvatichirsi dei comportamento della compagna. 


Il racconto mi ha tenuta incollata alle pagine, trattenendomi in una lettura tutta d’un fiato e avvolgendomi in sensazioni dolci-amare che mi spronano a riflettere sul carattere dei mutamenti.

Martina Signorile

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