“Era finalmente dentro il meraviglioso giardino. Ora poteva andarci quando voleva, attraverso la porta nascosta dall’edera; le pareva di aver trovato un mondo tutto suo”
Mary è una bambina cresciuta in India tra i vizi e gli agi che l’hanno resa insensibile ed egoista. Dopo la morte dei genitori viene affidata allo zio Craven nello Yorkshire, un uomo triste che è sempre lontano da casa. Mary viene a sapere dalla governante che lo zio è vedovo, e che la bellissima moglie è morta 10 anni prima nel suo giardino privato. A causa di questo tragico episodio quel giardino sarà abbandonato e chiuso a chiave.
Arriva l’inverno, e i giorni passano lenti nella desolata
brughiera. Mary odia quella casa fredda e piena di stanze inaccessibili, ma con
l’arrivo della primavera qualcosa inizia a cambiare. Piano piano comincia a
scoprire i benefici del movimento, ritrova l’appetito e fa amicizia prima con
il giardiniere e un simpatico pettirosso, e poi con due bambini speciali Colin
e Dickon. Mary esce spesso per esplorare i frutteti e i giardinieri della
tenuta, ma il suo più grande desiderio è uno soltanto: trovare la porta e la
chiave del giardino segreto.
“Se permettiamo che un pensiero negativo alberghi e metta radici dentro di noi, corriamo il rischio di non liberarcene più per tutta la vita.”
L’autrice attraverso
una scrittura semplice e precisa ci pone davanti descrizioni di luoghi
meravigliosi, personaggi vivi e sentimenti reali; riesce a delineare
perfettamente non solo i protagonisti della vicenda, ma anche i personaggi
secondari, che con poche apparizioni riescono comunque a colpire e a
conquistare il lettore.
Leggetelo, perché è
una storia magica. che mi ha confermato ancora una volta quanti i libri per
l’infanzia abbiano da dire e insegnare non solo ai bambini ma anche agli
adulti.
MARTINA SIGNORILE
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