“Perché un uomo è uguale a un uomo!”
Il Festival di Sanremo sa sempre
stupire e nella seconda serata è stato l’intervento di Lorena Cesarini a
lasciare senza parole tutto l’Ariston.
La giovane attrice, nata da mamma
senegalese e papà italiano, racconta i brutti avvenimenti a seguito
dell’annuncio della sua partecipazione come co-conduttrice : infatti non appena
al TG1 viene presentata la scelta di Amadeus il web viene intasato da
tantissimi insulti e commenti razzisti come ad esempio “Non se lo merita,
l’hanno chiamata perché è nera!” oppure “Forse l’hanno chiamata per lavare le
scale e innaffiare i fiori” per concludere con quello più originale di tutti
“E’ arrivata l’extracomunitaria ”.
“Fino ad oggi a scuola, sul tram, a
lavoro, nessuno aveva mai sentito l’urgenza di dirmi che avessi la pelle nera.
E invece, quando Amadeus ha dato la splendida notizia che sarei stata qui,
certe persone hanno sentito proprio questa urgenza. Evidentemente per alcuni il
mio colore della pelle è un problema”.
Così inizia il monologo che a
quegli insulti non risponde con lo stesso odio e la stessa prepotenza, ma con
emozione e pacatezza leggendo alcune parti del libro “Il razzismo spiegato a
mia figlia” del celebre autore marocchino Tahar Ben Jelloun.
Vi riportiamo un breve estratto di quanto letto dalla Cesarini: Il libro inizia con la figlia che gli ha una domanda: ‘Babbo: che cos’è il razzismo?’ E lui risponde: “È un comportamento distribuito in tutte le società tanto da diventare, ahimè, banale. Consiste nel manifestare diffidenza e poi disprezzo per le persone che hanno caratteristiche fisiche e culturali diverse dalle nostre’. Allora la figlia: ‘Quindi anche io potrei essere razzista, se è così diffuso?’. E lui: ‘No, un bambino non nasce con il razzismo nella testa, tutto dipende dall’educazione: nella scuola e a casa. Il razzismo crede che lo straniero appartenga ad una razza inferiore ma ha completamente torto. Il razzismo non ha alcuna base scientifica, esiste un solo genere umano nel quale ci sono uomini, donne, persone di colore, di alta statura, o bassi, con attitudini differenti e varie. Tutti gli uomini e le donne del pianete hanno nelle vene sangue della stessa tinta, indipendentemente dal colore della pelle, perché un uomo è uguale a un uomo’. A questo punto Mèrième fa un’ultima domanda: ‘Babbo, ma i razzisti possono guarire’? E lui: ‘Ma tu pensi che il razzismo sia una malattia?’. “Sì, perché non è normale che un uomo disprezzi un altro uomo per il colore della pelle’. Ed ecco la risposta del papà: ‘La guarigione dipende da loro, se uno si pone delle domande, se dice: Può darsi che io abbia torto di penare come penso. Perché quando uno riesce ad uscire dalle proprie convinzioni va verso la libertà'”.
La
giovane attrice conclude ricordando che la cosa più importante per ogni essere
umano è la libertà!
L’intervento della Cesarini ha colpito molto perché svela quanto insensato sia il razzismo attraverso le parole di una bambina. Lei alla quale hanno detto che non meritava quel palco, quello stesso palco l’ha “mangiato” incantando il pubblico lanciando il messaggio più importante di tutti: il razzismo non ha senso, perché un uomo è uguale a un uomo!
E voi cosa ne pensate di questo intervento?
Cattani Martina 5^A L.S.U.
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