Un semplice esempio può essere dato dallo scrittore
Goethe, che ha una visione romantica, quasi poetica, della vita.
Nel XVIII secolo scrisse i dolori del giovane Werther,
un libro che descrive la vita amorosa del protagonista, con i suoi tormenti e
periodi di sofferenza. Un romanzo epistolare, costruito attraverso lettere che
il protagonista inviava all'amico.
Questo romanzo non mi ha completamente coinvolta e il
ritmo e lo stile della narrazione non mi hanno incentivato alla lettura, ma una
frase ha attirato particolarmente la mia attenzione, ovvero: «La natura umana
ha i suoi limiti: essa può sopportare la gioia, la sofferenza, il dolore fino a
un certo punto, e soccombe se questo è oltrepassato».
Questa frase, più la leggo, più mi trasmette uno
strano sottofondo di angoscia, sarà che contiene la pura verità, perché la vita
in sé ci consuma, lentamente: noi umani viviamo di sentimenti.
Possiamo mostrare durezza fuori, ma essere fragili.
Per questo possiamo essere delusi e feriti: siamo
fragili e spesso ci è difficile sopportare il peso dello sconforto. Tutto ciò
viene sottovalutato quasi sempre, ma viene vissuto pienamente nell'adolescenza,
con tanti problemi interiori e la perdita della voglia di continuare a vivere
questa vita. Anche se viene sminuito questo è un grande problema che affligge
molti, o semplicemente le persone non ci pensano.
Come sappiamo, il giovane Werther era perdutamente
innamorato di Charlotte, già promessa in sposa, e questo amore è la causa della
sua morte, perché come citato da altri autori: «L'amore può portare solo in due
direzione, o alla felicità più pura o all'infelicità più buia». Amare qualcuno
è una cosa inevitabile, è la natura umana, anche se essa ci porta sofferenza
oltre che felicità. Il desiderio di tutti è sempre quello di essere ricambiati,
così da poter essere felici. I concetti trattati da Goethe possono essere
inseriti in qualsiasi ambito, ed interpretato in modo diverso e pure adattati
ai nostri tempi, ed è questa la magia dei romanzi, che siano più recenti o meno
hanno sempre qualcosa da insegnarci o farci capire, come se fossero delle favole
per gli adulti.
Ndiaya Ndiaye, 4Alsu
0 commenti:
Posta un commento