Empowered woman: analizziamo e contestualizziamo questo termine.
Come molti sapranno, anche se è abbastanza intuitivo, questo
termine significa letteralmente “donna di potere” oppure “donna emancipata” ma,
contestualizzato nella nostra generazione, assume una sfumatura femminista
secondo cui qualsiasi donna sia in grado di essere chi vuole essere. Ovviamente
come qualsiasi termine assume significato differente nei vari contesti in cui
viene utilizzato. Un concetto che per molti sembrerebbe scontato, ma che in
realtà per moltissime donne non è così, ed è proprio il significato di donna di
potere, donna indipendente che ha assunto una connotazione pressocché tossica.
Oggi giorno una donna indipendente viene direttamente
collegata ad una donna che si veste come vuole, gestisce la propria vita
autonomamente senza nessun aiuto, non deve necessariamente avere figli o essere
sposata, ecc. Sicuramente starete pensando che tutto ciò dovrebbe essere dato
per scontate visto che ci troviamo nel 21esimo secolo, ma fidatevi: non è così.
La domanda che ora vi pongo è la seguente: che cosa si
aspetta la società odierna, quando parla di donna indipendente? Una risposta
che potrei darvi è questa: una donna di potere nel 21esimo secolo è una donna
che non è oppressa dall’uomo. Ora dobbiamo analizzare il significato che molti
attribuiscono per oppressione da parte dell’uomo: da un lato abbiamo chi crede
che le donne non debbano essere oppresse dal cosiddetto sesso forte, dalla società
e dagli stereotipi femminili in generale, dall’altro abbiamo chi si concentra
nell’attribuire il concetto di oppressione nei confronti di una donna da un
punto di vista squisitamente modaiolo. Mi spiego: dimmi come di vesti e ti dirò
chi sei.
Se vi mostrassi la foto di una donna che indossa un qualsiasi
tipo di velo, che sia hijab, o niqab, o burka ecc. la prima cosa che vi verrebbe
in mente è che questa donna è stata oppressa dal marito, dalla famiglia, dalla
religione, dalla società in cui ha vissuto ecc. Ed è proprio qui che vorrei
arrivare: per quale motivo attribuiamo il significato di donna indipendente ad
una donna che necessariamente deve mostrare il proprio corpo? Per quale motivo
una donna non ha la libertà di decidere di vivere una vita in maniera modesta? Nel
21esimo secolo è davvero necessario mostrare le proprie gambe per essere una
donna indipendente? La risposta è no. Una donna indipendente ha il pieno
diritto e la piena libertà di scegliere se mostrare il proprio corpo o meno,
scegliere se sposarsi o meno, oppure se avere o non avere figli. Ma chi è che
ha contribuito alla diffusione di questo concetto così tossico? La risposta che
personalmente mi viene spontanea è che gran parte della manipolazione l’hanno
gestita i media, che hanno riempito la testa alle persone facendogli credere
che l’oppressione nei confronti di una donna equivale all’obbligarla
nell’indossare ciò che l’uomo, la famiglia, la religione vuole, azzerando così
il libero arbitrio di scegliere cosa fare del proprio corpo e imponendo uno
stereotipo che vede una donna forte e determinata solo se “si scopre”. Con questo non sto dicendo che una donna non è
libera se mostra le gambe o le braccia, ma è per farvi riflettere su quest’idea
di indipendenza femminile che è stata ribaltata dai media, come anche dai
social, con il risultato della banalizzazione del reale concetto di empowered
woman.
Riflettiamo dunque: quando – noi donne – siamo davvero
libere? E cosa significa essere libere? Non è facile dare una risposta a queste
domande, me ne rendo perfettamente conto, eppure credo che soprattutto noi che
saremo il futuro, dobbiamo quanto meno riflettere su cosa davvero vogliamo
essere.
Suha Marmash, 4ALSU
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