La storia viene raccontata attraverso il punto di vista di: Didone, protagonista decisa, forte, molto intelligente e dolce a suo modo, e poi da Giunone e Venere, le due dee sempre in lotta fra di loro che manipoleranno, anche nel libro, gli eventi in base ai loro scopi. Infatti le parti in cui le due dee dibattevano e litigavano sono le mie preferite perché è proprio interessante e divertente scoprire ciò che le due dee pensavano dei vari personaggi.
“… Dimentico della moglie, ovviamente dietro di lui. Perché è quello il posto delle donne, vero?”
L’Eneide di Didone è riuscito a farmi appassionare a una storia così antica nonostante i pesanti cambiamenti, a farmi valutare e rivalutare una figura sempre amata attraverso un nuovo filtro, a farmi riflettere su nuove implicazioni e per questo l’ho apprezzato tantissimo.
Non
avevo mai letto nulla di questa scrittrice, infatti non sapevo che aspettarmi,
di conseguenza zero aspettative solo tanta curiosità.
Ho molto apprezzato la scrittura dell’autrice perché mantiene un linguaggio epico, usa gli epiteti e stratagemmi tipici del mito, facendo calare il lettore in un’atmosfera mitica.
Cosa ne pensate della figura di Didone? Conoscevate già questa scrittrice?
MARTINA SIGNORILE
0 commenti:
Posta un commento