Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido (Albert Einstein).

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla (Jim Morrison).

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora (Haruki Murakami).

Non sono una donna addomesticabile (Alda Merini).

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te (Steve Jobs).

martedì 29 marzo 2022

UN WEEKEND A PASSO ROLLE


Rinnoviamo la rubrica di viaggio proponendo nuove fantastiche mete, marittime e montane, ma anche cittadine fantastiche da non perdere e da visitare almeno una volta nella vita!

Cari lettori, la primavera è arrivata ma sulle cime più alte delle montagne c’è ancora neve!

Le piste da sci sono ancora aperte! Cosa aspettate? È rimasto poco tempo!

Il passo Rolle è un valico alpino in provincia di Trento a quota 1984 metri sul livello del mare. È circondato dalle montagne dolomitiche delle Pale di San Martino, le cui cime rendono il paesaggio ancora più suggestivo. Il passo ospita pochi alberghi, ristoranti, bar e negozi.

A passo Rolle sono presenti numerose piste sciistiche adatte a tutti i tipi di sciatori: le paesaggistiche piste blu per i principianti, le impegnative piste rosse per gli intermedi, e le ripide piste nere per i più esperti. Le piste blu, le più diffuse, sono molto caratteristiche: si tratta di percorsi di breve durata, facili e tranquilli, che consentono di godersi il panorama. Le piste più impegnative sono maggiormente collocate nelle località vicine a passo Rolle. San Martino di Castrozza è un piccolo centro alpino che ospita 60 chilometri di piste, tra i 1.400 e i 2.400 metri di altezza, e 22 impianti di risalita, tra skilift, seggiovie e cabinovie. Qui le piste blu sono limitate ma sono presenti piste rosse anche non troppo impegnative. L’impianto più attivo è la cabinovia Tognola, che agli sciatori consente di accedere alle piste, mentre a chi non scia di ammirare il paesaggio dalla cima e rilassarsi nell’accogliente baita, gustandosi un piatto tipico locale o una fantastica bevanda calda.

In tali località sono numerose le attività da svolgere; non solo sci ma anche snowboard, bob e slittino per i più piccoli e ciaspolate in mezzo alla natura per tutta la famiglia.

Gli impianti di risalita sono aperti dalle ore 8.30 alle ore 16.30. È poi possibile proseguire la giornata stando al caldo nelle splendide malghe o baite oppure visitando i piccoli centri. Tra i più turistici, oltre San Martino di Castrozza, ci sono anche Predazzo e Mezzano. Predazzo è un comune, considerato il giardino geologico delle Alpi, che, tra i tanti paesi, ospiterà le Olimpiadi invernali 2026, specialmente la competizione del salto con gli sci. Tra le vie storiche del paese, sulle mura delle abitazioni, si possono ammirare fotografie, conservate dal Gruppo Fotoamatori di Predazzo, che mostrano come viveva la popolazione. 




Mezzano, invece, è un comune, uno tra i borghi più belli d’Italia, caratterizzato dalle cataste, ovvero numerosa legna ammucchiata in ordine e trasformata in fantastiche opere d’arte. È stato creato un vero e proprio itinerario guidato tra le vie del paese in cui è possibile ammirare su finestre, facciate, cortili, piazzette e ballatoi circa una ventina di opere, che rappresentano paesaggi oppure raccontano vicende passate e tradizioni antiche. In alcuni angoli sono poste semplici sedie rosse su cui è appoggiata una campanella. I turisti, se desiderano avere informazioni o conoscere curiosità e aneddoti circa il borgo, suoneranno la campanella e giungeranno gli abitanti a rispondere alle loro domande. La sedia è stata dipinta di colore rosso, il simbolo dell’amore, soprattutto per ricordare che a Mezzano tutto si fa con il cuore e che il romanticismo è nella sua natura. La sedia, inoltre, è nata con lo scopo di tramandare la storia del paese senza ricorrere all’uso della tecnologia.

@ILARIA














Bridgerton 2


Bentornati cari lettori del Mattei’s blog, la vostra lady Whistledown è tornata solo per voi con una recensione degna di nota. 

Le porte dell'alta società inglese sono di nuovo aperte, pronte ad accogliervi con una seconda stagione all'insegna del gossip, dello scandalo, della maldicenza, del mormorio di troppo... oh, sì, e anche delle peripezie di un altro Bridgerton: la numerosa famiglia che dà il nome alla serie non ha certo esaurito con la giovane Daphne le storie da raccontare e si concentra, a questo giro, sul fratello maggiore nonché visconte, Anthony. 

Scapolo, ambito da non poche giovani donne inglesi, che sia per il suo aspetto o per la sua posizione, non è tuttavia un partito facile da portarsi a casa: la futura viscontessa Bridgerton dovrà avere determinate qualità sulle quali Anthony non è minimamente disposto a transigere e forse è per questo che la ricerca si rivela infruttuosa.  

Fino a quando, su invito di Lady Danbury, dall'India arrivano le sorelle Kate ed Edwina Sharma, pronte a portare scompiglio nella già movimentata vita della famiglia Bridgerton, che non dice mai di no davanti a una sfida. 

Lord Bridgerton si è palesato precedentemente come un libertino, un uomo dedito ai piaceri fisici senza alcun tipo di freno. Improvvisamente, però, matura l’urgenza di trovare una moglie e poter avere un suo erede.  

Non è necessario che ci sia amore, quello che gli importa è che la sua futura sposa sia quantomeno intelligente e ben istruita.  

Dopo una prima sfilata di pretendenti la sua scelta cade sulla giovane Edwina Sharma, “il diamante della Stagione”, sotto l’occhio vigile della regina stessa e della sorella Kate, che farà di tutto per proteggere la ragazza da chi non ha intenti seri e sinceri. 

Come è facile intuire, Anthony è costretto ad avvicinarsi a Kate per ottenere la sua approvazione e sposare Edwina, una vicinanza che genera uno scontro che si trasforma presto in un’attrazione reciproca 

Se la prima stagione sembrava essere abbastanza fedele al romanzo Io e il Duca, la seconda potrebbe far storcere il naso ai fedelissimi lettori.  

Si sa che negli adattamenti sullo schermo, non tutto ciò che è riportato sulla carta stampata può essere riprodotto 

Ciò che ha reso "Bridgerton" un successo così allettante è stato lo sfarzo e il glamour della sua epoca, i costumi, la colonna sonora e la palpabile storia d'amore e sessualità dei personaggi e, sì, un certo duca  

Ma la seconda stagione dimostra che c'è più di un Bridgerton per cui vale la pena fare il tifo e, considerando che le stagioni future seguiranno le scappatelle romantiche di altri fratelli (l'artistico Benedict sarà il prossimo), nutro molta speranza sul futuro della serie 

Il mio voto è 8 su 10 (anche se la mancanza del duca mi ha portato grande tristezza il nostro Anthony non è certo da meno) 

Come sempre se la recensione vi ha incuriosito vi lascio il trailer 




Alla prossima recensione la vostra Lady Whistledown Katia Binelli 4 ALSU 

domenica 27 marzo 2022

IL MITICO MOUSE DEL PROF. PASQUALE VENTORINO


L'anno scorso la scuola ha preso un mouse con joystick più adatto alle mie esigenze perché quello standard mi è un pò scomodo per alcune funzioni.

Per attivare il nuovo mouse, abbiamo chiesto l’aiuto del prof. Ventorino, che oltre ad essere un prof. di sostegno è anche prof. di informatica.

Una volta attivato il mouse, ci siamo accorti che c’erano ancora alcune “scomodità” per le mie mani.

Così, a mia insaputa, il prof. Ventorino ha cominciato a fare, con le sue stesse mani, un mouse che rispondesse a tutti i miei bisogni e alla fine…

ecco il risultato!

Come si può vedere dalla foto l’aspetto è molto accattivante e vi assicuro che è molto comodo.

Il mouse ha una forma rettangolare che misura 28 cm x 18 cm.  Ha il bordo in legno e la parte superiore e inferiore in plexiglass trasparente che lascia intravedere tutti i fili e le componenti del mouse. 

Sul lato superiore troviamo il joystick con un buffo pomolo verde e 5 pulsanti di diversi colori, che hanno le seguenti funzioni:

  • pulsante giallo = in alto pagina
  • pulsante blu = in basso alla pagina
  • pulsante verde = tasto destro
  • pulsante rosso = tasto sinistro
  • pulsante bianco = tasto shift, che se viene premuto 2 volte, rimane inserito senza che ci sia la necessità di utilizzare due mani per inserire dei caratteri come i due punti o le parentesi.

Questo per me è molto importante!

 

Trovare dei punti deboli è davvero difficile.

L'unica cosa a cui prestare attenzione è quella di non premere troppo sui tasti che altrimenti rischiano di sfondarsi 

Ringrazio il prof. Paquale Ventorino per aver creato per me un mouse così utile.

 Niccolò Stecconi, 4 BLSU

 

 

 

lunedì 21 marzo 2022

L’ENEIDE DI DIDONE


Con queste parole inizia il racconto sulla mitica regina di Cartagine, Didone, di cui abbiamo già sentito parlare nell’Eneide ma non così approfonditamente poiché Virgilio si interessò alla descrizione dell’eroe Troiano Enea; ma grazie a Marilù Oliva, che scrive questo libro con l'intento di rendere giustizia a Didone, vediamo il personaggio in maniera approfondita e soprattutto come la protagonista dell’Eneide. 

La storia viene raccontata attraverso il punto di vista di: Didone, protagonista decisa, forte, molto intelligente e dolce a suo modo, e poi da Giunone e Venere, le due dee sempre in lotta fra di loro che manipoleranno, anche nel libro, gli eventi in base ai loro scopi. Infatti le parti in cui le due dee dibattevano e litigavano sono le mie preferite perché è proprio interessante e divertente scoprire ciò che le due dee pensavano dei vari personaggi.

“… Dimentico della moglie, ovviamente dietro di lui. Perché è quello il posto delle donne, vero?”

L’Eneide di Didone è riuscito a farmi appassionare a una storia così antica nonostante i pesanti cambiamenti, a farmi valutare e rivalutare una figura sempre amata attraverso un nuovo filtro, a farmi riflettere su nuove implicazioni e per questo l’ho apprezzato tantissimo.

Non avevo mai letto nulla di questa scrittrice, infatti non sapevo che aspettarmi, di conseguenza zero aspettative solo tanta curiosità.

Ho molto apprezzato la scrittura dell’autrice perché mantiene un linguaggio epico, usa gli epiteti e stratagemmi tipici del mito, facendo calare il lettore in un’atmosfera mitica.

Cosa ne pensate della figura di Didone? Conoscevate già questa scrittrice?

MARTINA SIGNORILE

venerdì 18 marzo 2022

Guarisci presto Manuel 4ALSU

 


martedì 15 marzo 2022

Alexandro, il miracolo della nascita contro le guerre


All’ospedale di Piacenza il 9 marzo è nato Alexandro , figlio della fuggitiva ucraina Varvara , scampata dall’assedio nonostante un parto programmato : storia di pure sofferenza che ha commosso l’intero reparto. 

“Sono stanchissima – ha dichiarato Varvara -. Mi sto rendendo conto solo a tratti ciò che mi è appena successo . Quando è iniziata la guerra, alle 4 di mattina circa, ero in ospedale in attesa del cesareo. Sentivo le sirene, nessuno sapeva davvero cosa fare. Fino al primo marzo sono rimasta al terzo piano del reparto di Maternità, in sottofondo sentivo fischiare i missili, l’eco delle bombe”. 

Il marito Vladimir è rimasto a combattere a Kiev. Con l’aiuto dei vicini di casa, che hanno guidato la sua auto, Varvara, insieme alla prima figlia Anastasia , ha percorso 800 chilometri e raggiunto il confine rumeno. Là erano attese dalla sorella Nadina e il marito, che hanno scortato lei e Anastasia fino a Piacenza, dove ora alloggiano.

La gravidanza ha permesso a questa donna di giungere alla salvezza allontanandosi da tutto:  dalle bombe, ma purtroppo anche dal marito. “Ho lasciato mezzo cuore in Ucraina – ha confessato, quasi in lacrime. La gioia di vedere nascere Alexandro è stata in parte sminuita dal fatto che Vladimir non era presente. A Kiev avevamo tutto: amici, parenti, il lavoro. La nostra vita”.

Insieme a Varvara c’erano Daniela Russo, coordinatrice Ostetricia e sala parto, e Marina Mercati, coordinatrice Ostetricia degenza.


mercoledì 9 marzo 2022

L’ASSASSIONIO DI ROGER ACKROYD

Ci troviamo nella campagna inglese a King’s Abbot, un paesino sperduto, dove non accade mai nulla di interessante eppure un giorno fu ritrovato il cadavere dell’uomo più ricco della comunità: Roger Ackroyd.

La morte dell’uomo getta nel panico l'intera città, ma per loro fortuna il famosissimo investigatore Poirot, si trova proprio lì per godersi la sua meritata pensione.

Secondo la polizia l’assassino è uno dei compaesani, ma chi è il colpevole?


Le ricerche vengono condotte dalla polizia e come aiutanti troviamo sia Poirot che il dottor Sheppard, nonché il narratore della storia.

‘La posta era stata consegnata alle nove meno venti. Erano quasi le nove meno dieci quando lo lasciai, senza che avesse letto quella lettera. Esitai un attimo con la mano sulla maniglia della porta e mi guardai indietro, chiedendomi se c’era altro che potessi fare. Ma non c’era nulla’

Tra intrighi, misteri, rabbia e vendetta solo alla fine del romanzo riusciamo a capire chi è il colpevole dell’omicidio di Roger Ackroyd, vi posso assicurare che sarà davvero impossibile scoprire chi è il vero colpevole.

Questo libro rappresenta un esempio di straordinario ingegno da parte della Christie pronta a violare le sacre regole del giallo pur senza ingannare il lettore, anche se è riuscita a distogliere molto bene l’attenzione sull’assassino, mostrandoci una persona buona e altruista quando in realtà pensava solo ai suoi interessi personali.

Sicuramente questo libro entrerà nei libri più belli di Agatha perché è stata una lettura davvero travolgente, e voi potreste dirmi ‘Ma tutti i libri di Agatha sono travolgenti’ ma questo è veramente imperdibile e straordinario, da leggere tutto d’un fiato! 


La caratteristica che mi piace di più di questa scrittrice è il velo di ironia e divertimento che inserisce all’interno dei personaggi, lei riesce a farti sorridere anche se è appena stata assassinata una persona e sei talmente concentrato a capire chi è il colpevole che l’ultima cosa che ti verrebbe in mente di fare è sorridere, eppure Agatha riesce a farti vivere un mistero come un divertimento.

Quali sono i vostri libri preferiti di Agatha Christie? 

 MARTINA SIGNORILE

mercoledì 2 marzo 2022

Talete e Manuel