"Cos'è
che guardi sempre , Mamie?" le chiesi una mattina.
"Guardo
il cielo, tesoro mio", rispose.
"Lo
so. Ma perché?"
Mi
attirò a sé, stringendomi contro il suo istinto grembiule rosa, quello che
portava da sempre. La forza con cui mi stava abbracciando mi spaventò un po'.
"Chérie,
guardo scomparire le stelle", spiegò dopo un minuto.
"Perché?"
domandai io.
"Perché
anche se non riesci a vederle sono sempre là", disse."Si stanno solo
nascondendo dietro il sole."
"E
con questo?" replicai timidamente io.
Lei
mi lasciò andare e si chinò a guardarmi negli occhi. "Tesoro mio, è bello
rammentare che non sempre hai bisogno di vedere qualcosa per sapere che c'è”. “
Da poco divorziata, con una pasticceria destinata alla
chiusura, un rapporto difficile con la figlia, la morte dell’amata madre
Josephine e l'alzheimer della misteriosa ed enigmatica nonna Rose, Hope, la
protagonista del romanzo, intraprende durante la narrazione, un lungo e
tortuoso viaggio alla ricerca di sé stessa, della propria personalità, delle
proprie convinzioni e soprattutto delle proprie origini.
“Ora so che il principe esiste davvero, che le persone che ami possono salvarti e che il destino potrebbe avere per tutti un piano più vasto di quanto riusciamo a capire. Ora so che le fiabe possono diventare realtà, se soltanto hai il coraggio di continuare a crederci”
Da sempre Rose, nell’attimo che precede la sera, alza lo sguardo e cerca la prima stella del crepuscolo, è quella stella, la SUA stella che, nel corso degli anni, le ha permesso di ricordare chi è veramente, da dove viene e il male che ha subito in passato, un male ed un odio destinati a non essere dimenticati.
Il suo è un passato che nessuno conosce, non ne è
venuta a conoscenza la figlia Josephine prima della sua morte e, non ne è
tuttora consapevole la giovane nipote Hope. Ma adesso, a distanza di
settant'anni, è venuto il momento di dar voce ai suoi ricordi, di riportare in
vita la sua vera identità, è venuto il tempo di realizzare il suo ultimo
desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi.
“A volte si chiedeva se lo sforzo di dimenticare non avesse fatto sì che le reminiscenze sopravvivessero intatte, nello stesso modo in cui conservare per anni un documento in un contenitore ermetico e buio poteva impedirgli di sgretolarsi.”
Rose confida nell’amata nipote Hope, affinché possa realizzare i suoi desideri, quest’ultima tuttavia, non ha nulla in mano se non un elenco di nomi e una ricetta di famiglia dal sapore unico ed inconfondibile.
Dopo numerose ricerche, lunghi viaggi ed importanti
scoperte, Hope verrà a conoscenza di un duro e crudele passato fatto di errori,
bugie e fughe.
Hope scoprirà la reale religione della nonna,
l’ebraismo, e la crudeltà dell’Olocausto, evento che da sempre Hope conosceva
mediante i libri di storia ma che mai e poi mai avrebbe pensato essere connesso
con le proprie origini, essere parte della sua famiglia, ed è proprio questa
scoperta che spingerà Hope alla ricerca di maggiori informazioni sulla sua vera
identità, i suoi antenati e quindi la sua storia, fino ad arrivare a conoscenze
inaspettate ed emozionanti.
«Mamie, cosa vuoi dire?» domandò, tentando di
impedire alla mia voce di tremare. «Non sei musulmana.»
«Non è la stessa cosa? È l'umanità a creare le
differenze. Ma questo non significa che non sia sempre lo stesso Dio.»
“
Più impariamo, più cresciamo insieme. La conoscenza abbatte il pregiudizio. “
"Alcuni tipi di amore sono più potenti di altri"..."Questo non significa che non siano tutti autentici. Alcuni amori tentiamo di farceli andare bene me non calzano mai davvero a pennello."..."Altri sono amori fra brave persone che si ammirano a vicenda e con il tempo imparano ad amarsi".."Poi esiste l'amore che tutti abbiamo l'opportunità di avere ma che pochi sono abbastanza saggi da scorgere o abbastanza coraggiosi da afferrare. Questo è il tipo di amore capace di cambiarti la vita."
Impossibile nel corso della lettura non affezionarsi a Hope, una giovane donna che, nonostante il divorzio con il marito, i litigi con la figlia, la morte della madre Josephine, l'alzheimer della nonna e la pasticceria di famiglia prossima alla chiusura, mantiene una propria indipendenza, una propria dignità e autosufficienza, anche a costo di svegliarsi presto tutte le mattine per garantire alla propria attività di vendere dolci freschi, apprezzabili dai clienti e un buon futuro alla figlia.
“ La vita è una serie di opportunità, e devi avere il
coraggio di afferrarle prima che gli anni ti passino accanto senza lasciarti
altro che rimpianti. “
Una storia ambientata in un epoca particolarmente
infelice, quella dell’olocausto, una storia sul destino, che separa ma sul
concludersi della vita riunisce, una storia dolce come i dolci di Rose ma al
contempo estremamente amara, una storia da leggere tutta d’un fiato a tutte le
età per la sua bellissima e incondizionata unicità!.
Camilla Ziliani
Un romanzo molto commovente dove passato e presente si intrecciano nella mente e nel cuore delle due protagoniste, nel quale si racconta dell’olocausto come non è mai stato fatto prima.
Attraverso i
ricordi di Nonna Rose ci immergiamo nel suo passato, un passato pieno di
tristezza, pieno di odio e di guerra, un passato duro che non lascerà scampo a
nessuno.
Attraverso i
dolci di Hope possiamo riscoprire la passione per un vecchio mestiere, l’amore
per i propri figli e non solo…
E attraverso le
storie di Jacob e Alain possiamo scoprire l’amore vero, l’amore duraturo nel
tempo, quell’amore che non svanisce nel momento dell’addio ma che si fortifica.
Proprio perché la nostra protagonista ha una pasticceria e una passione per la cucina, all’interno di questo libro non possono di certo mancare delle ricette; delle ricette ispirate alla cucina musulmana ed ebrea, quindi ci immergiamo in un mondo completamente estraneo a noi, ma vi posso assicurare che queste ricette sono favolose! Se siete degli amanti come me della cucina ma soprattutto se amate sperimentare ricette, allora questo libro fa per voi.
Un libro davvero
bellissimo, che avevo nella libreria da tempo ma non mi decidevo a leggerlo!
Martina Signorile
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