La Nave di Teseo, l'ultimo, discusso romanzo di V.M. Straka – autore prolifico quanto enigmatico – nel quale un uomo senza passato viene rapito e imbarcato a forza su una strana nave dal terrificante equipaggio e lanciato verso i pericoli di una missione ignota.
“Questa è una storia, naturalmente, e una storia che ha ben poco a che fare con la verità, se non per manipolarla”.
«All'inizio degli anni cinquanta, nello Stato d'Israele nacque un nuovo paese, il paese di Qua. In questo paese vive un popolo estraneo che viene dalla terra di Là. I suoi abitanti sono giunti qua contro la loro volontà; uniche loro proprietà: una lingua straniera, strane usanze, ricordi e incubi. Dopo il caos della terra di Là, si imposero il compito di dare vita a una nuova creazione, e costruirono un nuovo mondo. Nel paese di Qua vive anche Helena, mia madre, dopo che era morta nella seconda guerra mondiale, e qua, da sola, mi ha cresciuta. All'inizio degli anni novanta, dopo che mia madre è morta per la seconda volta, si sono riuniti e sono venuti a porgerle un ultimo saluto coloro che ancora erano rimasti nel paese di Qua; e riportarono in vita quelli che non c'erano più. E quella terra, che con i suoi morti giace moribonda da ormai molti anni, risuscitò: per sette giorni tornò di nuovo in vita un paese sconosciuto, un paese che mi è stato patria e famiglia. E questa è la sua storia».
Sabrina Bonelli 3ALSU
Alessia Cipriano 3ALSU
Perché le bambine e i bambini non
possono fare le stesse cose? Perché questa differenza?
Elena Gianini Belotti si poneva queste domande sin da piccola, vivendo come una terribile
ingiustizia le limitazioni dovute alla sua appartenenza al genere femminile. Il
suo nome è legato al saggio Dalla parte delle bambine che tante
donne hanno letto ed apprezzato e che è stato un testo importante per le
battaglie femministe. La prima edizione vede la luce nel 1973 e né l’autrice né
la casa editrice immaginavano il grande successo che il libro avrebbe riscosso.
In Dalla parte delle bambine Elena espone la sua tesi secondo la quale
la differenza caratteriale tra maschi e femmine non è innata, ma è frutto dei
condizionamenti culturali che si subiscono sin dai primi anni di vita: “la
bambina vivace ed esuberante non rientra negli stereotipi”, si deve quindi
intervenire “femminilizzando” questa sua caratteristica.
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Ricordo ancora il mattino in cui mio padre mi fece conoscere il Cimitero dei Libri Dimenticati. Erano i primi giorni dell'estate del 1945 e noi passeggiavamo per le strade di una Barcellona intrappolata sotto cieli di cenere e un sole vaporoso che si spandeva sulla rambla de Santa Monica in una ghirlanda di rame liquido.
«Daniel, quello che vedrai oggi non devi raccontarlo a nessuno» disse mio padre. «Neppure al tuo amico Tomás. A nessuno.»
«Neanche alla mamma?» domandai sottovoce.
Mio padre sospirò, offrendomi il sorriso dolente che lo seguiva sempre come un'ombra.
«Ma certo» rispose a capo chino. «Per lei noi abbiamo segreti.»
«Neanche alla mamma?» domandai sottovoce.
Mio padre sospirò, offrendomi il sorriso dolente che lo seguiva sempre come un'ombra.
«Ma certo» rispose a capo chino. «Per lei noi abbiamo segreti.»
La leggenda di Sleepy Hollow, anche conosciuto come La leggenda della valle addormentata e La valle del sonno, è un racconto dello scrittore statunitense Washington Irving raccolto nell'antologia Il libro degli schizzi. |
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