mercoledì 24 gennaio 2018

IL RECUPERO NO, NON LO AVEVO CONSIDERATO…


Durante la settimana di flessibilità gli alunni che hanno difficoltà in alcune materie hanno la possibilità di seguire dei corsi di recupero, dove i professori spiegano loro gli argomenti non compresi durante il trimestre.
Noi, giornaliste in erba del Mattei’s Blog, abbiamo girato per alcune classi per capire cosa significa frequentare i corsi di recupero all’interno delle aule studio.

Gli alunni delle prime del Liceo delle Scienze Umane hanno risposto alle nostre domande con tranquillità (va detto che non tutti sono stati ospitali), sostenendo che i professori erano abbastanza chiari nella spiegazione dei concetti fondamentali, mostrando dunque fiducia in un riscontro positivo alla fine di questa particolare settimana. Inoltre, hanno specificato che, nonostante le materie abbastanza impegnative, i professori non hanno fatto pesare il corso.
Positive anche le dichiarazioni degli alunni-tutor. “Ci piace – hanno dichiarato – aiutare gli altri ragazzi in difficoltà”.

L’opportunità di recuperare le materie non sufficienti nel trimestre in una settimana dedicata interamente a questo, è una prassi nel nostro Istituto ma le posizioni sono discordanti.

Ciò che è emerso è che la maggioranza degli alunni ritiene che questi corsi siano utili ma…
Ebbene sì, c’è un ma.
Infatti, mentre alcun alunni sostengono di essere riusciti a colmare qualche loro dubbio, una minoranza pensa il contrario, sostenendo che i corsi di recupero durante la settimana di flessibilità siano solo una perdita di tempo, poiché vengono ripresi argomenti vecchi.

Già… magari quelli non compresi nei mesi precedenti.


Opinioni contrastanti anche per quanto riguarda la seguente domanda: “I corsi sono pesanti?”
Un numero cospicuo di alunni hanno risposto che non lo sono o che comunque dipende dai compiti assegnati giorno per giorno. Altri, invece, li ritengono non semplici, soprattutto chi ha materie come matematica e fisica.
In merito, invece, all’organizzazione degli orari la gran maggioranza dei ragazzi pensa che un’ora e mezza sia un eccesso che nuoce al mantenimento dell’attenzione: meglio un’ora.
Ovviamente c’è anche chi è contento e non ha rimostranze da fare.
Che dire?
Il mondo è bello perché è vario.

Valentina Negri 3 ALSU
Laura Bersani 3ALSU
Martina Cattani 1ALSU
Cassandra Pastori 1ALSU



0 commenti:

Posta un commento