domenica 4 giugno 2023

PRIDE MONTH E PIACENZA PRIDE 2023: rinnovata coscienza per la lotta ai diritti umani

Cari lettori del Mattei’s Blog, siamo qui per parlarvi sia del Pride Month sia di un'importante manifestazione che ha colorato per la prima volta la città di Piacenza il 27 maggio scorso: il Piacenza Pride 2023.
PRIDE MONTH:
Il concetto di Pride Month è iniziato con le rivolte di Stonewall, una serie di sommosse per la liberazione dei gay che hanno avuto luogo per diversi giorni a partire dal 28 giugno 1969. Le ribellioni sono iniziate dopo un raid della polizia allo Stonewall Inn, un bar gay situato a Lower Manhattan a New York City. Dopodiché, il 28 giugno 1970, in occasione del primo anniversario della Rivolta di Stonewall, si tennero le prime marce del Pride a New York, Los Angeles e Chicago. Migliaia di persone LGBTQ+ si sono riunite per commemorare Stonewall e manifestare per la parità dei diritti. Gli eventi di Stonewall e i movimenti di liberazione che seguirono furono il risultato diretto dei decenni precedenti di attivismo e organizzazione LGBTQ+. Ancora oggi, il pride è celebrato ogni anno nel mese di giugno per onorare le rivolte di Stonewall del 1969 e lavora per ottenere pari giustizia e pari opportunità per tutte le persone queer. Questo mese si tengono anche commemorazioni per i membri della comunità persi a causa di crimini d'odio o HIV / AIDS.
Molti sbagliano nel credere che questo mese commemorativo sia solo una festa, infatti si deve sempre ricordare che il Pride è nato come una protesta contro l’odio, la censura e l’ingiustizia e lo sarà sempre finché esisterà l’odio e l’oppressione. Il bisogno di credere nell’orgoglio esiste in contrasto alla vergogna che viene imposta dalla società alle persone queer riguardo la loro identità.

LGBT E ARTE
Il pride, inoltre, sia nel passato sia nel presente, è stato anche sostenuto dagli artisti, che sono stati fondamentali nel suo sviluppo. Ad esempio, Frida Kahlo era una pittrice dotata e apertamente bisessuale. Ha usato la sua arte, principalmente attraverso autoritratti, come mezzo per rappresentare argomenti tabù, come la sessualità femminile, il dolore e gli standard di bellezza femminile. Ha anche onorato la cultura messicana attirando l'attenzione del pittore messicano Diego Rivera.

Un altro esempio molto consciuto è Keith Haring. Le sue opere hanno un linguaggio iconico che è rimasto nel tempo e i suoi interessi artistici lo definiscono: guerra, sessualità, morte e nascita. Haring ha fatto molto di più che esporre nei musei: ha sensibilizzato la società sulle cause sociali che gli stavano a cuore, quali l'omosessualità e l'AIDS. 
In anni più recenti, Muholi, un attivista visivo e fotografo sudafricano, ha documentato la vita di persone di colore di diverso orientamento sessuale in risposta alle continue discriminazioni e violenze subite dalla comunità LGBTQ: proprio nel 2006 Muholi ha intrapreso un progetto in corso, “Faces and Phases”. La missione autoproclamata di Muholi è "riscrivere una storia queer nera e transvisiva del Sud Africa affinché il mondo sappia della nostra resistenza ed esistenza al culmine dei crimini d'odio in SA e oltre". Questi ritratti sorprendenti fanno parte del contributo di Muholi a una storia omosessuale sudafricana più democratica e rappresentativa. Attraverso queste immagini positive, Muholi spera di compensare lo stigma e la negatività legati all'identità queer nella società africana.
PIACENZA PRIDE 2023
Ad inaugurare la serie di Pride che si susseguiranno quest’anno per tutta Italia, oltre tremila persone, senza distinzione di età, quindi giovani, anziani, bambini e famiglie, si sono riunite presso i Giardini Margherita con lo scopo di sfilare per le vie della città, facendo sentire la propria voce o sostenendo la causa della comunità arcobaleno. Una manifestazione pacifica e inclusiva nei confronti di tutte le minoranze, per sensibilizzare la popolazione sui diritti civili contro chi vuole negare la libertà di tante persone considerate erroneamente diverse per preconcetti legati non solo al proprio orientamento sessuale.
Ad aprire il corteo sono stati gli ospiti d’onore Vladimir Luxuria e Alessandro Zan con la banda del Piacenza Jazz Club e varie associazioni organizzatrici, quali Arcigay Piacenza Lambda, Famiglie Arcobaleno, Arci, Agedo e Grande Colibrì. È stato un sabato pomeriggio caratterizzato da un’esplosione di colori, bandiere, costumi stravaganti e voglia di divertirsi ma allo stesso tempo di dire basta alle negazioni e ai soprusi ancora presenti nella nostra società.
Non sono certo mancate le polemiche a seguito dell’evento che non hanno però fermato l’entusiasmo e la piacevolezza della giornata per tutti i partecipanti.
A conclusione di tutto, è quindi importante prendere coscienza di ciò che è stato fatto nel tempo fino ad oggi, dove si continua a lottare per i diritti delle persone appartenenti alla comunità LGBT. Questo, affinché sia possibile ottenere l’uguaglianza che non è ancora completamente presente neanche nei Paesi sviluppati, figuariamoci negli altri dove un individuo non può esprimere liberamente sé stesso perché l’omosessualità viene considerata un reato punibile anche con la pena di morte.  

PAOLA BRAVO e PRABH CHAGGAR – 3^B LS


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