Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido (Albert Einstein).

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla (Jim Morrison).

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora (Haruki Murakami).

Non sono una donna addomesticabile (Alda Merini).

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te (Steve Jobs).

martedì 3 dicembre 2024

Scoperte di Ottobre: nuove Frontiere della Scienza!

 In un mondo in cui le scoperte scientifiche stanno rimodellando la nostra comprensione dell'universo ogni giorno, tenersi informati sui progressi attuali è più importante che mai. Mentre traiamo ispirazione dalle incredibili innovazioni del passato, studiandole e comprendendole negli studi scolastici, è altrettanto fondamentale concentrarsi sui risultati rivoluzionari che stanno avvenendo proprio ora per non rimanere bloccati nello studio puramente teorico e stazionario della conoscenza. 

Ecco alcune delle più importanti nuove scoperte e progressi in vari campi della scienza, realizzati nei mesi precedenti al 2024.

A partire dall'infinita esplorazione dello spazio, abbiamo avuto grandi novità che hanno plasmato il modo in cui vediamo il nostro universo. Nell'ottobre di quest'anno, sono stati rivelati allo IAC, il più grande Congresso astronautico internazionale che si è tenuto a Milano, dal direttore generale dell'Esa Josef Aschbacher e dal direttore scientifico Carole Mundell, alcuni immagini catturate dal telescopio spaziale Euclid dell'Agenzia spaziale europea. Questo telescopio può muoversi più velocemente e osservare un'area molto più grande (100 volte più grande) del famoso JWST della NASA. Quindi, gli astronomi stanno continuamente combinando tutte le immagini catturate per comporre una mappa, un ritratto di famiglia dell'universo conosciuto e osservabile. Per ora è stato costruito soltanto l'un percento della mappa 3D che è stato incaricato di creare. Il mosaico da 208 gigapixel catturato dal dispositivo costituisce quella che gli scienziati chiamano "la prima pagina" del grande atlante cosmico che Euclide creerà nei prossimi sei anni di osservazione. L'area fotografata copre ancora cinquecento volte l'area occupata dalla nostra luna nel cielo notturno comprendendo decine di milioni di stelle nella Via Lattea e circa 14 milioni di galassie distanti oltre la nostra, visibili ingrandendo l'immagine.


La capacità di Euclid di visualizzare deboli nubi all'interno della Via Lattea, note come "cirri galattici", e di
catturare strutture intricate come la galassia a spirale ESO 364-G036 situata a 420 milioni di anni luce di distanza,
dimostra il potenziale del telescopio di far luce sui misteri cosmici. È assolutamente incredibile che l'esplorazione
spaziale sia arrivata così lontano da presentare sui nostri piccoli schermi, sulla nostra piccola Terra, la vastità di tutto ciò che ci circonda.
Passando al campo della fisica, la "Royal Swedish Academy of Sciences" ha deciso di assegnare il premio Nobel per la fisica 2024 a John J. Hopfield e Geoffrey Hinton  "per le scoperte e le invenzioni fondamentali che consentono l'apprendimento automatico con reti neurali artificiali”. I due premi Nobel per la fisica di quest'anno hanno utilizzato strumenti della fisica per sviluppare metodi che sono il fondamento del potente apprendimento automatico odierno. John Hopfield ha creato una memoria associativa in grado di archiviare e ricostruire immagini e altri tipi di pattern nei dati. Geoffrey Hinton ha inventato un metodo in grado di trovare autonomamente proprietà nei dati e quindi eseguire attività come l'identificazione di elementi specifici nelle immagini."Il lavoro dei premiati è già stato di grandissimo beneficio. In fisica utilizziamo reti neurali artificiali in una vasta gamma di aree, come lo sviluppo di nuovi materiali con proprietà specifiche", afferma Ellen Moons, presidente del Comitato Nobel per la fisica.
Inoltre, il professor Seokheun "Sean" Choi della Binghamton University e la studentessa di dottorato Maryam Rezaie stanno riutilizzando la loro ricerca sulle biobatterie alimentate da batteri, ingeribili e non, in una nuova idea di piante artificiali che possono nutrirsi di anidride carbonica, rilasciare ossigeno e persino generare un po' di energia. Le piante artificiali utilizzano la luce interna per guidare la fotosintesi, ottenendo una riduzione del 90% dei livelli di anidride carbonica, superando di gran lunga la riduzione del 10% osservata con le piante naturali.


Le scoperte recenti in ambito scientifico dimostrano come l'umanità continui a spingersi oltre i propri limiti, esplorando l'universo, rivoluzionando la tecnologia e cercando soluzioni
innovative per affrontare le sfide globali. Comprendere e valorizzare questi progressi è essenziale per costruire un futuro sempre più sostenibile e ricco di opportunità.
Chaggar Prabhjot Kaur 
5BLS









Imparare l'inglese a Dublino!

 Bentornati cari lettori del Mattei’s blog,
oggi non vi parlerò di musica come sono solito fare, bensì tratterò dello stage linguistico che ho svolto a Dublino, capitale dell’Irlanda, lo scorso mese.
Esso è iniziato domenica 13 ottobre.
Una volta preso l'areo e trascorso il volo, si è raggiunta, tramite la corriera che ha prelevato noi studenti dall’aeroporto, la scuola. 
Lì, dopo aver conosciuto il direttore, ognuno di noi ha ricevuto un badge che avrebbe obliterato prima di usufruire dei mezzi pubblici ( luas=tram, pullman e treni), che avrebbero favorito lo spostamento nella capitale.
Successivamente a ciò, ogni coppia o gruppo di ragazzi è stato condotto, da uno dei membri delle famiglie ospitanti, alla propria casa.
La routine giornaliera da seguire è stata abbastanza semplice.
Terminata la colazione, svoltasi circa un quarto d’ora prima di uscire di casa, ci si è recati a scuola ove le lezioni, intervallate da una pausa di 15 minuti,  iniziavano alle 9:15 ( ora locale in Irlanda) e terminavano alle 12:45.
In tutto erano presenti due classi di alunni i quali sono stati suddivisi per livello di inglese, misurato tramite un esame di collocamento, svoltosi qualche giorno prima della partenza, al Mattei.
Nella mia classe ,durante le prime ore, si sono svolte delle tipiche attività in lingua inglese come listening, speaking, writing e reading, mentre nelle ultime si è discusso di tutto ciò che riguarda la cultura irlandese come il folklore, i cibi, la storia ed anche l’alfabeto, differente dal nostro poiché mancante di alcune lettere come la z o la j.
Poi, dopo aver terminato il pranzo alle 13:30, nei diversi pomeriggi, sono state visitate tutte le principali attrazioni turistiche di Dublino.
Il giorno successivo all’arrivo, ossia il 14 ottobre,è stata percorsa la O'Connell street, dotata di questo imponente monumento di acciaio, chiamato “The Spire”,ed è stata visitata la cattedrale del patrono irlandese, ovvero San Patrizio.
Il 15 ottobre è stato visitato il Trinity College e la “Book of Kells experience", cioè la biblioteca, contenente uno dei libri più antichi al mondo, ossia il “Book of Kells”.
Il 16 ottobre si è vista, insieme al museo “Chester Beatty”, la zona più “moderna” di Dublino,dotata di tantissimi grattacieli i quali si affacciano sul fiume Liffey.
Su quest’ultimo è stato costruito uno dei ponti più noti al mondo, ovvero il “Samuel Beckett’s  bridge”, ispirato al drammaturgo irlandese Samuel Beckett.
Il 17 ottobre è stata ammirata la zona costiera della città, la quale si affaccia sull’Oceano Atlantico. 
Il 18 ottobre sono stati visitati la National Gallery, il monumento dello scrittore Oscar Wilde ed il parco più grande della città, ovvero Saint Stephen’s Green Park.
Tutte le serate sono state trascorse in compagnia o in centro città o al centro commerciale Dundrum.
Infine, l’ultimo giorno, sono stati consegnati ad ognuno di noi studenti gli attestati di frequentazione della scuola, con assegnato il livello di inglese ottenuto.
Fin da quando si è iniziato a parlare dello svolgimento dello stage a gennaio, ho sempre pensato che avrei voluto partecipare.
Innanzitutto perché sono una persona che apprezza, quando possibile, arricchirsi di esperienze, ma anche perché ho potuto rifare un viaggio lontano dall’Italia dopo più di 5 anni dall’ultima volta.
Peraltro questo è stato il mio primo spostamento, svolto in modo totalmente autonomo e con grandi responsabilità da avere come non perdere oggetti essenziali come i documenti personali.
Per cui, per tutte le classi terze che l’anno prossimo potranno svolgere lo stage, invito a leggere la mia esperienza per capire se viverla o lasciarla sfuggire. 
Francesco Maccagni 4BLSU