Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido (Albert Einstein).

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla (Jim Morrison).

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora (Haruki Murakami).

Non sono una donna addomesticabile (Alda Merini).

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te (Steve Jobs).

sabato 30 dicembre 2023

"Io capitano",un film per parlare di emigrazione

 



Io capitano è un film di genere drammatico, diretto da Matteo Garrone.

Il film,tratta dell' emigrazione africana verso l' Europa.

"Io capitano" si sofferma sulle ragioni del viaggio,sulle motivazioni culturali del fenomeno al di là dell’aspetto economico, sull’identità e le aspirazioni degli immigrati prima di lasciare il paese d’origine.

L’interesse verso i personaggi di Seydou e Moussa s’identifica con la scelta di rendere implicito ogni ragionamento sui trafficanti o sul tema dell’accoglienza, prediligendo una prospettiva più attenta alle ragioni del viaggio e alle sue ripercussioni.

Io capitano mostra un Senegal povero, ma felice, non dilaniato da guerre, carestie e da conflitti sociali che si intreccia con la vita di due sedicenni che,nonostante questo,subiscono il richiamo e la fascinazione dei modelli culturali occidentali.

Seydou e Moussa si nutrono, infatti, di YouTube e pianificano un’esistenza da popstar nel “nuovo mondo”, dove s'immaginano a firmare autografi per i ragazzi bianchi.

Al contrario del viaggio senza scelta di tanti migranti disperati, il loro somiglia più a quei racconti di formazione in cui si parte con un po’ di ingenuità e si finisce pieni di amarezza: i sogni diventano incubi e la purezza si deforma in severa crudeltà.

Spettacolare la sequenza in cui è presentata la traversata notturna nel deserto del Sahara in cui i corpi dei migranti diventano ombre disumanizzate lasciate nelle mani dei trafficanti.

Un film che consigliamo a tutti per le infinite riflessioni a cui è riuscito a ricondurci.

                                                                                                      classe 2BLSU





Con PizzAut nutriamo l'inclusione !

Nico Acampora, ex educatore napoletano, durante il convegno all’università Cattolica di Piacenza, ha parlato alla nostra platea di studenti, di autismo.

L’autismo è un disturbo psicologico che porta un soggetto a compiere comportamenti strani e continui fin dall’infanzia.

Infatti, i neonati autistici compiono di insolito il dondolio,il rifiuto delle coccole, del contatto visivo e addirittura dei rapporti sociali.

Inoltre, essi iniziano a parlare più tardi a differenza dei coetanei e provano grande agitazione in caso di cambiamenti, come nuovi alimenti o giocattoli.

Questo disturbo è parecchio diffuso in Italia; la stima dei bambini autistici è pari a 500000-600000.

Talvolta viene raramente portato rispetto a questi soggetti e, in particolar modo, nell’ambito lavorativo.

Qui si inserisce l’insolita iniziativa di Nico Acampora,fondatore di “PizzAut”.

Nico ha preparato questo progetto grazie ad un’esperienza diretta con l’autismo.

Infatti, dopo aver visto il secondogenito autistico Leo, nato nel 2010, preparare una pizza per la famiglia, ha creduto che questa attività potesse essere d’aiuto a tutti gli autistici.

Pizzaut” non è una semplice pizzeria nella quale sono coinvolti 35 giovani di età compresa tra i 20 ed i 25 anni, bensì un grande esempio di inclusione sociale, altro argomento trattato durante il convegno.

L’inclusione dal punto di vista sociale indica la percezione dell'appartenenza all’interno di gruppi od istituzioni e ha come obiettivo da raggiungere l’eliminazione delle discriminazioni prodotte da diversi fattori proprio come le disabilità .

Per Nico è impensabile che gli autistici non possano lavorare o studiare a causa del loro disturbo o che non possano avere la loro autonomia nel mondo lavorativo.

I dipendenti del ristorante hanno subito grazie a Nico un grande cambiamento in positivo:alcuni sono passati dal non rivolgere la parola a nessuno ad abbracciare tutti i clienti.

Successivamente Nico ha creato anche il “PizzAutobus” ovvero un insieme di food truck gestiti da 5 dipendenti autistici; il suo intento è quello di espandere ad ogni provincia un furgoncino per permettere a circa 500 autistici di trovare lavoro.

Queste attività potrebbero essere proposte, secondo me, anche agli studenti nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

Affiancate allo studio, esse potrebbero diventare ottime tecniche di apprendimento.

In primo luogo esse potrebbero equivalere alle prime esperienze lavorative di uno studente il quale potrebbe capire cosa vuol dire avere buoni rapporti con i propri colleghi e,di conseguenza, imparare a rispettarli ed accettarli così come sono.

                                                                                                  Francesco 3BLSU


giovedì 28 dicembre 2023

Visita alla sede Editoriale di Libertà

Venerdì scorso con la mia classe sono andato a Piacenza alla sede del quotidiano “Libertà”. Abbiamo viaggiato in treno e a piedi abbiamo raggiunto la redazione di questo giornale, che è abbastanza vicino alla stazione.

Lì ci ha accolti un giornalista che ci ha fatto visitare la redazione. Ogni giornalista ha la sua postazione e il proprio computer per poter scrivere le notizie, che verranno pubblicate il giorno successivo.

Mi ha incuriosito capire come si fa ogni giorno a trovare sempre qualcosa su cui scrivere, anche se non succede nulla di speciale e avrei voluto saperne di più.

Bisogna essere proprio bravi per trovare lo spunto per scrivere un articolo.

La parte più interessante della visita, però, è stata lo studio televisivo, da cui viene trasmesso il tg locale.

La stanza non è molto grande, ma dietro la scrivania c’è un enorme green screen e di fronte una tv, dove si vede ciò che viene trasmesso.

Io mi sono divertito ad improvvisarmi giornalista televisivo e ho parlato di un aggiornamento sulla morte di Giulia Cecchettin. Quella mattina sul giornale c’era la notizia dell’audio che la ragazza aveva inviato alle amiche, io ho fatto finta di essere un giornalista e ne ho parlato.

Penso che il lavoro di giornalista sia molto impegnativo, perché richiede tante ore di lavoro e per questo non vorrei farlo.

Mi piacerebbe invece lavorare in uno studio televisivo per il montaggio dei video, perchè si userebbero strumenti tecnologici, che a me piacciono tanto.

Prima di tornare a Fiorenzuola, poiché c’era ancora un po’ di tempo prima di prendere il treno, con un mio compagno di classe, sono andato al McDonald e ho gustato un buon Crispy McBacon, delle patatine e ho bevuto la coca-cola.

E’ stata proprio una bella giornata!

. Marco 2BLSU






"C'è ancora domani" il film di Paola Cortellesi

 Nel contesto storico del dopoguerra, che la sceneggiatrice fotografa abilmente attravero l’uso del bianco e nero, viene narrata la storia di Delia.

La donna  è sposata con un uomo che la maltratta, intanto bada alla casa,alla famiglia e vive in uno stato costante di sottomissione.

Delia tira avanti tra mille lavoretti, in una famiglia con tre figli, con la maggiore che sembra destinata a un matrimonio più ricco e dunque apparentemente a un futuro migliore.

È una storia popolare, che ci ricorda le nostre nonne, quelle donne che nel Dopoguerra si arrabattavano per tirare avanti e subivano le discriminazioni di genere senza neanche sapere che cosa fossero, perché così girava il mondo e pertanto tutto questo sembrava “normale”.

La tematica principale risulta così l’emancipazione della donna che rivendica un proprio ruolo nella famiglia,nel posto di lavoro,nella società.

Uno degli strati che riveste l’emancipazione è proprio il rapporto inter e intrapersonale tra le donne e il lavoro. La protagonista, infatti, impegnata in diversi lavori per sottostare al regime coniugale, vede calpestati anche i diritti di lavoratrice.

Ma se po’ sape’ perchè questo al primo giorno pijia più de me?

Quello è omo, no?
In questo contesto il 10 marzo 1946 rappresenta una data fondamentale, in quanto per la prima volta in Italia le donne ottengono il diritto di votare e di essere elette.
Dalla visione di questo film è nato il nostro lavoro di educazione civica che ci ha visti impegnati nella ricerca dei diritti delle donne a livello storico,lavorativo,legislativo,sociale...per poi soffermarci  su alcune donne speciali, donne che hanno fatto la differenza.
E vi possiamo assicurare che la cernita è stata molto difficile perchè ne abbiamo trovate tantissime!
                                                                                                           Gli alunni della 2ALSU





Stage linguistico a Dublino!

Anche  quest'anno le classi quarte del Polo Mattei hanno partecipato con entusiasmo allo stage linguistico a Dublino.
I ragazzi delle quarte del Liceo delle Scienze Umane ci raccontano la loro esperienza.
Il gruppo si è ritrovato di in mattinata presso il parcheggio del Centro Cappuccini di Fiorenzuola d'Arda ed è partito con il pullman alla volta dell'aeroporto di Bergamo.
Arrivati presso l'aeroporto di Dublino, un pullman della Emerald School ci ha portato presso la sede della scuola, dove le famiglie ospitanti sono venute a ritirarci in automobile.
Tutti i restanti spostamenti in Dublino sono avvenuti con i mezzi di trasporto pubblici dublinesi, per i quali ci siamo muniti di apposito pass.
Da domenica 15 a sabato 21 ottobre 2023 siamo stati ospitati da famiglie dublinesi scelte dalla Emerald School e residenti nella zona Nord della città.
Siamo stati sostanzialmente soddisfatti delle sistemazioni, anche se talvolta il cibo proposto non era di nostro gradimento o in linea con le quantità a cui siamo abituati.
Le famiglie ospitanti si sono dimostrate molto gentili e disponibili in tutte le occasioni in cui poteva essere richiesta attenzione o sostegno.
Da lunedì a venerdì abbiamo svolto attività varie visite della città nella mattina, goduto di un po' di tempo libero per pranzo, svolto ore di lezione presso la Emerald School nel pomeriggio, cenato in famiglia (salvo mercoledì 18 ottobre quando è stata organizzata una cena in Temple Bar per tutto il nostro gruppo) e abbiamo trascorso le serate presso il centro commerciale di Dundrum.
Queste sono state le nostre visite e attività culturali della mattina:
- tour del centro di Dublino (con guida parlante inglese offerta dalla Emerald School);
- visita alla Cattedrale di Saint Patrick;
- visita a Dublinia;
- visita al Trinity College e alla sua Old Library con il Book of Kells;
- visita alla National Gallery.
Per quanto riguarda le lezioni, il nostro gruppo è stato diviso in due classi sulla base di un placement test proposto dalla Emerald School e svolto in Italia prima della partenza. Ogni classe svolgeva due moduli da 1 ora e mezza ogni pomeriggio: una lezione di grammatica ed una di civiltà e conversazione.
Siamo stati bene e l'esperienza è stata positiva per tutti noi perché ci ha permesso di migliorare la lingua,conoscere una nuova cultura e assumure un atteggiamento mentale positivo davanti a situazioni nuove e quindi inevitabilmente sfidanti.
                                                                  Le classi quarte del Liceo delle Scienze Umane




“Amare non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.”

 
Ciao a tutti! Oggi vi parlo del Piccolo Principe, un grande capolavoro annoverato tra i classici della letteratura novecentesca.
Pubblicato nel 1943 in francese, Le Petit Prince, è un racconto di Antoine de Saint-Exupéry, un giovane aviatore e appassionato di astronomia.
Scritto durante la seconda guerra mondiale, il libro esplora tematiche universali come l’amore, l’amicizia, e il volersi sentire accettati dagli altri.
Con una prosa delicata e illustrazioni affascinanti dell’autore stesso.
Il libro racconta l’incontro di un aviatore, caduto in deserto e senza provviste, con un giovane fanciullo, un principe proveniente da un piccolo asteroide.
Nel 2023 il libro ha compiuto 80 anni. Il Piccolo Principe rimane attuale e continua ad
incantare piccini e adulti. I primi si rivedono nel principe, fanciullo, curioso, dolce e innocente che esplora l’ universo. I secondi si riconoscono nell’aviatore, simbolo del mondo adulto, troppo rigido, serio e poco vivace.
È un libro che può incantare, far sorridere o riflettere.
Un paio di citazioni:
“Amare non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.”
“Tutti i grandi sono stati bambini – ma pochi di essi se ne ricordano”
Malinconico e triste il destino dell’autore. Il 31 luglio 1944, Antoine partecipa ad una missione di ricognizione aerea, sarà l’ultima volta che verrà visto. Nel 2008 verranno ritrovati i resti dell’aeroplano e un braccialetto targato Saint-Ex, nei pressi di Marsiglia.
Mohamed Abidi 3 BLSU