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"Sfere,
Bolle, Palle, Globi ", è il titolo della mostra inaugurata sabato 18
novembre, e rimasta aperta fino al 27 novembre, presso la sede del Liceo
Scientifico Mattei.
Il cerchio rappresenta l’infinito.
Produzione
dall'Association pour la Creation de la Cité des Geometries e, tradotto in
italiano, dalla Fondazione Golinelli in collaborazione con ForMath Project, la
mostra è un meraviglioso viaggio interattivo attraverso arte e scienza: un modo
diverso, insomma, di intendere una delle forme geometriche più particolari.
Il
cerchio è uno dei cinque simboli più importanti, perché rappresenta il Sole, è il potere maschile ma, poiché
nello stesso tempo simboleggia l'anima e l'acqua, è anche il principio
femminile, l’aspetto materno della vita. Il cerchio rappresenta l’infinito.
Non è da escludere, infatti, che entrando all’interno del
laboratorio di scienze del Liceo, si possa rivivere la stessa aria che
respirava Galileo mentre osservava il cielo e i suoi pianeti. In effetti,
questa mostra imperdibile per i più curiosi è stata un'esposizione
che ha interessato numerose persone, dai più grandi ai più piccoli, tutti
coinvolti nelle spiegazioni attraverso esperimenti e indovinelli.
L'iniziativa,
promossa dalla professoressa Mariacristina Incerti e condivisa dai colleghi
docenti era volta a suscitare entusiasmo e partecipazione, invitando ad una immersione
nella semplice ed eterna magia delle bolle di sapone.
Nel
ruolo di ciceroni, i ragazzi delle due quinte Liceo sono stati al servizio di
tutti i visitatori per illustrare fenomeni all'apparenza lontani dal
quotidiano, anche se in realtà fondamentali per capirne gli aspetti più
semplici e spesso ingenuamente trascurati.
Non
sono mancati riferimenti a un tema molto importante: la sostenibilità.
Argomento
– questo – affrontato nei termini di ottimizzazione, cioè miglioramento della
vita nel pieno rispetto delle risorse. Come è stato possibile vedere, infatti,
i numerosi personaggi dei pannelli, tra cui principesse fenicie e simpatici
pinguini, sono riusciti a risolvere varie situazioni seguendo proprio questo
ideale.
Principesse
fenice e pinguini geniali hanno sicuramente stuzzicato la meraviglia dei
visitatori, così come la ricerca del percorso più breve, la fragilità della
tensione superficiale, l'abilità costruttiva delle api, gli intricati reticoli
di Steiner, e molto altro ancora.
Il
pubblico – davvero numeroso in tutte le giornate in cui la mostra era aperta – hanno partecipato curiosi e affascinati dal fatto che dentro una sfera
si può nascondere l’immagine del nostro personale infinito.
Federica Bassi 5AL
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