venerdì 11 giugno 2021

KITCHEN DI BANANA YOSHIMOTO


Mikage è una ragazza che rimane sola al mondo dopo la morte della nonna e per problemi economici è costretta a cambiare casa. Proprio nel momento del bisogno arriva Yuichi, un giovane che conosceva sua nonna e le propone di stare a casa sua fin quando non troverà una nuova sistemazione.

Ma perché proprio il titolo Kitchen? Perché la protagonista ha un rapporto particolare con la cucina e il cibo. Per lei la cucina non è solo un luogo dove preparare il pranzo e la cena, ma è un posto che richiama calore, famiglia e sua nonna.

 “Quanti anni avevo quando ho capito che su quel sentiero buio e solitario l'unica luce possibile era quella che io stessa avrei emanato? Anche se sono stata cresciuta con amore, mi sono sempre sentita sola”

Il romanzo parla della solitudine dei giovani e della morte, due punti che spesso riscontro nei romanzi di Yoshimoto, la quale ha l’abilità innata di trattare in modo così fluido e leggero questi concetti senza però sminuirne l’importanza. 
Devo dire che mi aspettavo molto di più da questa storia. Mikage è una protagonista che a volte non mi ha convinta particolarmente e l’ho trovata molto statica. Ho però adorato la caratterizzazione di Yuichi, un ragazzo introverso che vive da solo con un padre trasngender; questo particolare ha dato più corpo alla storia sollevando altri punti interessanti inerenti alla società giapponese. Il rapporto di Mikage e Yuichi si evolve lentamente e tutto nasce dal dolore, due anime che si completano stando vicine. Anche se mi aspettavo molto di più da questo libro, Kitchen è stata comunque una piacevole lettura ed è sicuramente un titolo da tenere in libreria se amate lo stile di Banana Yoshimoto.

“La strada è sempre decisa, non però in senso fatalistico. Sono il nostro continuo respirare, gli sguardi, i giorni che si susseguono a deciderla naturalmente”

E voi che libri avete letto di Banana Yoshimoto? Io per ora ho letto solo ‘Kitchen’ e ‘Il dolce domani’ entrambi hanno avuto il potere di trasportarmi in Giappone e nella cultura di quel territorio magico.

MARTINA SIGNORILE 3ALSU

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