mercoledì 30 settembre 2020
mercoledì 23 settembre 2020
AnimaMente#13:Una scrittrice senza maschere by Anna Fossati
Di solito il mio viaggio all'interno del Matteisblog è in incognito, tuttavia questa volta sono costretta a uscire allo scoperto... o meglio è Anna Fossati a portami fuori dall'anonimato.
Anna Fossati si è diplomata l'anno scorso, l'anno del Covid (e speriamo che sia l'ultimo che si possa apostrofare in questo modo), è stata bravissima - come sempre - puntale - come sempre - precisa - come sempre. Ma non fatevi ingannare dal - come sempre - perché Anna è una ragazza ricca di risorse e riesce sempre a sorprenderti, a farti capire che la vita è molto più che bella.
Mi ha onorata di una sua intervista e il video lo trovate su youtube AnimaMente
Ma ho voluto caricarlo anche sul nostro blog
Michela Pisu
Onorata di essere stata intervistata da Anna, una delle mie migliore allieve, ragazza splendida, acuta, ironica e dalla grande sensibilità. grazie Annina #animamente
giovedì 10 settembre 2020
L’anno delle grandi aspettative
Il 2020, finora, è stato un anno che mese dopo mese, giorno
dopo giorno e secondo dopo secondo, non ha smesso di sorprenderci. È stato
l’anno delle perdite e delle grandi ribellioni ma adesso, la cosa che interessa
alla maggior parte dei ragazzi è: “Ma la scuola?”.
“Che cosa ti aspetti da quest’anno scolastico?”
È una domanda molto difficile alla quale proverò a rispondere
con la mia verità.
Magari alcune cose cambieranno e altre sono già cambiate ma,
sicuramente, sarà un anno particolare e pieno di sorprese. All’inizio
sicuramente saremo spaesati perché, fino ad adesso, la scuola è sempre stata
un’abitudine che nel corso degli anni non è mai cambiata: l’ora della merenda,
lo spazio in cui ci potevamo muovere e addirittura l’orario scolastico. Ma,
piano piano, accetteremo questi piccoli cambiamenti che, seppur molto
rivoluzionari, saranno utili per vivere in un ambiente più sicuro. Perché, alla
fine, è la paura che ci fa vivere nell’ansia di ritornare a scuola. C’è chi
preferiva le video lezioni e c’è chi invece no ma, in ogni caso, settembre e
quel campanello d’allarme che ci dice che ormai l’estate è finita. Un’altra
cosa che mi aspetto infatti è questa: spero che le persone intorno e noi ci
rispettino e che seguano le norme che ci sono stare date per riuscire a
ripartire al meglio. Molti probabilmente penseranno che sia inutile o anche
stupido, ma si è sempre detto che, alla fine, è meglio prevenire che curare no?
Auguro a tutto un buon inizio per quest’anno scolastico che
sicuramente ci metterà alla prova, ma accettatela questa sfida perché si sa, la
vita è imprevedibile.
Mariarosaria Cipolletta 4ALSU
giovedì 3 settembre 2020
I can’t walk again !
I can’t walk again, l’odio razzista torna a scuotere l’ America.
Il 23 agosto nella cittadina di Milwaukee, si verifica l’ennesimo caso di violenza da parte della polizia statunitense nei confronti di un cittadino afroamericano.
La vittima stavolta è Jacob Blake, colpito
ripetutamente alla schiena da colpi di pistola. Ancora una volta la colpa
dell'aggredito è quella di essere semplicemente di colore, ma quello che
aggrava ancora di più la situazione è il fatto che tutto ciò avviene davanti
agli occhi dei figli di Jacob, bambini traumatizzati a vita che ricorderanno
un'America piena di odio e di violenza.
Anche questo evento scatena nuovamente migliaia di
proteste, parte delle quali comportano nuovi spargimenti di sangue nelle
strade.
Stavolta la protesta non coinvolge solo normali
cittadini, ma anche volti noti come il campione dell'NBA Lebron James, il
pilota Lewis Hamilton e soprattutto il presidente Trump, il quale in questi
giorni ha visitato la cittadina di Milwaukee.
A colpirmi maggiormente sono state le parole del padre
di Jacob il quale, nonostante il dolore per il figlio, si perchè Jacob non
potrà più camminare, ha chiesto ai manifestanti di rimanere pacifici.
Non è vero che odio genera odio, spesso con la calma
si raggiungono grandi obiettivi e per questo i manifestanti hanno organizzato
una marcia a Washington dove Martin Luther King pronunciò il suo famoso
discorso “I have a dream”, con l’augurio che quel sogno prima o poi si
realizzerà.
Martina Cattani, 4ALSU
Banksy, una nave per salvare
Louise Michel è questo il nome della nave finanziata da Banksy per salvare i rifugiati nel Mediterraneo.
Non è la prima volta che il writer britannico interviene a favore di quelle persone che nel mare cercano un ponte verso una vita migliore, ma stavolta sceglie proprio di “fare la storia” e con i fondi ricavati dalle sue opere decide di comprare una nave e contattare Pia Klamp per affidarle il comando dello yacht a motore con lo scafo bianco e rosa, decorato con una delle opere più celebri dell’artista. Tutto viene fatto in segreto e solo dopo la prima missione partita il 18 agosto dal porto di Burriana viene diffusa la notizia.
Come mai tutto questo mistero vi chiederete. La
risposta è molto semplice: i membri dell’equipaggio, tutti attivisti europei, avevano
paura che venute a conoscenza di ciò le autorità europee bloccassero il
progetto.
Ormai è noto a tutto il mondo quanto Banksy sia un grande artista, ma stavolta ha proprio lasciato il segno, dimostrando che l’arte, considerata da molti superflua e una banale perdita di tempo, può diventare qualcosa di prezioso, qualcosa di importante, qualcosa come una nave per salvare.
Martina Cattani, 4ALSU
Chi era Louise Michel
«Ascoltavo
sia la mia zia cattolica, che i miei nonni, che erano seguaci di Voltaire.
Confusa da strani sogni, ero come l'ago di una bussola che, sconvolto da una
tempesta, cerca il nord. Il mio nord era la rivoluzione»
Queste
le parole della giovane Louise Michel nelle sue Mémoires. Si capisce subito che
siamo davanti ad un animo ribelle, forte, a volte privo di filtri. Cominciò
presto a scrivere poesie, e continuò a scriverle per tutta la vita, senza
pretese letterarie ma per dare una voce nobile al suo amore per la natura,
prima, e al suo impegno politico poi.
Luise
Michel era donna anarchica e ribelle… sarà per questo che Banksy, anche lui
artista dal forte anticonformismo ha voluto intitolare la sua nave?