Il giorno 26 gennaio i ragazzi del liceo hanno assostito allo spettacolo
teatrale che aveva come tema la Shoah.
Arrivati a teatro lo spettacolo è stato aperto dalla soave musica della
Muzico Band che ha rallegrato i ragazzi poi è partita la prima parte di un
documentario molto interessante riguardane l'esperienza di un deportato di Firenze.
Dopo un momento di musica è stato fatto ripartire il video che ha lasciato
i ragazzi molto commossi
Alla fine del video i membri della band hanno risposto alle domande
degli studenti e hanno spiegato con maggiori dettagli la storia del deportato.
Non ci sono parole per raccontare quanto è accaduto durante la seconda
guerra mondiale e – forse – alcune volte è meglio non parlare e lasciare che
sia il cuore ad ascoltare il silenzio.
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi
Primo Levi, sopravvissuto ad
Auschwitz, pubblicò "Se questo è un uomo" nel 1947. Questo capolavoro
letterario, forte e tragica testimonianza della sua esperienza nel Lager, è
stato il suo primo libro.
Martina Cattani 1ALSU
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