Venerdì 27 settembre 2019 si è tenuta la manifestazione
internazionale contro il cambiamento climatico. Questa manifestazione è meglio
conosciuta come Friday for Future ed è stata promossa da Greta Thunberg.
Ma andiamo per gradi: cos’è questo così detto “Friday for
Future”? Com’è nato? Con quale scopo? E perché?
Il Friday for Future è una manifestazione alla quale
partecipano giovani, giovanissimi e adulti con lo scopo di attirare
l’attenzione pubblica e dei comuni/governi, sull’inevitabile cambiamento
climatico. Questa manifestazione è stata
introdotta da Greta Thunberg, una ragazzina di 16 anni che da anni sciopera per
cercare di cambiare il mondo.
“Mi avete rubato l’infanzia” “Al posto di preoccuparvi
veramente, pensate solo ai soldi e a raccontare fiabe sull’eterno sviluppo
economico. Come osate? Ci state deludendo. Il mondo si sta svegliando e il
cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no.”
Parole dure quelle di Greta contro l’ONU: il suo intervento,
tuttavia, è stato decisivo per molte persone che stanno aprendo gli occhi su
quello che sta succedendo al mondo, alla nostra casa, al nostro unico
pianeta.
Durante la manifestazione del 27 settembre 2019, molti dei
cartelloni avevano come slogan “There is no planet B”, il che è vero: se i
governi non agiranno al più presto non ci sarà nessun altro pianeta capace di
ospitarci. Noi stiamo distruggendo la nostra casa, noi siamo solo gli ospiti
della terra non i proprietari. Dobbiamo iniziare a dare peso a ciò che sta avvenendo,
non abbiamo più tempo, non possiamo pretendere che siano i posteri a salvare il
mondo perché, a quanto ne sappiamo, non ci saranno posteri per questa terra se
non si agirà. Ma la cosa peggiore è il menefreghismo internazionale: molte
persone non sono d’accordo su ciò che dice Greta, addirittura le danno della
malata. “How dare you?”, come direbbe Greta. Cosa c’è di più importante se non
il pianeta che ci ospita? Non ci siamo evoluti per far finire il nostro mondo
in questo modo.
Non siamo tenuti ad essere dei supereroi, ma nel nostro
piccolo possiamo compiere piccole azioni affinché il nostro mondo sia più
pulito. Ad esempio, durante le manifestazioni, il panorama che spesso ci ritroviamo
sono strade piene di volantini o buste di plastica volanti: non andate a queste
proteste solo per saltare giorni di scuola e lezioni importanti per la nostra
formazione culturale, saltiamo lezioni per impararne una e per aver coscienza
di ciò che si pensa o si fa.
Mariarosaria Cipolletta 3ALSU
Suha Marmash 3ALSU
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