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dalla pagina pubblica di fb di Melania |
“L’omofobia è la
paura dell’omosessualità, sia come timore ossessivo di essere o scoprirsi omosessuale,
sia come atteggiamento di condanna dell’omosessualità.”
Questa è la
definizione che il dizionario Treccani dà della parola “omofobia”.
Insomma, una gran
brutta malattia. Un morbo che spesso ci si accorge di avere solo quando incontriamo
persone dello stesso sesso che si tengono per mano o che – molto più genericamente
– si amano.
Secondo la Risoluzione
del Parlamento Europeo sull’omofobia in Europa del 2006 “l’omofobia – cito testualmente
– si manifesta nella sfera pubblica e
privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla
discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni
e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza,
limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con
motivi di ordine pubblico, libertà religiosa e diritto all’obiezione di
coscienza”.
Quante volte abbiamo
sentito persone iniziare discorsi con: “io non sono razzista ma… oppure, niente
contro gli omosessuali ma…”
Un “ma” che rende
tutto molto chiaro prima ancora di iniziare il discorso.
Forse dovremmo
smettere di fingere di essere qualcosa che non si è e iniziare a riflettere su
ciò che realmente siamo.
Chissà che –
magari – ci si rende conto che gli altri non sono poi così diversi da noi.
Chissà – magari –
non accadrebbero più fatti di cronaca come quello accaduto nella “civilissima”
Londra. La metropoli inglese che fa del multiculturalismo e della tolleranza verso
il “diverso” la sua bandiera.
Melania Geymonat e
la sua compagna Chris, entrambe ventenni, stavano rientrando a casa di notte a
bordo di un double decker bus, quando sono state violentemente importunate da degli
adolescenti.
Il fatto è avvenuto
tra il 29 e il 30 maggio scorso.
“Hanno cominciato
a comportarsi come dei teppisti, - racconta Melania - chiedendo che ci
baciassimo in modo che potessero divertirsi mentre ci guardavano, hanno
cominciato a chiamarci “lesbiche e vari insulti. Eravamo solo noi e loro nell'autobus”.
Melania e Chris, picchiate
a sangue e derubate da un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 18 anni. Quattro sono
stati arrestati, gli altri potrebbero avere le ore contate.
L’episodio ha
scosso l’opinione pubblica inglese, a cominciare dal sindaco di Londra, Sadiq
Khan, che in un post dice: “I crimini d'odio contro le persone Lgbt non saranno
tollerati a Londra. La polizia sta indagando”.
Un altro
intervento è quello della premier Theresa May che definisce l’aggressione ripugnante:
“Nessuno dovrebbe dover nascondere chi è veramente o chi ama e dobbiamo
lavorare insieme per sradicare l'inaccettabile violenza contro la comunità
Lgbt”.
Nessuno dovrebbe
essere giudicato per le preferenze sessuali.
Nessuno dovrebbe ritenere
lecito giudicare gli altri dalle preferenze sessuali.
Nessuno dovrebbe …
eppure c’è ancora qualcuno che crede di poterlo fare e di essere pure divertente.
Suha Marmash,
2ALSU