Sola e abbandonata in una casa fatiscente è come viene ritratta, durante lo spettacolo svoltosi il 16
mercoledì 27 marzo 2024
Elena di Sparta al teatro Verdi
Sola e abbandonata in una casa fatiscente è come viene ritratta, durante lo spettacolo svoltosi il 16
domenica 17 marzo 2024
PRIMO ESAME DI MATEMATICA ALL’UNIVERSITA’ !
Sabato 09 marzo 39 studenti del Mattei, Liceo scientifico, ITE, ITT, hanno sostenuto l’esame CORDA di Matematica presso il dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Parma. I nostri ragazzi si sono ritrovati con loro coetanei provenienti dagli istituti secondari di secondo grado di tutta la provincia di Parma e dalle province di Reggio Emilia, Cremona, Mantova, Massa Carrara e Piacenza.
La prova, della durata di due ore, viene preparata dai docenti di Analisi Matematica del dipartimento di ingegneria e verte sui contenuti fondanti la matematica dei primi quattro anni della scuola superiore. Le prove scritte vengono corrette dai docenti dell’università, ogni studente riceverà una lettera che descrive l’esito della propria prova. Una precoce comunicazione, da parte di un interlocutore esterno e qualificato quale l’Università di Parma, della presenza (o assenza) di carenze fondamentali può essere quindi utilizzata dallo studente o per un riorientamento delle proprie scelte, o per una riconferma, o come stimolo per sanare la propria situazione su argomenti mirati. Chi supera con un punteggio elevato la prova finale del progetto CORDA ha diritto a un bonus di uno o due punti all’atto del superamento di un esame di materia matematica in un Corso di Studi dell’Università di Parma. Inoltre i dieci studenti col punteggio più alto hanno diritto al premio di studio.
Il progetto CORDA, nasce nel 2001 come iniziativa di orientamento per gli studenti degli ultimi due anni di Scuola Superiore. Le scuole aderenti erogano un corso apposito, di concerto con l’Università di Parma, e gli studenti frequentanti che lo desiderano accedono all’ esame finale di orientamento, con benefici e premi in caso di superamento. Nella nostra scuola quest’anno hanno aderito al progetto CORDA 52 studenti delle classi quarte e quinte degli indirizzi Liceo Scienze Umane, Liceo Scientifico, ITE, ITT. Sono stati pertanto attivati due corsi pomeridiani della durata ciascuno di 42 ore tenuti dai docenti di matematica: Andrea Santi
e Paola Varani.
Attendiamo fiduciosi gli esiti dei nostri ragazzi!
@la redazione
domenica 10 marzo 2024
“Cassandra o dell’ inganno"
marzo 2024 è andato in scena lo spettacolo “Cassandra o dell’inganno” con Elisabetta Pozzi.
Ad inaugurare il mese dedicato alle donne è stata la profetessa troiana, a cui Apollo aveva
dato il potere di prevedere il futuro e allo stesso tempo la condanna di non essere ascoltata e
creduta.
Attraverso l’avvincente drammaturgia di Elisabetta Pozzi, la figura della sacerdotessa ha preso
nuovamente vita, uscendo per una sera dall’oblio in cui è caduta, nel corso della storia, insieme alle
altre figure previdenti presenti in tutte le epoche dell’esistenza umana ma quasi sempre dimenticate.
Sul palcoscenico è emersa chiaramente la solitudine e l’impotenza della profetessa di fronte ai suoi
concittadini che l’hanno allontanata, come succede a chiunque osa sfidare le opinioni comuni con la
conoscenza; gli uomini tendono infatti a ignorare e deridere le verità scomode o considerate
stravaganti e a denominare come pazzo chi le sostiene.
L’attrice ha tracciato un percorso penetrante e coinvolgente, partendo dall’inganno del cavallo di
Troia, lucidamente presentito dalla veggente Cassandra, fino a rompere la barriera presente tra mito
e realtà, arrivando alla contemporaneità di una civiltà orfana, di cui si prefigura un futuro incerto
che «ha le radici nel passato ma il seme nel presente». Risulta invero che la società moderna, oltre
ad aver perso i valori portati avanti dai miti, dà prova di essere incapace di intuire le conseguenze
future delle sue azioni passate e presenti perché, come scrive José Saramago nel suo celebre
romanzo “Cecità”, siamo «Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono».
A rendere più forte l’immedesimazione e dunque la riflessione sono state sicuramente la recitazione
di Elisabetta Pozzi, un’attrice formatasi a Genova e durante la sua carriera insignita di vari premi, -
la quale sfrutta la sua versatilità interpretativa-, la scenografia e l’integrazione alle parole
dell’attrice delle musiche di Daniele d’Angelo. Un elemento insolito è stata l’entrata in scena, e
analogamente l’uscita, dell’attrice a partire dalla platea, come una comune spettatrice.
Paola Bravo 4B LS