Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido (Albert Einstein).

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla (Jim Morrison).

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora (Haruki Murakami).

Non sono una donna addomesticabile (Alda Merini).

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te (Steve Jobs).

mercoledì 27 marzo 2024

Elena di Sparta al teatro Verdi


Sola e abbandonata in una casa fatiscente è come viene ritratta, durante lo spettacolo svoltosi il 16
marzo 2024 al Teatro Verdi di Fiorenzuola, quella che un tempo era considerata la bella Elena,
ossia la regina spartana che, con il suo fascino, stregò Paride a tal punto da far scoppiare la guerra di Troia. 
Uno degli aspetti sottolineati durante la rappresentazione è proprio il ricordo della grande bellezza passata, in quanto è ciò che trasmette la donna – ormai sfiorita e prossima alla vecchiaia – provocando in lei un profondo senso di vuoto e di solitudine.
 La figura di Elena messa in scena da Silvia Prioririsulta in questo modo più complessa di come viene
 ricordata e descritta in relazione agli eventi storici.
La narrazione inizia dalla fine della guerra di Troia quando Odisseo, durante il suo tormentato viaggio di ritorno verso Itaca, incontra la regina ormai decaduta. Da qui parte l’analessi, attraverso cui si vuole ribaltare il mito, dove Elena ripercorre i momenti che l’hanno resa una delle figure più note dell’antichità ma che, allo stesso tempo, le hanno causato grande dolore e l’hanno portata alla sua rovina.
L’obbligo a sposare Menelao, la fuga di Elena dopo che Paride l’ha sedotta e lo scoppio della guerra per ricondurre in patria la regina sono gli eventi che plasmano la protagonista dello spettacolo e mediante cui si scoprono i lati più nascosti della sua interiorità. Elena, caratterizzata da un’anima tormentata e soffocata dalle decisioni e dai giochi politici intrapresi da uomini al di sopra di lei che non si sono curati di ascoltarla e di fare la sua felicità, non è però, purtroppo, la sola che subisce ciò nel corso della storia. Anche nella nostra contemporaneità, sono ancora tante le donne che rimangono anonime, ma che subiscono i soprusi psicologici che ha dovuto affrontare la regina spartana. Come lei resistono e sperano in futuro migliore, rimanendo però nell’amara rinuncia di una libertà che dovrebbe essere concessa a tutti. Uno spettacolo, dunque, di estrema attualità che – attraverso la recitazione di Silvia Priori, le danze orientali ad opera della ballerina Selene Franceschini e le musiche epiche – spinge alla riflessione sulle battaglie ancora non concluse che animano ancora oggi la nostra società. La rivisitazione è stata un’occasione per ricordare che i miti classici hanno sempre qualcosa da insegnarci se compresi e calati nell' odierna società.

Paola Bravo 4B LS



domenica 17 marzo 2024

PRIMO ESAME DI MATEMATICA ALL’UNIVERSITA’ !

Sabato 09 marzo 39 studenti del Mattei, Liceo scientifico, ITE, ITT, hanno sostenuto l’esame CORDA  di Matematica presso il dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Parma. I nostri ragazzi si sono  ritrovati con loro coetanei provenienti dagli istituti secondari di secondo grado di tutta la provincia di Parma  e dalle province di Reggio Emilia, Cremona, Mantova, Massa Carrara e Piacenza.  

La prova, della durata di due ore, viene preparata dai docenti di Analisi Matematica del dipartimento di  ingegneria e verte sui contenuti fondanti la matematica dei primi quattro anni della scuola superiore. Le  prove scritte vengono corrette dai docenti dell’università, ogni studente riceverà una lettera che descrive  l’esito della propria prova. Una precoce comunicazione, da parte di un interlocutore esterno e qualificato  quale l’Università di Parma, della presenza (o assenza) di carenze fondamentali può essere quindi utilizzata  dallo studente o per un riorientamento delle proprie scelte, o per una riconferma, o come stimolo per sanare  la propria situazione su argomenti mirati. Chi supera con un punteggio elevato la prova finale del progetto  CORDA ha diritto a un bonus di uno o due punti all’atto del superamento di un esame di materia matematica  in un Corso di Studi dell’Università di Parma. Inoltre i dieci studenti col punteggio più alto hanno diritto al  premio di studio. 

Il progetto CORDA, nasce nel 2001 come iniziativa di orientamento per gli studenti degli ultimi due anni di  Scuola Superiore. Le scuole aderenti erogano un corso apposito, di concerto con l’Università di Parma, e gli  studenti frequentanti che lo desiderano accedono all’ esame finale di orientamento, con benefici e premi in  caso di superamento. Nella nostra scuola quest’anno hanno aderito al progetto CORDA 52 studenti delle  classi quarte e quinte degli indirizzi Liceo Scienze Umane, Liceo Scientifico, ITE, ITT. Sono stati pertanto  attivati due corsi pomeridiani della durata ciascuno di 42 ore tenuti dai docenti di matematica: Andrea Santi 

e Paola Varani. 

Attendiamo fiduciosi gli esiti dei nostri ragazzi!

@la redazione




domenica 10 marzo 2024

“Cassandra o dell’ inganno"







Continuando il filone storico e letterario della stagione teatrale del Teatro Verdi di Fiorenzuola, il 2
marzo 2024 è andato in scena lo spettacolo “Cassandra o dell’inganno” con Elisabetta Pozzi.
 Ad inaugurare il mese dedicato alle donne è stata  la profetessa troiana, a cui Apollo aveva
dato il potere di prevedere il futuro e allo stesso tempo la condanna di non essere ascoltata e
creduta.
Attraverso l’avvincente drammaturgia di Elisabetta Pozzi, la figura della sacerdotessa ha preso
nuovamente vita, uscendo per una sera dall’oblio in cui è caduta, nel corso della storia, insieme alle
altre figure previdenti presenti in tutte le epoche dell’esistenza umana ma quasi sempre dimenticate.
Sul palcoscenico è emersa chiaramente la solitudine e l’impotenza della profetessa di fronte ai suoi
concittadini che l’hanno allontanata, come succede a chiunque osa sfidare le opinioni comuni con la
conoscenza; gli uomini tendono infatti a ignorare e deridere le verità scomode o considerate
stravaganti e a denominare come pazzo chi le sostiene.
L’attrice ha tracciato un percorso penetrante e coinvolgente, partendo dall’inganno del cavallo di
Troia, lucidamente presentito dalla veggente Cassandra, fino a rompere la barriera presente tra mito
e realtà, arrivando alla contemporaneità di una civiltà orfana, di cui si prefigura un futuro incerto
che «ha le radici nel passato ma il seme nel presente». Risulta invero che la società moderna, oltre
ad aver perso i valori portati avanti dai miti, dà prova di essere incapace di intuire le conseguenze
future delle sue azioni passate e presenti perché, come scrive José Saramago nel suo celebre
romanzo “Cecità”, siamo «Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono».
A rendere più forte l’immedesimazione e dunque la riflessione sono state sicuramente la recitazione
di Elisabetta Pozzi, un’attrice formatasi a Genova e durante la sua carriera insignita di vari premi, -
la quale sfrutta la sua versatilità interpretativa-, la scenografia e l’integrazione alle parole
dell’attrice delle musiche di Daniele d’Angelo. Un elemento insolito è stata l’entrata in scena, e
analogamente l’uscita, dell’attrice a partire dalla platea, come una comune spettatrice.
Paola Bravo 4B LS