Giugno viene chiamato
anche Pride Month, perché è il mese in cui si organizzano Gay Pride in molte
città Italiane.
I Pride Month hanno lo scopo di celebrare la
libertà e l’amore e vi hanno partecipato in molti, sia persone che fanno parte
nel mondo arcobaleno sia coloro che hanno soltanto voluto celebrare l’amore,
non in porta in quale forma o colore.
Ma perché proprio giugno?
Non si tratta sicuramente di un mese a caso: l’origine della scelta di questa mese
è legata ai moti di Stonewall, ossia i violenti scontri tra gruppi
omosessuali e la polizia avvenuti nel giugno del 1969 a New York. Il primo
degli scontri venne registrato il 27 giugno, con le autorità che irruppero nel
Stonewall Inn, bar gay situato in Christopher Street nel Greenwich Village,
quartiere del distretto di Manhattan. Questi scontri andarono avanti fino al 29
giugno 1969 e spinsero la comunità LGBT a scegliere giugno come simbolo della
nascita del movimento di liberazione gay in tutto il mondo.
Il simbolo dei moti di
Stonewall è la donna transessuale Sylvia Rivera, la prima a cominciare la
protesta gettando una bottiglia contro un poliziotto.
In Italia la prima
manifestazione di omosessuali ebbe luogo il 5 aprile 1972 a Sanremo,
per protesta contro il "Congresso internazionale sulle devianze
sessuali" e il primo Gay Pride nazionale si svolse nel 1994 a Roma, dopo
un accordo tra Arcigay (un'associazione
di promozione sociale costituitasi a Palermo il 9 dicembre 1980, che tutela i diritti LGBT in Italia) e il Circolo di cultura omosessuale Mario
Mieli. Tra gli organizzatori vi troviamo Imma
Battaglia e Vladimir
Luxuria.
Vediamo ora delle date
importanti:
Manifestazioni nazionali
- 2 luglio 1994 - Roma
- 2 luglio 1995 - Bologna - Verona
- 30 giugno 1996 - Napoli
- 28 giugno 1997 - Roma - Venezia
- 26 giugno 1998 - Roma
- 29 giugno 1999 - Roma - Como
- 8 luglio 2000 - Roma (World Pride)
Pride nazionali
Un solo Pride nazionale
assegnato di anno in anno a una città diversa
- 9 giugno 2001 - Milano
- 6 giugno 2002 - Padova
- 6 giugno 2003 - Bari
- 19 giugno 2004 - Grosseto
- 8 giugno 2005 - Milano
- 17 giugno 2006 - Torino
- 16 giugno 2007- Roma
- 28 giugno 2008 - Bologna
- 13 giugno 2009 - Genova
- 26 giugno 2010 - Napoli
- 11 giugno 2011 - Roma (Europride)
- 9 giugno 2012 - Bologna
- 22 giugno 2013 - Palermo
Onda Pride
A partire dal 2013, anno
in cui il Pride nazionale fu assegnato a Palermo, si sperimenta, su un’idea
partita da Napoli, una nuova organizzazione delle manifestazioni, creando una cooperazione
tra tutti i Pride del territorio nazionale chiamata "Onda Pride".
Quell'anno fu organizzata a Napoli, Bologna, Catania, Cagliari e Milano e dal
2014 non è più stata designata un'unica città per il Pride nazionale.
- 2014 - Milano, Palermo, Catania, Napoli, Lecce, Roma, Bologna, Perugia, Venezia, Torino, Alghero, Siracusa, Reggio Calabria
- 2015 - Verona, Pavia, Roma, Torino, Milano, Bologna, Palermo, Cagliari, Genova, Perugia, Catania, Reggio Calabria, Benevento, Napoli, Foggia
- 2016 - Napoli, Varese, Catania, Roma, Milano, Taranto, Pavia, Caserta, Torino, Treviso, Bologna, Siracusa, Firenze, Perugia, Gallipoli, Genova, Latina, Rimini, Palermo, Cagliari, Tropea
- 2017 - Pavia, Varese, Palermo, Arezzo, Milano, Udine, Cosenza, Reggio Emilia, Siracusa, Bologna, Roma, Rimini, Sassari, Potenza, Catania, Genova, Napoli, Brescia, Latina, Bari, Gallipoli, Torino, Alba
- 2018 - Avellino, Bergamo, Campobasso, Salerno, Novara, Roma, Trento, Pavia, Torino, Caserta, Varese, Mantova, Siracusa, Genova, Bologna, Catania, Barletta, Milano, Palermo, Perugia, Pompei, Padova, Siena, Napoli, Ostia, Rimini, Cagliari
- 2019 - Alessandria, Ancona, Asti, Avellino, Bergamo, Bologna, Brescia, Brindisi, Cagliari, Campobasso, Catania, Frosinone, Gallipoli, Genova, Latina, Lecce, Messina, Milano, Modena, Monza, Napoli, Novara, Ostia, Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Pisa, Rimini, Roma, Salerno, Siracusa, Sorrento, Taranto, Torino, Trieste, Varese, Vercelli, Verona, Vicenza
Magari a guardarle così
possono essere solo delle date poco importanti, prese e ricopiate su una pagina
word per poi essere pubblicate in un blog: sbagliato. Seppur queste sono solo
date, tutto il retroscena che c’è dietro è immenso. Ci sono voluti anni per
arrivare a questo punto, anni in cui delle persone, solo perché di orientamento
sessuale non conforme alla cultura di genere, veniva picchiata. Persone che hanno
trovato la forza di reagire ed andare contro il proprio dolore.
Nessuno può togliere la
liberà a qualcun’altro, nessuno può dirti cosa fare e cosa non fare ma
soprattutto, nessuno può dirti chi essere.
Ragazzi e ragazzi muoiono
o si suicidano per colpa di tutte le persone che credono che amare qualcuno
dello stesso sesso sia sbagliato, innaturale. Ma cos’è la natura? Seguire il mio
istinto, o rinchiudermi in casa per paura di essere malmenato? È più naturale
amare una persona o picchiare due ragazze lesbiche solo perché si stavano
baciando come è accaduto qualche mese fa in Inghilterra?
“Non è importante chi si
ama ma come si ama”.
Ed è così che voglio concludere
questo articolo, con una citazione di Sharon Gless nei panni di Debbie Novotny
in una delle serie tv più clamorose e a tema LGBT del 2000: Queer as Folk.
Il Gay Pride,
letteralmente orgoglio gay, non solo conserva i moti di Stonewall del 1969, con
i quali viene celebrato il primo Pride, ma ti fa sentire orgoglioso di ciò che
sei così tanto da riuscire a manifestarlo senza avere paura; perché amore non è
paura, amore sono quei sorrisi d’intesa, quel prendersi la mano e non lasciarla
mai, quegli abbracci che ti riempiono il cuore e il confessarsi cose che solo
una coppia può custodire. Noi non siamo poi così diversi gli uni dagli altri
perché, al di là di tutto, ciò che si ama è ciò che ci fa stare bene, solo che
si ha paura della realtà che ci circonda, che sta cambiando e che ci propone
nuove aspettative di vita che possono, magari, renderci felici ugualmente se
solo lo si accetta e si guardare oltre.
Perché non è una moda.
Non è strano. Non è diverso.
Mariarosaria Cipolletta
2ALSU