giovedì 21 gennaio 2021

LETTERA APERTA DELLA 2A SCIENTIFICO


Cara professoressa (la prof.ssa in questione è Anna Cigala, ndr), le scrivo a nome della classe per comunicarle che la decisione di non partecipare alle lezioni in data 11/01/2021 da parte di alcuni membri della classe non è stata casuale, ma ragionata e fondata da motivi validi secondo la nostra opinione.

Non siamo infatti d'accordo sul metodo che è stato preso per contrastare questa situazione che risulta scomoda per tutti, per noi studenti, che dobbiamo continuamente adattarci alle modifiche senza mai sapere nulla di certo, e anche per i professori, che si ritrovano quotidianamente a dover cambiare piani di interrogazioni e verifiche. Vorremmo che in questa situazione, la scuola sia considerata più come una priorità al contrario di come sta accadendo. Riteniamo, infatti, che l’impegno e le attenzioni ad essa rivolte non siano sufficienti paragonate a tutti gli sforzi e alle continue difficoltà che moltissimi studenti stanno avendo. Inoltre, i continui prolungamenti del ritorno a scuola in presenza ostacolano l'apprendimento di molti studenti. Pensiamo, quindi, che serva prendere una decisione definitiva che renda chiaro il programma da seguire.

Speriamo che il nostro messaggio possa passare in maniera più diretta, ma non tutti quelli che hanno aderito allo sciopero poi hanno mantenuto la parola data, ovviamente non è un problema perché sappiamo che pochi ci supportano in questa iniziativa.

Ci scusiamo per il disagio creato ai professori e ai compagni di classe, ma pensiamo che serva agire per almeno provare a cambiare la situazione.

La prego di mandare questo messaggio anche agli altri professori per specificare che non abbiamo scioperato senza motivi, ma per dare voce alle numerose ingiustizie subite e per un rientro in classe sicuro il prima possibile.

Cordialità.

La classe 2ALS

 

Questa lettera è stata scritta dai ragazzi della 2° A del Liceo Scientifico del nostro Istituto alla loro docente di italiano, una voce fuori dal coro – purtroppo - una lettera forte che non deve finire inascoltata perché il senso critico e la coscienza del ruolo che si ricopre resta un caposaldo dell’insegnamento e del buon bagaglio culturale che la Scuola, quella con la S maiuscola, deve o dovrebbe dare. Questi ragazzi hanno dimostrato non solo di capire la drammatica situazione in cui versa la scuola del covid e, senza però mai dimenticare che la sicurezza è fondamentale per una ripresa dello studio in presenza, hanno comunque posto in luce un problema serio: il diritto allo studio, oggi calpestato come fosse l’ultimo dei problemi sociali. Senza la scuola non c’è futuro!

Bravi ragazzi!

 Michela Pisu, docente di Filosofia e Scienze Umane 

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